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Covid. Dalle Ao in arrivo 84 medici specialisti per potenziare le cure domiciliari

“In questo modo potremo evitare l’ospedalizzazione ed essere vicini ai cittadini contagiati nelle loro case”, ha detto il presidente Acquaroli. Sarà definito ora, entro il 1° ottobre, un protocollo per regolamentare le forme di collaborazione tra medici ospedalieri e medici delle cure primarie. Le modalità organizzative possono includere sia il teleconsulto.

22 SET - La Regione Marche mette in campo 84 medici specialisti provenienti dalle aziende ospedaliere e aree vaste marchigiane per potenziare le cure domiciliari ai malati Covid in tutta la regione. Il provvedimento è stato approvato dalla giunta su proposta dell’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini che lo ha poi illustrato alla stampa insieme al presidente della Regione Francesco Acquaroli.
 
“Le cure domiciliari sono innanzitutto una richiesta che ci viene rivolta dal territorio  e da tutti coloro che vivono con apprensione l’avvicinarsi dell’autunno e dell’inverno - spiega Acquaroli in una nota diramata dalla Regione -.  In questo modo potremo evitare l’ospedalizzazione ed essere comunque vicini ai cittadini contagiati nelle loro case. Consolidare il legame di cura tra struttura sanitaria e territorio, finalizzato ad una gestione clinica a domicilio sempre più tempestiva, appropriata ed efficace dei pazienti COVID costituisce, inoltre, una strategia molto importante  per far sì che i nostri ospedali possano tornare ad occuparsi di tutte le altre patologie”.
 
“Mettiamo a disposizione tutte le risorse a nostra disposizione per combattere questa pandemia –  dichiara Saltamartini -. E’ possibile ridurre la pressione sulle strutture ospedaliere e residenziali territoriali gestendo efficacemente a casa i pazienti con forme di malattia da lievi a moderate . Si è imposta, pertanto, la necessità di elaborare, sulla base della letteratura scientifica e dell’esperienza clinica maturate  nel corso dell’epidemia, le indicazioni operative più aggiornate sulla gestione del paziente a domicilio anche in termini di teleconsulto e telemedicina, ferma restando la centralità del medico di famiglia o pediatra di libera scelta  che, conoscendo le patologie pregresse, i fattori di rischio e il contesto socioambientale del paziente, può intervenire prescrivendo i farmaci più appropriati con un timing corretto”.

“La stretta collaborazione tra specialisti, medici delle cure primarie e il personale delle USCA (Unità speciali di continuità assistenziale) - ha evidenziato l’assessore - riveste importanza cruciale: il medico di medicina generale si occupa dell'anamnesi, l'Usca interviene a domicilio e, in base alle patologie, sintomi e fase della malattia, viene coinvolto uno specialista per la terapia da adottare”.
 
A questo scopo l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, ha anche dato mandato agli enti  del SSR di definire entro il 1° ottobre prossimo un protocollo di intesa per regolamentare le forme di collaborazione tra medici ospedalieri e medici delle cure primarie, come espressamente stabilito in sede di “ Cabina di Regia “ regionale per il contrasto all’emergenza COVID in data 6 settembre 2021.

Il protocollo definirà quindi le modalità e i criteri per fornire ai medici delle cure primarie che agiscono a domicilio dei pazienti Covid, il supporto dei medici specialisti di varie branche messi a disposizione dalle Aziende Sanitarie e/o Ospedaliere della Regione Marche. Le modalità organizzative per garantire questo supporto possono includere sia il teleconsulto anche in modalità di videoconsulenza sia, qualora ritenuto necessario, una consulenza.

“Il teleconsulto - chiarisce la Regione nella nota - è un’indicazione di diagnosi e/o di scelta di una terapia senza la presenza fisica del paziente. Si tratta di un’attività di consulenza a distanza fra medici che permette ad un medico di chiedere una “second opinion” ad uno o più medici specialisti, in ragione della loro specifica competenza, sulla base di informazioni mediche legate alla presa in carico del paziente. I soggetti abilitati ad attivare il teleconsulto e la visita di consulenza a domicilio sono i MMG, i PLS e i medici delle USCA”.
 
Ecco gli enti di provenienza degli 84 medici specialisti che scenderanno in campo

AOU Ancona: 4 infettivologi, 2 pneumologi, 2 internisti, 2 neurologi, 2 pediatri
AO Marche Nord: 2 internisti; 1 pneumologo, 1 infettivologo
INRCA: 1 internista, 1 cardiologo, 1 pneumologo, 1 geriatra, 1 fisiatra, 1 nefrologo

ASUR
AV1: 3 internisti, 2 cardiologi
AV2: 9 internisti, 5 cardiologi, 4 neurologi,
AV3: 3 pneumologi, 5 cardiologi, 4 neurologi, 3 infettivologi, 3 internisti
AV4: 3 internisti, 2 cardiologi, 2 neurologi
AV5: 3 pneumologi, 4 cardiologi, 4 neurologi, 3 internisti

22 settembre 2021
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