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Asl To3, un salto nel futuro con il nuovo sistema integrato di radiologia “Digital”

Attivo da oggi il “Sistema Integrato RIS CVIS PACS”, uno strumento informatico sofisticato ed evoluto, per l’acquisizione, gestione, archiviazione e distribuzione digitale delle bio-immagini. Boraso (dg Asl To3): “il sistema introdotto è il più evoluto presente oggi nelle Aziende sanitarie piemontesi”

17 GEN - "Sarà attivo da oggi in Asl To3 l’innovativo “Sistema Integrato RIS CVIS PACS”, uno strumento informatico sofisticato ed evoluto, per l’acquisizione, gestione, archiviazione e distribuzione digitale delle bio-immagini prodotte dalle aree di attività diagnostica radiologica, cardiologica, neurologica, gastroenterologica e ginecologica". A darne notizia, un comunicato della Asl To3.

"Le operazioni di collaudo della nuova tecnologia, ovvero i controlli dell’esecuzione a regola d’arte dei lavori effettuati, si sono concluse con successo. Pertanto, il Sistema RIS CVIS PACS diventa parte integrante dell’Azienda e nelle prossime settimane lavorerà a pieno regime nei reparti di Radiologia, Cardiologia, Neurologia, Gastroenterologia, Ginecologia e negli Ambulatori afferenti alle medesime branche dislocati su tutto il territorio aziendale.
 
Il Sistema RIS CVIS PACS (del valore di 16 milioni di euro nei nove anni di fornitura incluse le apparecchiature, la manutenzione e la sostituzione della apparecchiature a metà contratto) fa parte di un complesso progetto, frutto della concessione nell’ambito del Partenariato Pubblico Privato (PPP), che prevede anche il supporto alla gestione dei servizi di Risonanza magnetica per i Presidi Ospedalieri di Rivoli e Pinerolo e di Tac per il Presidio di Venaria, la nuova Emodinamica per l’Ospedale di Rivoli e la nuova Radiologia per l’Ospedale di Pinerolo.

Il RIS, dall’inglese Radiological Information System, ovvero Sistema Informatico Radiologico, ha il compito di assicurare la gestione complessiva del flusso di lavoro e dei dati nel reparto di Radiologia e nelle aree complementari alla Radiodiagnostica, mentre il PACS, acronimo di Picture Archiving and Communications System, ovvero Sistema di archiviazione e trasmissione delle immagini, ha la funzione di provvedere alla generazione, visualizzazione e distribuzione delle immagini, sia ai fini della refertazione sia dell’archiviazione. I due sistemi - spiega la nota - si integrano per creare un unico grande sistema, il RIS PACS appunto, che gestisce in modo unitario tutte le attività diagnostiche e amministrative, dall’accettazione all’esecuzione dell’esame, dalla refertazione all’archiviazione in formato digitale sia del referto sia delle bio-immagini. Questa integrazione consente, quindi, di tenere traccia di ogni tappa del percorso del paziente all’interno del Presidio Ospedaliero e/o degli Ambulatori sul territorio aziendale raccogliendo tutti i documenti di carattere clinico e amministrativo che lo riguardano. I medici avranno la possibilità, in sede di prestazione, di conoscere tutta la storia clinica del paziente integrata con le immagini prodotte durante l’esecuzione degli esami diagnostici, riducendo enormemente la possibilità d’errore, garantendo maggiore appropriatezza e completezza delle cure.

Il sistema Integrato CVIS PACS è, invece, dedicato alla gestione delle informazioni e delle immagini prodotte da diverse specialità cardiologiche (elettrocardiografia, ecocardiografia, elettrofisiologia, emodinamica). Analogamente al sistema RIS PACS, il CVIS PACS garantisce per la cardiologia il controllo del flusso di lavoro nelle fasi di accettazione, esecuzione, refertazione, post-elaborazione e distribuzione dell’esame. Il sistema integrato consente di usufruire di una refertazione dedicata per ogni esame cardiologico e condividere tra professionisti e le diverse strutture coinvolte tutta la storia cardiologica del paziente, mettendola immediatamente a disposizione con un semplice “click”. Parallelamente all’introduzione del sistema CVIS PACS si sta procedendo con il progetto relativo al rinnovamento del Servizio di Emodinamica presso l’Ospedale di Rivoli, che prevede un miglioramento degli spazi e una ristrutturazione edile ed impiantistica. L’adozione del CVIS PACS contribuirà ad accrescere il valore di questo Servizio.
La gestione tramite Sistema PACS delle immagini provenienti dalle aree di attività sia radiologiche sia cardiologiche risponde naturalmente ai requisiti normativi previsti ai fini medico legali, di sicurezza, tutela della privacy e di conservazione digitale, rendendo le immagini immediatamente accessibili, anche da remoto, ai soli soggetti autorizzati.
 
