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QS Edizioni - giovedì 25 aprile 2024

Donini (Regioni): “Le manifestazioni sono in difesa della sanità, non contro il Governo, che deve però mostrare volontà politica”

31 marzo -

“Se molti cittadini dovessero manifestare nelle piazze” in difesa del Ssn “non sarebbe necessariamente contro qualcuno o qualcosa, bensì la testimonianza di quanto i cittadini italiani intendono la sanità pubblica al primo posto”. A dirlo Raffaele Donini, coordinatore della commissione Salute della conferenza delle Regioni e assessore alla Sanità dell'Emilia-Romagna, a margine della quindicesima conferenza nazionale della Fondazione Gimbe in corso a Bologna.

Donini ritiene che le iniziative per chiedere maggiore attenzione sulla sanità possano anche essere utili. “Oggi siamo in un periodo difficile: il Governo, che è in carica da cinque mesi, non porta certamente la responsabilità di 15 anni di definanziamento. Tuttavia oggi ci sono loro e devono contribuire con noi a dare risposte strutturali”, ha detto Donini. “ Se lo Stato e le Regioni decidono di dare centralità al Servizio sanitario nazionale – ha aggiunto - ci sono gli strumenti finanziari e legislativi per programmare una serie di interventi a breve termine e per condividere visioni a lungo termine. Ci vuole la volontà politica. Oggi non ne sento parlare tantissimo, i cittadini si muovono, ma il dibattito politico tace”.

L'assessore ha evidenziato come l'Emilia-Romagna sia stata definita da questo Governo come il sistema più virtuoso in Italia, “ma non è che qui manchino i problemi”, ha chiarito. “Dobbiamo affrontare al più presto la riorganizzazione dell'emergenza-urgenza, dobbiamo dare una copertura a tutte le aree del territorio per quanto riguarda la sanità territoriale, dobbiamo mettere a terra il Pnrr così come l'abbiamo pensato, e dobbiamo integrare il sociale per la parte sanitaria”, ha detto Donini.

Per l’assessore “c'è tanto lavoro da fare e siamo convinti di avere strumenti per vincere la sfida - ha aggiunto - ma non dobbiamo essere lasciati soli da chi durante la pandemia aveva promesso che le parole tagli e tetti di spesa per il personale non sarebbero state pronunciate mai più".

 

31 marzo 2023
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