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QS Edizioni - venerdì 19 aprile 2024

Regioni e Asl - Veneto

Uoc di Cure Primarie. Card denuncia: “Specialisti in Igiene e sanità esclusi dai concorsi per la dirigenza”

immagine 2 agosto - Dopo il caso dell’esclusione dei medici di famiglia dalla direzione dei Distretti, sale in Veneto la protesta per l’esclusione degli specialisti in Igiene e sanità pubblica dai concorsi per la dirigenza delle Unità Operative Complesse di Cure Primarie. Volpe (Card): “Cambiare rotta o presto ci sarà una pioggia di ricorsi”.
“Negli ultimi mesi in Regione Veneto nei concorsuali per direttore dei Unità Operativa Complessa delle Cure Primarie nei Distretti Socio Sanitari alcune Aziende ULSS (da ultima la Azienda ULSS 3 Serenissima di Venezia) hanno escluso nel bando la partecipazione a specialisti in Igiene e Medicina Preventiva e in Medicina di Comunità, medici che da sempre operano in quest’ambito di organizzazione e governo della rete territoriale di assistenza. Questa è una decisione inaccettabile, che paradossalmente penalizza chi ha una formazione ad hoc in favore di medici di medicina interna o geriatria”. Con queste parole Gennaro Volpe, presidente della Card (Confederazione delle Associazioni Regionali di Distretto), stigmatizza quanto sta avvenendo in Veneto e avverte sui rischi di una pioggia di ricorsi.

“È incredibile – aggiunge Volpe – che nei bandi di concorso in questione le competenze e l’esperienza professionale richiesta siano chiaramente quelle sviluppate nel percorso formativo e maturato poi sul campo da quegli stessi colleghi che vengono esclusi dalla partecipazione. In tutte le altre Regioni d’Italia questi concorsi sono da sempre aperti ai medici specialisti in Igiene e Sanità Pubblica o equipollenti, anche perché oltre alla formazione della scuola di specialità è proprio l’esperienza maturata sul campo nell’assistenza primaria a renderli (a fianco dei Medici di Medicina Generale) i naturali candidati all’incarico di direttore delle Cure Primarie”.

Altro problema legato alla questione, stavolta di natura pratica, è legato alla carenza di medici con specialità in medicina interna e geriatria che abbiano maturato una specifica esperienza in ambito delle Cure Primarie.

“La CARD – continua Volpe – non ritiene che posizioni così importanti nel governo e nella gestione dell’attuale sfida alla cronicità sia assolutamente doveroso aprire  a tutti gli specialisti che operano e hanno maturato negli anni competenze, esperienza e capacità di governo nella rete della assistenza primaria la possibilità di coronare la propria carriera con un incarico di apicale. Abbiamo informato di quanto sta avvenendo numerosi direttori di Scuole di Specialità di Igiene e Medicina Preventiva e di Medicina di Comunità a partire dagli atenei Veneti, perché questo indirizzo di fatto preclude ai loro specializzandi un’importante sviluppo di carriera per la quale sono specificamente formati: sono tutti preoccupati e si sono riservati di agire nelle sedi opportune. Se questa scelta venisse confermata o si diffondesse anche in altri contesti regionali ci troveremmo davanti ad una pioggia di ricorsi che impoverirebbero il sistema sanitario”.

“Ci Auguriamo – conclude il presidente CARD - che queste scelte vengano rivalutate e corrette e che la chance di partecipare ai concorsi venga concessa a tutti i professionisti medici con curriculum formativo ed esperienza professionale sia di tipo clinico che organizzativo gestionale al fine di scegliere i migliori professionisti per questi difficili incarichi”.
2 agosto 2019
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