Bolzano. Un questionario della Asl chiede la ‘razza’ degli alunni. L’Azienda si scusa: “Un errore di traduzione. Modulo verrà rivisto”
Il caso sollevato dal quotidiano ‘Adige’ dopo la segnalazione di alcuni insegnanti in merito ad un questionario del servizio di neuropsichiatria che la Asl ha chiesto alle scuole medie di far compilare. L’Azienda sanitaria si è scusata spiegando come vi sia stata una traduzione letterale del termine inglese ‘race’: "quel termine non avrebbe mai dovuto essere tradotto con la parola "razza", dice ora il Dg Zerzer. "In Europa è inteso e percepito diversamente rispetto a quanto accade negli Stati Uniti, per esempio". Il testo sarà presto corretto.
28 GEN - “Gruppo etnico o razza dell’alunno”. È quanto si legge nel questionario che la Asl di Bolzano ha chiesto alle scuole medie di far compilare. La notizia è stata riportata da quotidiano locale
Adige in seguito alla protesta degli insegnanti.
Il documento è un modulo del servizio di neuropsichiatria che dovrebbe servire a delineare il profilo per valutare i ragazzi. “Capiamo tutto – ha detto gli insegnanti al giornale -, capiamo che si tratti di moduli standard redatti negli Stati Uniti, dove la legge prevede che si chieda anche quale sia la razza. Ma quello che non afferriamo è come mai nessuno al Comprensorio sanitario di Bolzano se ne sia accorto e si sia fatto una domanda. Evidentemente trovano normale che si domandi ad uno studente a quale “razza” appartiene”.
Le scuse della Asl
Dopo che la notizia aveva scatenato furiose polemiche con tanto di annuncio di interrogazioni parlamentari sono arrivate le scuse dell’Asl che ha spiegato anche la natura dell’errore, ovvero una traduzione letterale del termine inglese ‘race’ che nel contesto del testo orginale del questionario ha un altro significato non traducibile con quello italiano di "razza".
“L’opinione pubblica – scrive l’Asl in una nota - ha fatto notare all'Azienda sanitaria dell’Alto Adige che su un questionario della Neuropsichiatria infantile e dell’età evolutiva compare anche una domanda sulla "razza". Questo termine è stato utilizzato per un errore di traduzione dal testo originale del questionario che è in lingua inglese e che è stato standardizzato a livello mondiale. Il modulo verrà rivisto a brevissimo”.
“Il questionario – spiega l’Asl - riguarda la "Child Behavior Checklist" (CBCL) riconosciuta a livello internazionale ed è uno degli strumenti di valutazione nel processo diagnostico per i piccoli pazienti con disagio neuropsichiatrico. Tale questionario è uno strumento validato e raccomandato dalle varie comunità scientifiche della Neuropsichiatria infantile e dell’età evolutiva, compresa la Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza - SINPIA. La "Child Behavior Checklist" fa parte del sistema di questionari sviluppati dall'ASEBA-Institute (Achenbach System of Empirically Based Assessment) di Burlington, USA. Poiché tali questionari sono tradotti in più di 60 lingue, è possibile effettuare dei confronti interculturali. Le domande sull'origine e sul background culturale dei giovani pazienti sono quindi essenziali, non solo per il trattamento individuale, ma anche per la comparabilità scientifica a livello mondiale”.
Tuttavia, secondo il Direttore generale dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige,
Florian Zerzer, il termine inglese "race" non avrebbe mai dovuto essere tradotto con la parola "razza": "In Europa questo termine è inteso e percepito diversamente rispetto a quanto accade negli Stati Uniti, per esempio. A nome dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige mi scuso per il fatto che tale termine sia stato utilizzato in questo contesto", afferma il Direttore generale Florian Zerzer, "ma, come tutti sappiamo, gli errori si possono purtroppo verificano anche in fase di progettazione. Ringrazio le cittadine ed i cittadini che ci hanno segnalato l’accaduto. L'errore di traduzione verrà corretto il prima possibile."
28 gennaio 2019
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