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Piemonte. Rapporto Crea promuove sanità regionale. Quarta in Italia tra le “eccellenze”

La ricerca, condotta dal gruppo Crea Sanità dell’Università Tor Vergata, ha adottato un metodo di valutazione multidimensionale, che media le differenti prospettive di cui i diversi stakholder del sistema sono portatori. Per il Piemonte emerge una costanza di rendimento in tutti gli indicatori sintomo di un sistema ben oliato che cerca di ovviare, con le buone pratiche, la carenza di fondi. I PRINCIPALI INDICATORI

29 GEN - Il secondo rapporto Crea sulle performances dei servizi sanitari colloca il Piemonte nel novero delle Regioni con "esperienze eccellenti". Una Regione, quella subalpina, che è alle spalle solo di: Toscana, Emilia, Veneto e Provincia autonoma di Trento. La ricerca, condotta dal gruppo Crea Sanità dell’Università Tor Vergata (Conorzio per la ricerca economica applicata in Sanità), adotta un metodo di valutazione multidimensionale, che media le differenti prospettive di cui i diversi stakholder del sistema sono portatori.
Obiettivo dello studio è valutare i SSR considerando il valore che differenti stakeholder, sulla base delle loro differenti esperienze e visioni, ritengono di poter attribuire ad un serie di indicatori selezionati.

I risultati sono il frutto del contributo di un panel di esperti e rappresentanti di diversi ambiti della sanità. Lo studio, giunto al secondo anno, ha ampliato, oltre al panel degli esperti (arrivati a circa quaranta), anche quello degli indicatori utilizzati passati da 42 a 54. In questo contesto (tabelle riportate sotto) il Piemonte si è posto nella perfomance complessiva del Ssr al quinto posto ma è ottimo quarto per quel che riguarda l’indicatore riservato all’utenza ma anche in quelli dell’Industria medicale e del management aziendale. La natura pubblica dei sistemi sanitari ha suggerito ai ricercatoti di integrare le classiche prospettive con un’ulteriore prospettiva, rappresentata dall’equità.

Le Dimensioni della Performance adottate sono state quella:
• Sociale (equità di accesso, burden finanziario sulle famiglie etc.)
• Economico Finanziaria (efficienza e economicità, etc.)
• Esiti (qualità percepita, etc.)
• Appropriatezza (appropriatezza clinica, organizzativa etc.).

I componenti del panel, adottando un sistema di televoto, hanno espresso le preferenze in termini di contributo alla performance, con un valore da 1 a 5 (1=contributo alla performance molto basso, 5=contributo alla performance molto alto), di un set di 54 indicatori preselezionati dal team di ricerca del CREA Sanità: dai 54 di partenza sono stati selezionati 12 indicatori, ovvero 3 per ognuna delle quattro Dimensioni individuate.
Si fa presente che il set di indicatori di partenza è stato scelto dal gruppo di ricerca di CREA Sanità, in base a vari criteri, fra cui citiamo:
• disponibilità a livello regionale
• replicabilità
• specificità (rispetto ai fini del progetto)
• standardizzabilità
• robustezza.

Una nota a parte è stata fatta sulla standardizzabilità, che è stata ritenuta elemento sostanziale, onde evitare che effetti di variabilità spuria (a titolo di esempio, attribuibile a differenti condizioni di bisogno delle popolazioni) possa distorcere la misura di Performance espressa dall’indicatore: per questo motivo sono stati esclusi molti indicatori pur di frequente utilizzo, ritenuti dal team di ricerca non confrontabili a livello regionale.
Anche in questa seconda edizione si è optato per un numero limitato di indicatori per ogni dimensione (tre) per non appesantire il processo e rendere meno intellegibile il sistema di preferenze espresso.

In fase di applicazione del metodo, sono state anche raccolte osservazioni e suggerimenti per una futura espansione e revisione del set di indicatori, tra i quali il potenziamento di indicatori per l’area prevenzione (Tasso copertura vaccino anti-influenzale, etc.), l’innalzamento della soglia dei soggetti anziani da 65 anni a 75 anni alla luce dell’aumento dell’età media della nostra popolazione, con relativo adeguamento di tutti gli indicatori che la includono. Ogni partecipante ha, quindi, espresso in sequenza le sue tre preferenze, per ogni Dimensione.

La ratio di quest'esercizio risiede nella convinzione che il 'peso' che i singoli individui attribuiscono ad indicatori diversi, può differire in base all'esperienza ed al proprio assetto valoriale. Per tornare al Piemonte, se si potesse utilizzare una metafora sportiva emerge che, il risultato complessivo ottenuto è dovuto a una “costanza di rendimento” in tutti gli indicatori sintomo di un sistema ben oliato che cerca di ovviare, con le buone pratiche, la carenza di fondi. 

29 gennaio 2015
© Riproduzione riservata

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