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QS Edizioni - venerdì 19 aprile 2024

Regioni e Asl - Toscana

Progetto di “Toscana Pharma Valley” ai nastri di partenza. Rossi: “Un esempio di metodo”

immagine 24 ottobre - Il progetto che unisce privati e pubblico,è stato presentato al Connext. Punta a realizzare un grande hub logistico digitalizzato per la farmaceutica, pensato per offire servizi e diventare punto di riferimento non solo per le farmaceutiche toscane. Rossi: “Una piattaforma unica che renderà il nostro territorio e le nostre imprese ancora più competitive. Presentati i dati della farmaceutica in Toscana
“Spero che di questo progetto e di tutto il lavoro fatto con i distretti tecnologici regionali rimanga anzitutto il metodo: quello di un dialogo continuo tra istituzioni, imprese e l’eccellenza delle nostre università e centri di ricerca, quella capacità di fare sistema che non va smarrita. E mi auguro naturalmente che presto partano i lavori”.

È quanto ha affermato il presidente della Toscana, Enrico Rossi commentando il progetto della “Toscana Pharma Valley”, oramai in stato avanzato (entro l’anno potrebbe essere scelto il provider), di cui si parlato a Connext, l’evento di Confindustria organizzato alla Fortezza da Basso di Firenze, per rafforzare l’ecosistema delle aziende in una dimensione di integrazione orizzontale e verticale, cercando la contaminazione con il mondo delle start up e puntando a far crescere le filiere produttive.

La Toscana farmaceutica, privati e pubblico insieme, scommettono così sulla logistica: su un nuova piattaforma digitalizzata che non vuol dire solo un semplice e nuovo grande magazzino ma un progetto di sistema, una filiera che sia capace di offrire ad esempio tutta una serie di servizi alla rete di imprese che decideranno di servirsene e scegliendo anche quali, dal confezionamento degli imballaggi alla movimentazione delle merci fino alla digitalizzazione ed organizzazione dei flussi che è il vero valore aggiunto. Un hub pensato per diventare punto di riferimento non solo delle aziende toscane.

“Una piattaforma unica che renderà il nostro territorio e le nostre imprese ancora più competitive” dice sempre Rossi, che sprona poi a percorrere con slancio l’ultimo tratto: quella della digitalizzazione per l’appunto.
 
A marzo di un anno fa sulla piattaforma era stato firmato il protocollo d’intesa con il Ministero allo sviluppo economico, il Comune di Collesalvetti, l’Autorità portuale, Toscana Aeroporti e l’Interporto Toscana, dove  l’hub sorgerà su una superficie di 120 mila metri quadri. A marzo di quest’anno è stata costituita la rete di imprese, costituita Kedrion, Eli-Lilly e Molteni, con il supporto di Gsk Vaccini, e presto se ne aggiungeranno altre. Il ruolo della Regione è stato quello di stimolo al confronto nella prima fase, quando nel 2014 organizzò un’iniziativa su più temi a cui risposero trenta imprese del settore farmaceutico, e di traino nella seconda, compattando la flotta verso questo primo giro di boa non scontato.
 
“Il settore farmaceutico è per noi prioritario –  ha sottolineato Gian Paolo Manzella, Sottosegretario del ministero dello sviluppo economico – per i numeri, per l’export e per il fatto di radicare sul territorio numerose multinazionali”. Seicentonove, non solo farmaceutiche, sono quelle che hanno scelto la Toscana, dove pure dominano le piccole e medie imprese. “Dobbiamo dunque aiutare questo settore a stare sulla competitività – ha proseguito Manzella – quanto al progetto di piattaforma  è un esempio diverso e interessante di come si possa strutturare il concetto di rete”.

Nel corso dell'evento sono stati poi presentati i numeri della farmaceutica in Regione. La Toscana farmaceutica è la terza realtà italiana, con trecento imprese attive e diciannove grandi stabilimenti. La produzione raggiunge un valore di 6 miliardi di euro l’anno (il 12 per cento del totale nazionale). Circa undicimila sono gli addetti. Se si considerano non solo i farmaci ma anche la produzione di apparecchi medici i numeri crescono ancora: 7,5 miliardi di produzione e 16 mila lavoratori, di cui 1500 impegnati nella ricerca.
La Regione negli anni ha sostenuto la crescita del settore creando e potenziando il distretto tecnologico toscano per le scienze della vita, coordinato dalla Fondazione Toscana Lifes Scienze, e grazie anche all’attività dell’ufficio “Invest in Tuscany”, che fa direttamente capo alla presidenza della Regione ed è nato, meno di dieci anni fa, per attrarre appunto investimenti ed aiutare le aziende e multinazionali già presenti in Toscana nei propri progetti di crescita.
Secondo il Financial Times, tra 2014 e il 2018 la Toscana è tra le prime tre regioni per attrazione di investimenti esteri assieme a Lombardia e Lazio. Nel 2016 vi sono stati 67 progetti, nel 2018 sono saliti a 99 per oltre due miliardi di investimenti, mentre nel primo semestre 2019 i progetti sono già 50. Non solo per la farmaceutica o la sanità, chiaramente.

Inoltre ha sempre garantito continui bandi regionali per progetti di ricerca e sviluppo, la promozione di incubatori, lo sviluppo di sinergie con i laboratori del sistema universitario e la firma di accordi di innovazione, figli di una intesa quadro con il Mise da 50 milioni (40 milioni nazionali e 10 milioni regionali).
24 ottobre 2019
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