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Aggressioni in sanità. Da Ordini professionali del Piemonte un documento congiunto su importanza contrastarlo

“La tutela degli operatori sanitari dagli atti di violenza e dai loro esiti è un modo per difendere non solo i diritti dei lavoratori, ma anche quelli degli utenti, perché nelle ‘relazioni di cura’ si dà quello che si ha: se sono ansioso dispenso ansia, se sono preoccupato diffondo preoccupazione,  se provo rabbia parlo in modo rabbioso, e così via”, scrivono i sette Ordini nel documento. Fra le proposte avanzate: l’applicazione di pene adeguate per le aggressioni. IL DOCUMENTO

11 MAR - Domani, sabato 12 marzo, si celebra per la prima volta la “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari”. Nell’occasione gli Ordini territoriali delle professioni sanitarie e socio-sanitarie del Piemonte (medici e odontoiatri, assistenti sociali, farmacisti, ostetriche, infermieri, psicologi, professioni sanitarie tecniche) hanno stilato un documento congiunto per sollecitare una maggiore attenzione sul fenomeno della violenza ai danni degli operatori.

“La tutela degli operatori sanitari dagli atti di violenza e dai loro esiti è un modo per difendere non solo i diritti dei lavoratori, ma anche quelli degli utenti, perché nelle ‘relazioni di cura’ si dà quello che si ha: se sono ansioso dispenso ansia, se sono preoccupato diffondo preoccupazione,  se provo rabbia parlo in modo rabbioso, e così via”, si legge nel documento in cui si avanzano anche proposte per contrastare il fenomeno.

Fra le proposte avanzate: la messa in atto di strategie organizzative e strutturali volte a mitigare i rischi, l’applicazione di pene adeguate per le aggressioni, la formazione degli operatori all’auto-protezione e alla relazione, l’incentivazione a segnalare prontamente gli episodi subiti attraverso un migliore coordinamento con le forze dell’ordine, il sostegno agli operatori vittime di violenza.

Il testo è stato preparato da un gruppo di lavoro appena costituito tra gli Ordini, “Benessere degli operatori sanitari e contrasto allo stress lavoro correlato e al burn-out”, di cui questo documento è il primo atto comune. “Il gruppo di lavoro - spiegano l’Omceo Torino in una nota - ha il compito di studiare il disagio degli operatori sanitari e proporre soluzioni sia sul versante del supporto psicologico personale sia in termini di riorganizzazione complessiva dell’attività. L’obiettivo è sostenere i professionisti delle cure proteggendoli dalla demotivazione e dai fattori che possono spingerli ad abbandonare il lavoro, elaborando delle Linee guida rivolte a istituzioni e organizzazioni sanitarie e sensibilizzandole a prendersi adeguatamente cura degli operatori. Con lo scopo, alla fine, di tutelare il sistema sanitario nel suo insieme”.

11 marzo 2022
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