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QS Edizioni - giovedì 28 marzo 2024

Studi e Analisi

Istat: sono quasi 3 milioni gli italiani che si prendono cura di familiari anziani o malati

immagine 18 novembre - In Italia sono oltre 2,8 milioni le persone che si prendono costantemente cura di familiari, dai 15 anni in su, malati, disabili o anzianied è una  responsabilità che grava sul 9,4% delle donne di 18-64 anni e sul 5,9% degli uomini della stessa fascia di età. IL RAPPORTO.
Nel 2018, 12 milioni 746 mila persone tra i 18 e i 64 anni (34,6%) si prendono cura dei figli minori di 15 anni o di parenti malati, disabili o anziani. Tra queste, quasi 650 mila si occupano contemporaneamente sia dei figli minori sia di altri familiari.
 
Fra i genitori occupati con figli minori di 15 anni il 35,9% delle madri e il 34,6% dei padri lamentano problemi di conciliazione tra il lavoro e la famiglia. Poco meno di un terzo dei nuclei familiari con figli minori usa i servizi, il 38% conta sull’aiuto di familiari, soprattutto dei nonni, oppure di amici.
 
Lo rileva oggi l’Istatin un approfondimento tematico sulla Conciliazione tra lavoro e famiglia, realizzato sulla base dei dati del modulo ad hoc europeo “Reconciliation between work and family life” inserito nella Rilevazione sulle forze di Lavoro nel 2018.
 

 
Le persone che assistono regolarmente figli o altri parenti di 15 anni e più in quanto malati, disabili o anziani sono oltre 2 milioni e 800 mila (7,7%). È una responsabilità di cura che grava sul 9,4% delle donne di 18-64 anni e sul 5,9% degli uomini. La quota è maggiore tra gli individui di 45-64 anni (12,2%) e tra gli inattivi (9%).
 
Tra gli occupati, quasi il 40% dei 18-64enni svolge attività di cura. Essere impegnati in un’attività lavorativa e allo stesso tempo doversi occupare di figli piccoli o parenti non autosufficienti – sottolinea l’Istat - comporta una modulazione dei tempi da dedicare al lavoro e alla famiglia che può riflettersi sulla partecipazione degli individui al mercato del lavoro, soprattutto delle donne, le quali hanno un maggiore carico di tali responsabilità.
 
Nel 2018, tra le donne da 18 a 64 anni che hanno avuto figli nel corso della vita, le occupate o le ex occupate che hanno interrotto l’attività lavorativa per almeno un mese continuativo allo scopo di prendersi cura dei figli piccoli sono quasi il 50%.
 
La maternità obbligatoria, per chi ha potuto usufruirne, è inclusa in questa fase di interruzione. La percentuale è più alta al Nord (61,6%) e tra le donne con almeno la laurea (71,8%).
 
La conciliazione dei tempi di lavoro con quelli di vita familiare risulta difficoltosa per più di un terzo degli occupati (35,1%) con responsabilità di cura nei confronti di figli.
 
E in Italia è dell’11,1% la percentuale di donne con almeno un figlio che non ha mai lavorato per prendersi cura dei figli a fronte di una media europea del 3,7%.
18 novembre 2019
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