Aggressioni al personale. Vigilanza armata in tutti i PS della Asl Città di Torino
Lo ha disposto il Commissario della Asl, Carlo Picco, che annuncia anche il potenziamento dei servizi di video-sorveglianza. “La sicurezza del paziente, dei professionisti e dei volontari al primo posto”. Nell’Asl Città di Torino sono state raccolte, nel corso del 2019, dai dipendenti, 87 segnalazioni di aggressione (verbale, fisica o comportamento minaccioso), contro le 67 dell’anno precedente (con un incremento del 30%).
17 GEN - “Attenzione massima sui Pronto Soccorso. La sicurezza del paziente, dei professionisti e dei volontari al primo posto”. Così la Asl Città di Torino annuncia in una nota che tutti i Pronto Soccorso aziendali (Maria Vittoria, Martini, Oftalmico e San Giovanni Bosco), dal prossimo 1° febbraio, saranno dotati di servizio di Vigilanza Armata, sette giorni su sette, h 24, come disposto dal Commissario della Asl,
Carlo Picco.
“I recenti fatti di cronaca, apparsi sulla Stampa Nazionale, evidenziano un incremento preoccupante dei fenomeni di aggressione nei confronti degli operatori sanitari e degli utenti, non più tollerabili”, evidenzia la nota spiegando che nell’ASL Città di Torino, il Servizio Prevenzione e Protezione ha ricevuto, nel corso del 2019, dai dipendenti, 87 segnalazioni di aggressione (verbale, fisica o comportamento minaccioso), contro le 67 dell’anno precedente (con un incremento del 30%).
“I Pronto Soccorso - spiega la Asl - rappresentano una delle principali porte di accesso del Cittadino alle Strutture Sanitarie e la Sicurezza e l’Accoglienza li deve sempre caratterizzare; un luogo sicuro, infatti, garantisce l’instaurarsi di un clima favorevole, presupposto indispensabile alla creazione del necessario rapporto di fiducia tra paziente/familiari e professionisti della sanità. Anche i volontari, che prestano il loro prezioso servizio di accoglienza nei Pronto Soccorso, sentendosi più sicuri, potranno meglio dedicarsi alle importanti funzioni di sostegno e supporto relazionale ai pazienti/familiari".
“Dal 1° febbraio tutto il personale sanitario impegnato nei Pronto Soccorso lavorerà in condizioni protette e potrà gestire le emergenze in sicurezza, esprimendo il massimo della professionalità, con riflessi positivi anche sull’assistenza e sulla cura”, commenta Carlo Picco spiegano che “oltre alla vigilanza armata, sempre al fine di potenziare la sicurezza degli ambienti di lavoro, stiamo rivedendo e potenziando i servizi di video-sorveglianza, nel rispetto della normativa in tema di privacy.”
17 gennaio 2020
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