Asl TO3. Al via progetto per dimissioni precoci e ospedalizzazione a domicilio per pazienti chirurgici
Sul modello di una sperimentazione realizzata all’ospedale di Rivoli dove in pazienti selezionati si esegue la prostatectomia radicale in Day Surgery con pernottamento di un solo giorno, ora si punta ad ampliare la gamma degli interventi con ricoveri brevi. Avviata collaborazione con il Politecnico di Torino per mettere a punto soluzioni tecnologiche utili a garantire l’assistenza a domicilio.
09 APR - Ridurre le giornate di degenza per alcune patologie che sono trattate attraverso tecniche chirurgiche poco invasive con importanti vantaggi innanzitutto per i pazienti e in secondo luogo anche per l’organizzazione ospedaliera.
È l’obiettivo di un progetto che sta per essere avviato nell’ambito del Dipartimento di Chirurgia e che vedrà collaborare la Asl TO3 con il Politecnico di Torino.
Il progetto si basa infatti sull'esperienza positiva maturata presso l’Ospedale di Rivoli che, in questi ultimi anni, in alcune decine di pazienti selezionati, ha eseguito l'intervento di prostatectomia radicale per neoplasia prostatica in Day Surgery con pernottamento di un solo giorno. Questa esperienza è stata resa possibile dalla sinergia tra diverse competenze: l'impiego di una chirurgia più moderna che , grazie all'utilizzo di tecnologie innovative, rende l'intervento sempre meno invasivo e più efficace, lo sviluppo, in collaborazione con il Servizio di Anestesia, di una terapia adeguata per il controllo del dolore post-operatorio al domicilio, la collaborazione integrata tra gli infermieri dell'Ospedale e del Territorio, in uno scambio reciproco di informazioni, finalizzato al miglioramento dell'aspetto assistenziale al domicilio del paziente.
Il progetto ora punta a fare un ulteriore passo avanti: nelle prossime settimane è previsto un incontro che vedrà riuniti intorno ad un medesimo tavolo di lavoro medici chirurghi dell’AslTO 3 e ingegneri e bio-ingegneri del Politecnico impegnati a definire insieme i prossimi passaggi di questa sperimentazione clinico-organizzativa ovvero di individuare da una parte le necessità clinico assistenziali e dall’altra le possibili soluzioni tecnologiche (device indossabili, sistemi e strumenti di monitoraggio in remoto del paziente, ect.) utili a garantire in maniera adeguata e in tutta sicurezza l’assistenza al domicilio del paziente.
Ciò consentirà di estendere il progetto oltre ai pazienti sottoposti a prostatectomia radicale, anche pazienti operati per neoplasia del colon o per patologia neoplastica delle cavità nasali.
“Questo progetto costituisce un ulteriore tassello nella messa a punto di modelli assistenziali che trovano nella tecnologia un importante supporto operativo e rappresenta in maniera appropriata quello che dovrebbe essere un virtuoso rapporto tra lo sviluppo dei sistemi di cura e mondo della ricerca scientifica”, ha spiegato il direttore generale dell’Asl TO3
Flavio Boraso. “Senza questa sinergia il rischio per il sistema sanitario è di perdere opportunità di miglioramento e di reale innovazione, mentre per il sistema della ricerca scientifica il rischio è quello di restare chiusa negli ambiti dello studio accademico senza un reale rapporto con i bisogni a cui potrebbe dare una risposta”.
09 aprile 2018
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