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QS Edizioni - giovedì 28 marzo 2024

Studi e Analisi

Covid. In 12 regioni aumenta RT. Lombardia, Emilia Romagna e Lazio sopra 1. Ministero e Iss: “Situazione complessivamente positiva con piccoli segnali di allerta”

di L.F.
immagine 26 giugno - “In quasi tutta la Penisola sono stati diagnosticati nuovi casi di infezione nella settimana di monitoraggio corrente, con casi in aumento rispetto alla precedente settimana”. Ma “la situazione” viene descritta come “complessivamente positiva con piccoli segnali di allerta relativi alla trasmissione”. Rezza: “Ci sono focolai di una certa rilevanza”. Ecco i dati del sesto monitoraggio Ministero/Iss relativi alla settimana 15-21 giugno. I REPORT REGIONALI
Lievissimo calo dell’incidenza dei casi ma aumenta in 12 Regioni l’indice Rt con Emilia Romagna, Lazio e Lombardia sopra 1. Il Covid 19, insomma, non molla, con circa un centinaio di focolai (più o meno grandi) sparsi sul territorio, anche se la situazione resta ancora sotto controllo. È questo il quadro che emerge dal 6° monitoraggio di Iss e Ministero della Salute con i dati relativi al periodo 15-21 giugno 2020, successivo alla terza fase di riapertura avvenuta il 3 giugno 2020 dove si evidenzia come “la situazione descritta è complessivamente positiva con piccoli segnali di allerta relativi alla trasmissione”.
 
“La situazione continua a essere buona e l'indice Rt è sotto 1 su scala nazionale. Naturalmente persistono differenze nell'incidenza tra regione e regione. Sono presenti dei focolai anche di una certa rilevanza, che indicano che il virus in determinati contesti è in grado di circolare rapidamente. Ciò induce a mantenere i comportamenti adeguati e soprattutto identificare e contenere prontamente i focolai che dovessero insorgere come attualmente si sta facendo”. Afferma Gianni Rezza, direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, commentando i dati dell’ultimo monitoraggio settimanale.
 
“Complessivamente – si legge nel report - il quadro generale della trasmissione e dell’impatto dell’infezione da SARS-CoV-2 in Italia rimane a bassa criticità con una incidenza cumulativa negli ultimi 14 gg (periodo 8/6-21/6) di 5.98 per 100 000 abitanti (in diminuzione). A livello nazionale, si osserva una lieve diminuzione nel numero di nuovi casi diagnosticati rispetto alla settimana di monitoraggio precedente”.
 
Ma lo stesso monitoraggio rivela come “alcune stime Rt questa settimana sono in aumento, riflettendo il lieve aumento nel numero di casi diagnosticato la scorsa settimana in alcune Regioni dove si sono sviluppati alcuni focolai. Persiste l’assenza di segnali di sovraccarico dei servizi assistenziali”.
 
Da qui i segnali di pericolo. “In alcune realtà regionali – si legge nel documento - , continua ad essere segnalato un numero di nuovi casi elevato. Questo deve invitare alla cautela in quanto denota che in alcune parti del Paese la circolazione di SARS-CoV-2 è ancora rilevante”.
 
Infatti “in quasi tutta la Penisola sono stati diagnosticati nuovi casi di infezione nella settimana di monitoraggio corrente, con casi in aumento rispetto alla precedente settimana di monitoraggio in alcune Regioni. Tale riscontro in gran parte è dovuto alla intensa attività di screening e indagine dei casi con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti. Tuttavia, la presenza di focolai, anche di una certa rilevanza numerica, mostra come il virus continui ad essere in grado, nelle attuali condizioni, di trasmettersi in modo efficace. Questo conferma che l’epidemia da SARS-CoV-2 non è affatto conclusa in Italia”.
 
Per questo secondo Iss e Ministero “è essenziale mantenere elevata l’attenzione e continuare a rafforzare le attività di testing-tracing-tracking in modo da identificare precocemente tutti i potenziali focolai di trasmissione e continuare a controllare l’epidemia. È anche fondamentale mantenere elevata la consapevolezza della popolazione generale sulla fluidità della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale e il distanziamento fisico”.
 

 
 
L.F.
26 giugno 2020
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