Tsrm Pstrp piemontesi: “Aumento dell'indennità di per i soli infermieri è inammissibile”
L'Ordine Tsrm Pstrp di Torino-Aosta-Alessandria-Asti chiede “equità di trattamento” anche considerato che “in questo contesto pandemico i Professionisti Sanitari affrontano quotidianamente l'emergenza nelle prime linee dei nostri ospedali, pagando lo stesso contributo degli Infermieri e dei Medici”. "Il Ssn - osserva l'Ordine - non si basa solo sull'assistenza e sulla cura del paziente, ma anche sulla Prevenzione, sulla Diagnosi e sulla Riabilitazione”.
18 NOV - Rilevando, “con estremo disappunto”, che la
bozza della Legge di Bilancio 2021 prevede, all'art. 74, il riconoscimento di una specifica indennità per gli infermieri, l’Ordine TSRM-PSTRP di Torino-Aosta-Alessandria-Asti chiede “equità di trattamento nei confronti e nel rispetto delle 19 Professioni Sanitarie che rappresentiamo”.
“È un trattamento inammissibile - sostiene l’Ordine in una nota -, soprattutto se si considera che in questo contesto pandemico i Professionisti Sanitari affrontano quotidianamente l'emergenza nelle prime linee dei nostri ospedali, pagando, in termini di impegno, di rinunce familiari e talvolta anche di salute, lo stesso contributo degli Infermieri e dei Medici”.
“Il riconoscimento del lavoro dei professionisti della salute - insiste l’Ordine - non può più limitarsi soltanto alle parole, ora è il tempo dei fatti: ogni professione deve essere valorizzata attraverso stanziamenti che rispondano a criteri di meritocrazia e di pari dignità. Il nostro Sistema Sanitario non si basa solo sull'assistenza e sulla cura del paziente, ma anche sulla Prevenzione, sulla Diagnosi e sulla Riabilitazione: non è dunque accettabile che il legislatore dimentichi le 19 Professioni Sanitarie che operano in questi ambiti. Perché non viene convocata la Consulta Permanente istituita dal Ministro Speranza, prima di redigere una legge che contiene errori così madornali?”.
L’Ordine TSRM-PSTRP di Torino-Aosta-Alessandria-Asti chiede, dunque, “un giusto riconoscimento alla nostra dedizione e al nostro lavoro: se il nostro Sistema Sanitario è riuscito a resistere a questa seconda ondata pandemica è anche grazie all’impegno che ogni Professionista Sanitario svolge in equipe, nonostante politiche sanitarie che hanno spesso evidenziato notevoli mancanze”.
18 novembre 2020
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