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QS Edizioni - sabato 20 aprile 2024

Regioni e Asl - Valle d'Aosta

Valle d’Aosta. La Lega deposita proposta di legge sulla fibromialgia

immagine 29 giugno - Primo firmatario Manfrin: “Diamo il via a questo iter legislativo con grande soddisfazione perché porta a termine un percorso che aveva già visto la nostra Regione riconoscere la fibromialgia quale patologia sottoposta a particolare attenzione. Questa legge, sulla scia di quanto stabilito dal Parlamento europeo, permetterà ai pazienti di vedere finalmente riconosciuta la loro patologia e di essere adeguatamente curati”.
Riconoscere la fibromialgia come malattia progressiva e invalidante. È l’obiettivo di una proposta di legge depositata dal gruppo della Lega al Consiglio regionale della Valle d’Aosta ieri, lunedì 28 giugno.

La proposta di legge è intitolata “Disposizioni per il riconoscimento, la diagnosi e la cura della fibromialgia” e vuole favorire, per i pazienti affetti da tale patologia, l’accesso ai servizi e alle prestazioni erogate dal servizio sanitario regionale, oltre a promuovere la conoscenza della malattia tra i medici e la popolazione, favorire la prevenzione delle complicanze, la diagnosi e la qualità delle cure, adottare i provvedimenti finalizzati all’esenzione, per i residenti della regione, del costo dei farmaci e delle prestazioni erogabili per i malati ed infine ad individuare trattamenti di medicina integrata volti a formulare studi clinici per alleviare i sintomi della sindrome fibromialgica.

Il primo firmatario è il capogruppo del Carroccio, Andrea Manfrin: “Diamo il via a questo iter legislativo con grande soddisfazione- dice Manfrin- perché porta a termine un percorso, iniziato con l’approvazione di una mozione nella seduta del Consiglio Valle del 15 gennaio 2015, cui è seguita la delibera di giunta 445 del 2015, che aveva già visto la nostra Regione riconoscere la fibromialgia quale patologia sottoposta a particolare attenzione. Questa legge, sulla scia di quanto stabilito dal Parlamento europeo il 13 gennaio 2009, permetterà ai pazienti affetti da sindrome fibromialgica di vedere finalmente riconosciuta la loro patologia e, al tempo stesso, di essere adeguatamente curati, ottenendo l’assistenza e le terapie di cui hanno bisogno, restituendo così loro diritti e dignità”.
29 giugno 2021
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