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QS Edizioni - venerdì 29 marzo 2024

Regioni e Asl - Veneto

S. Antonio di Padova. Tutto pronto per il trasferimento, ma i sindacati continuano a fare muro

immagine 13 novembre - L’8 novembre i Dg dell’Ulss 6 Euganea e dell’Aou hanno comunicato ai sindacati l’avvio della procedura di trasferimento dell’ospedale che interesserà 164 dirigenti medici, 2 dirigenti sanitari e 738 dipendenti del comparto. I sindacati rispondono con un elenco di 21 criticità in cerca di risposta. La richiesta dei sindacati è chiara: “L'annullamento dell’avvio della procedura di trasferimento per non conformità alla normativa vigente”.
Procede tra le polemiche il passaggio dell’ospedale di S. Antonio di Padova dall’Ulss 6 Euganea all’Aou di Padova. Oggi i vertici delle due aziende incontreranno i sindacati e i toni attesi saranno accesi. I sindacati hanno infatti mal accolto la comunicazione sull’avvio della procedura di trasferimento dell’ospedale che i Dg Domenico Scibetta e Luciano Flor hanno fatto recapitare l’8 novembre scorso.

Il passaggio coinvolgerà “tutte le attività ospedaliere e ambulatoriali del S. Antonio, tutte le dotazioni anche tecnologiche; tutto il personale operativo in modo da garantire l’invarianza dei servizi a cittadini e utenti; tutte le risorse corrisponde a quelle destinate alla remunerazione accessoria del personale interessato presso l’Azienda Euganea alle attività di gestione diretta e indiretta del S. Antonio”. Coinvolti in tutto ciò sono 164 dirigenti medici, 2 dirigenti sanitari, 738 dipendenti del comparto.

Successivamente, però, la nota dei due Dg si legge anche che “con effetto dall’1.1.2020 sarà attuato il trasferimento” con “corrispondente riduzione della dotazione organica e passaggio di risorse corrispondi a quelle destinate alla remunerazione del personale presso l’azienda Euganea”. Un punto che i sindacati chiedono che sia chiarito.

I sindacati, infatti, continuano ad opporsi a questa cessione. E alla comunicazione di Flor e Scibetta hanno replicato con un elenco di criticità in 21 punti. Tra queste, secondo i sindacati, c’è l’assenza di “motivazioni documentate del trasferimento con le specifiche inerenti ogni aspetto sulla cessione, nonché i vantaggi per le due aziende risultanti dal trasferimento stesso pre e post cessione nonché dell'Università di Padova anche ai sensi del protocollo d'intesa vigente con la Regione e della Vs. dichiarazione che ‘i servizi ai cittadini devono restare immutati’”.

I sindacati si chiedono chiarezza anche su“quale sarà il futuro assetto organizzativo di ogni servizio erogato dall'Ospedale Sant'Antonio,  anche in relazione all'articolazione descritta nelle schede ospedaliere e ai relativi posti letto, UO, servizi, attività e grado di conferimento delle stesse e il personale effettivamente previsto al netto di pensionamenti, aspettative, maternità, ecc. (medicina generale, medicina d'urgenza, geriatria, neurologia, gastroenterologia, cardiologia, psichiatria, chirurgia generale, day surgery/week surgery multidisciplinare, ortopedia e traumatologia, urologia, otorinolaringoiatria, oculistica, antesia e rianimazione, terapia intensiva, pronto soccorso, radiologia, lungodegenze, ospedale di comunità, farmacia, laboratorio analisi; ambulatori)”.

Ma la richiesta dei sindacati è principalmente una: “L’annullamento dell'avvio della procedura di trasferimento dell'Ospedale Sant'Antonio aper non conformità della procedura alla normativa vigente”.
13 novembre 2019
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