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Covid. Vaccini obbligatori, il Piemonte chiede al ministero chiarezza su guarigione e quarta dose

La Regione pone la questione del valore della guarigione dall’infezione da Covid-19 a seguito del completamento del ciclo primario. “Se va considerato al pari di quanto previsto nell’ambito del ciclo primario, il Ministero deve provvedere alla formale autorizzazione alla somministrazione di quella che a tutti gli effetti si configurerebbe come ‘second booster’ alle fasce di popolazione soggette all’obbligo vaccinale”, argomenta.

30 MAG - “Fare chiarezza sull’allineamento tra l’algoritmo usato dall’Agenzia delle Entrate e quello applicato dal Sistema sanitario per la gestione della campagna vaccinale anti Covid-19, in modo da sgombrare il campo dalle contrastanti interpretazioni sugli obblighi della somministrazione della quarta dose e dei conseguenti provvedimenti sanzionatori”. È quanto ha chiesto l’assessore regionale alla Sanità della regione Piemonte, Luigi Icardi, in occasione di un incontro con il ministro della Salute, Roberto Speranza.

“Le stime attuali - spiega una nota della Regione che riferisce della richiesta - indicano come la popolazione piemontese che ha contratto l’infezione a seguito del completamento del ciclo primario nel periodo antecedente il 1° febbraio 2022 sia di oltre 20.000 persone, alcune migliaia rientranti nella categoria delle professioni sanitarie, degli operatori di interesse sanitario e dei lavoratori impiegati in strutture residenziali, socio-assistenziali e socio-sanitarie. E’ pertanto indispensabile che, alla luce dell’impatto che le indicazioni e le scelte di applicazione del sistema sanzionatorio legate all’obbligo vaccinale a livello nazionale hanno sui cittadini e sul sistema sanitario regionale, sia dal punto di vista organizzativo che economico, vengano fornite interpretazioni chiare sul valore giuridico e sanitario della guarigione dall’infezione da Covid-19 a seguito del completamento del ciclo primario”. 

Questo perché, osserva la regione Piemonte, “nel caso che tale evento sia considerato al pari di quanto previsto nell’ambito del ciclo primario, il Ministero deve provvedere alla formale autorizzazione alla somministrazione di quella che a tutti gli effetti si configurerebbe come 'second booster' alle fasce di popolazione soggette all’obbligo vaccinale”.

30 maggio 2022
© Riproduzione riservata

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