L’implementazione del RIS CVIS PACS sta portando verso soluzioni filmless (eliminazione della stampa su pellicola radiografica con utilizzo CD e supporti digitali) e paperless (abbattimento importante di stampe cartacee) sia per pazienti ricoverati sia per pazienti ambulatoriali, tramite l’attivazione di una rete di trasmissione di referti e immagini in formato digitale, all’interno ed all’esterno dei Presidi Ospedalieri. La creazione di un ambiente di lavoro “digitale” facilita la comunicazione, l’interazione e lo scambio di informazioni tra professionisti fisicamente distanti, siano essi interni o dipendenti di altre aziende, specialisti territoriali, organi regionali e nazionali. La digitalizzazione può altresì migliorare la condivisione delle informazioni e la collaborazione tra Ospedale, Paziente e Medici di Medicina Generale. La prestazione si conclude con la consegna del referto e delle immagini prodotte dagli esami diagnostici su supporto CD, che il paziente potrà far visualizzare al proprio medico di famiglia. È permessa, inoltre, la consultazione via web delle prestazioni erogate tramite uno specifico “Portale Pazienti”, progetto in corso di implementazione. La possibilità di consultare online i referti, redatti dai professionisti appartenenti ai vari Dipartimenti di Diagnostica per Immagini, permette al cittadino di avere sempre a disposizione un’informazione puntuale sulla prestazione a lui erogata, e consente al medico di base di avere un quadro anamnestico e clinico ben delineato, al momento della visita del proprio assistito.

Il grande risultato dell’aver adottato il RIS-CVIS-PACS consiste nell’aver completamente reingegnerizzato il workflow radiologico. L’introduzione di tale Sistema in Azienda non costituisce unicamente una trasformazione tecnologica, ma anche le pratiche di lavoro, le strutture organizzative e i processi risultano rivoluzionati in senso migliorativo con tempi di accesso a referti e immagini ridotti, aumento della produttività e ottimizzazione dell’impiego di risorse umane".

“Il Sistema RIS-CVIS-PACS, integrato con tutti i Reparti dei nostri Presidi Ospedalieri, con i DEA e gli ambulatori presenti sul territorio, rappresenta, per la nostra Azienda, un importante salto di qualità, sia in termini di risparmio economico, con l’eliminazione del consumo di pellicole radiografiche (oltre 600mila euro all’anno), sia in termini di miglioramento gestionale clinico-organizzativo, con l’ottimizzazione dei processi legati alle procedure diagnostiche. Questo processo consentirà a regime di garantire elevati livelli di efficacia ed appropriatezza delle prestazioni erogate, grazie alla maggiore condivisione dei dati fra tutti i professionisti sanitari coinvolti, dagli Specialisti ai Medici di Medicina Generale”, ha sottolineato Flavio Boraso - direttore generale Asl To3. “Le naturali conseguenze di questi benefici, apportati dal nuovo Sistema RIS-CVIS-PACS, sono una migliore presa in carico ed un aumento del grado di soddisfacimento del paziente, in coerenza con il principale obiettivo dell’Azienda, ovvero rispondere in modo efficiente ed efficace ai bisogni di salute della popolazione. Non siamo certamente la prima Azienda ad introdurre questo sistema gestionale ma, sicuramente, il sistema introdotto (delle ditte Ebit per la parte Cardiologica, Andra per il PACS ed El.Co. per il RIS) è il più evoluto presente oggi nelle Aziende sanitarie piemontesi. In pochi mesi abbiamo superato un gap tecnologico decennale; questo grazie ad un ottimo lavoro di squadra tra il partner fornitore, la struttura tecnica e quella organizzativo sanitaria. A tutti loro va un sincero ringraziamento”. 

17 gennaio 2019
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