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QS Edizioni - venerdì 29 marzo 2024

Studi e Analisi

Coronavirus. Prosegue il calo dei nuovi positivi. In totale i casi sono 74.386, 9.362 i guariti e 7.503 i decessi. Prot. Civile: “Curva stabile ma misure vanno mantenute”

immagine 25 marzo - Rispetto a ieri si registrano 5.210 casi in più. Ad oggi il numero di persone tuttora positive (esclusi deceduti e guariti) nelle singole Regioni risulta il seguente: 20.591 i malati in Lombardia, 8.256 in Emilia Romagna, 5.745 in Veneto, 5.556 in Piemonte, 2.639 nelle Marche, 1.172 in Campania, 1.826 in Liguria, 2.776 in Toscana, 1.675 nel Lazio, 911 in Friuli Venezia Giulia, 936 in Sicilia, 1.023 in Puglia, 738 in Abruzzo, 1.058 nella Pa di Trento, 53 in Molise, 686 in Umbria, 748 in provincia di Bolzano, 333 in Calabria, 412 in Sardegna, 375 in Valle d’Aosta e 112 in Basilicata. Gli operatori sanitari positivi salgono a 6.205IL REPORT
I casi di nuovo Coronavirus in Italia sono saliti a 74.386 (+5.210 rispetto a ieri pari al +8%), tra cui 9362 persone guarite (+1.036 rispetto a ieri pari al +12%) e 7.503 deceduti (+683 rispetto a ieri pari al +10%). Le persone attualmente positive sono quindi 57.521 (+3.491 rispetto a ieri pari al +6%). Complessivamente sono stati effettuati 324.445 tamponi, dei quali oltre 210 mila in Lombardia, Emilia Romagna, Lazio e Veneto.

Questi i dati principali dell'aggiornamento odierno forniti dalla Protezione Civile durante il punto stampa delle ore 18. Da notare come la frenata sia molto forte in Lombardia, la Regione più colpita. Altra frenata è per i pazienti che sono in terapia intensiva il cui incremento dopo moilti giorni è sotto le 100 persone in più.
 
Ad oggi il numero di persone tuttora positive (esclusi deceduti e guariti) nelle singole Regioni risulta il seguente: 20.591 i malati in Lombardia (+723 rispetto a ieri pari al +4%), 8.256 in Emilia Romagna (+545 pari al +7%), 5.745 in Veneto (+394 pari al +7%), 5.556 in Piemonte (+432 pari al +8%), 2.639 nelle Marche (+142 pari al +6%), 1.172 in Campania (+80 pari al + 8%), 1.826 in Liguria (+134 pari al +8%), 2.776 in Toscana (+257 pari al +10%), 1.675 nel Lazio (+130 pari al +8%), 911 in Friuli Venezia Giulia (+63 pari al +7%), 936 in Sicilia (+137 pari al +17%), 1.023 in Puglia (+83 pari al +9%), 738 in Abruzzo (+116 pari al +19%), 1.058 nella Pa di Trento (+83 pari al +9%), 53 in Molise (-2 pari al -4%), 686 in Umbria (+62 pari al +10%), 748 in provincia di Bolzano (+49 pari al +7%), 333 in Calabria (+29 pari al +10%), 412 in Sardegna (+17 pari al +4%), 375 in Valle d’Aosta (- 4 pari al -1%) e 112 in Basilicata (+21 pari al +23%).
 
Le vittime sono 4.474 in Lombardia (296 in più di ieri pari al +7%), 1.077 in Emilia Romagna (+92 pari al +9%), 258 in Veneto (+42 pari al +19%), 287 nelle Marche (+56 pari al +24%), 449 in Piemonte (+75 pari al +20%), 254 in Liguria (+23 pari al +10%), 95 nel Lazio (+15 pari al +19%), 70 in Friuli Venezia Giulia (+6 pari al +9%), 52 in Abruzzo (+6 pari al +13%), 142 in Toscana (+13 pari al +10%), 74 in Campania (+18 pari al +32%), 24 in Valle d’Aosta (+5 pari al +26%), 74 nella Pa di Trento (+18 pari al +32%), 43 nella Pa di Bolzano (+5 pari al +13%), 25 in Sicilia (+5 pari al +25%), 18 in Sardegna (+3 pari al +20%), 11 in Calabria (+1 pari al +10%), 8 in Molise (+0), 19 in Umbria (+0), 1 in Basilicata (+0) e 48 in Puglia (+4 pari al +9%).
 
Delle persone attualmente positive (57.521) sono ricoverate con sintomi 23.112 (+1.175 pari al +5% rispetto a ieri), 3.489 (+93 pari al +3%) sono in terapia intensiva, mentre 30.920 (+2.223 pari al +8%) si trovano in isolamento domiciliare.
 
“Viviamo una fase di apparente stabilizzazione e crediamo che il numero di persone infette sia coerente con il trend che la diffusione ha avuto nel paese: questo ci fa pensare che è indispensabile, se vogliamo vedere la curva stabilizzarsi e poi decrescere, mantenere le rigorose misure di contenimento e di distanziamento sociale”. Ha detto il vice direttore della Protezione Civile Agostino Miozzo. “È un momento delicato - ha aggiunto - non bisogna abbassare la guardia se no curva potrebbe risalire”
 
Rispetto poi al numero di tamponi ha chiarito che “non mi risulta si facciano meno tamponi, si fanno quelli che il sistema sanitario nazionale ritiene necessario fare sulla base delle indicazioni che ci sono suggerite dalle organizzazioni internazionali. C'è una ricerca soprattutto dei pazienti sintomatici e dei contatti stretti, non c'è alcun dato che ci faccia pensare che stiamo riducendo il numero dei tamponi”. 
 
In riferimento poi alle condizioni del capo della Protezione civile ha precisato che “Borrelli stamattina ha accusato sintomi febbrili, una leggera afonia. Per responsabilità e precauzione ha deciso di rientrare a casa da dove continua a lavorare”. Al momento non è noto l'esito del tampone di Angelo Borrelli ma la conferenza stampa continuerà nei prossimi giorni
 
“In campo ci sono 9600 volontari che si aggiungono alle altre forze di polizia e alle forze armate che stanno operando sul territorio. Ci sono 720 tende pre-triage”, ha detto il direttore operativo della Protezione Civile, Luigi D'Angelo, in conferenza sul coronavirus.
 
Inoltre “sono in trasferimento tecnici ed esperti sanitari dalla Russia, un team di 140 persone con materiali e mezzi in arrivo in Lombardia. E domani arriva il primo gruppo di medici volontari. Oggi abbiamo avuto tre trasferimenti di pazienti in terapia intensiva che hanno lasciato la Lombardia attraverso un trasporto in biocontenimento, uno a Genova e due a Lipsia con un mezzo della difesa, segnalo il grande contributo che la Germania sta dando. Al momento trasferiti 32 pazienti Covid e 40 non Covid dalla Lombardia alle altre regioni”.
 
“Voglio segnale il grande contributo che sta dando la Germania - ha rimarcato d'Angelo - Altri pazienti verranno trasferiti nelle prossime giornate sia con mezzi della nostra aeronautica sia con mezzi che arriveranno dalla Germania”
 
“Per il quarto giorno il numero dei positivi è in calo e aumenta il numero dei guariti. `Sono dati da osservare - ha detto D'Angelo commentando il bollettino quotidiano - per capire se si tratta di una battuta d'arresto dovuta alle misure di contenimento. Non mi risulta che questi dati dipendano dal fatto che si fanno meno tamponi, non c’è alcuna novità in questo senso'”. 



25 marzo 2020
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