Studi e Analisi
Monitoraggio Covid. Nuovi casi crescono del 17%. Lieve salita anche dei ricoveri. Vaia: “Resta limitato impatto su ospedali”
Nell'ultima settimana si registrano 36.102 nuovi casi, ancora in aumento rispetto agli 30.778 della scorsa settimana (17,3%). L’incidenza sale a 61 casi per 100 mila abitanti rispetto ai 52 della scorsa settimana. Cresce anche l’occupazione dei letti in Area medica che si attesta al 4,1% (era al 3,8% la scorsa settimana) con un totale di 2.533 ricoverati. Aumenta anche l’occupazione delle terapie intensive (1% rispetto allo 0,9% della precedente rilevazione) dove sono ricoverate 91 persone. È quanto emerge dal bollettino settimanale del Ministero della Salute e dell’Iss. In calo l’indice Rt a 1,08 rispetto all’1,2 della precedente rilevazione.
I decessi sono stati 117, rispetto a 99 di sette giorni fa (+18,2%). Sale il tasso di positività che si attesta al 15,5% rispetto al 14,9% del precedente bollettino. Infine, salgono anche i tamponi: ne sono stati effettuati 232.664 contro i 206.748 della settimana precedente (+12,5%).
“Come ben evidenziato stamane dalla Cabina di Regia che si occupa del monitoraggio COVID-19, i dati della settimana vanno nella direzione di un rallentamento dell’incidenza dei nuovi casi e, cosa che interessa di più, resta molto limitato l’impatto sugli ospedali”, spiega il Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, Francesco Vaia.
La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale per 100.000 abitanti è la fascia 90+ anni (106 casi per 100.000 abitanti), in aumento rispetto alla settimana precedente. L’incidenza è in aumento anche in tutte le altre fasce d’età. L’età mediana alla diagnosi è di 57 anni, sostanzialmente stabile rispetto alle settimane precedenti. L’indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero ospedaliero al 12 settembre 2023 è pari a 1,08 (1,02 – 1,14), in leggera diminuzione rispetto alla settimana precedente e ancora sopra la soglia epidemica (Rt= 1,20 (1,13 – 1,27) al 5 settembre 2023. La percentuale di infezioni riportate in soggetti con almeno un’infezione pregressa (reinfezioni) è in lieve aumento, intorno al 42%.