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QS Edizioni - sabato 20 aprile 2024

Regioni e Asl - Toscana

Elezioni Opi Firenze-Pistoia. È polemica sull’esclusione di una lista. Il Tar rinvia il voto

immagine 24 settembre - L’Opi motiva l’esclusione di in quando “non è stata presentata nei modi e nelle forme richiesti dalla normativa vigente”, ma per i sostenitori di “Ordine cambia stile” l’escussione è “immotivata” e “renderebbe di fatto le elezioni un mero, inutile, passaggio burocratico”. Presentato ricorso al Tar che, in attesa della Camera di consiglio fissata per il 20 ottobre, sospende le operazioni elettorali. IL DECRETO DEL TAR
Il Tar di Firenze dispone la sospensione delle operazioni di voto per il rinnovo degli organi dell’Ordine di Firenze Pistoia in attesa della Camera di consiglio, fissata per il 20 ottobre, che dovrà pronunciarsi sull’esclusione della lista “Ordine cambia stile”.

Contro la decisione dell’Opi è stato infatti presentato ricorso in quanto, per i sostenitori della lista “Ordine cambia stile”, si tratta di una esclusione “immotivata”. Così facendo “rimane un solo competitor, il che renderebbe di fatto le elezioni un mero, inutile, passaggio burocratico. Dato che siamo certi che “vincere facile” non sia quanto la lista contrapposta desidera abbiamo pensato di aiutarla a rendere il tutto maggiormente sensato ricorrendo al TAR, e non solo, al fine di ottenere la sospensiva e la revisione di un atto, appunto, immotivato e lesivo della libertà degli infermieri di esprimere una vera preferenza”.

Sulle polemiche in merito all’esclusione della lista, l’Opi era intervenuta negli scorsi giorni. “È prevedibile e ben comprensibile che ci siano manifestazioni di contestazione e di critica derivanti dalla situazione che si è determinata. È normale che siano prospettati ricorsi ed azioni dagli esclusi per contrastare la decisione avversa; è comprensibile l’amarezza dei sostenitori della lista. Niente da dire in proposito. Ciò premesso Opi Fi - Pt,  intende però fare presente” alcune cose.

Anzitutto, spiega nella nota, “la ‘verifica delle candidature e delle liste' e ‘l’autenticazione delle firme sulle candidature singole o delle liste’ - e quindi la gestione della fase elettorale volta alla ammissione o esclusione delle liste - è stata svolta da apposito ‘delegato' espressamente incaricato a ciò come previsto dalla normativa di riferimento. Pertanto attacchi diretti in proposito al Presidente Opi Fi - Pt o genericamente all’Ordine in quanto tale, appaiono gratuiti e non colgono nel segno; se di contenuto offensivo, come alcuni sembrano essere, non potranno essere accettati anche per il rispetto che l’Ordine, quale istituzione, e i suoi rappresentanti richiedono”.

Inoltre, “l’esclusione della lista “Ordine cambia stile” dalla competizione elettorale non è dipesa dall’assenza di infermieri pediatrici nelle sue liste. Mischiare le due questioni (liste con infermieri pediatrici – esclusione lista) è operazione erronea e strumentale”.

Ancora, “Opi Fi - Pt ha preso atto e rispetta l’operato del delegato circa le operazioni elettorali. Lo stesso ha agito, come richiestogli, nel pieno rispetto della legge. Motivando peraltro in maniera congrua e chiara le scelte fatte dopo apposita istruttoria".

Nel dettaglio, illustra la nota, “il delegato non ha potuto ammettere la lista “Ordine cambia stile” perché non è stata presentata nei modi e nelle forme richiesti dalla normativa vigente. Come ben si ricava dalla motivazione del provvedimento di esclusione, infatti, i rappresentati della lista in questione hanno presentato la lista nelle due maniere previste: con pec ed in forma cartacea. Entrambe le forme sono risultate, per ragioni diverse, non conformi a legge: a.     la presentazione effettuata tramite Pec è risultata incompleta nelle sue parti;  b.     La presentazione effettuata in forma cartacea è stata effettuata oltre il termine prefissato. Da qui la dichiarata irricevibilità della lista e la relativa esclusione. L’Ordine è pronto quindi a dimostrare il proprio operato. Anche in proposito però, attacchi offesivi e lesivi della dignità dell’Ordine e dei suoi rappresentanti non sono comunque accettabili” ,conclude la nota dell’Opi.
24 settembre 2020
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