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Coronavirus. PA Bolzano, ok a spostamenti per far visita al proprio compagno o ai figli

La nuova ordinanza apre alla possibilità di contatti all'interno del nucleo familiare, autorizzando gli spostamenti all'interno del territorio provinciale per fare visita al proprio compagno e/o ai propri figli. L’accesso di parenti e visitatori alle Rsa resta invece limitato ai casi decisi dalla direzione sanitaria della struttura. Ok anche all'attività motoria purché mantenendo almeno tre metri fra le persone e indossando la mascherina. L’ORDINANZA

14 APR - La PA di Bolzano apre alla possibilità di andare a fare visita al proprio nucleo famigliare, dunque ai compagni o ai figli. Lo prevede la nuova ordinanza, la 20 del 13 aprile, firmata dal presidente Arno Kompatscher. La nuova ordinanza contingibile e urgente recepisce per la provincia di Bolzano le disposizioni nazionali, modificandone alcune per adeguarle alla realtà locale. Obiettivo della nuova ordinanza è di “allentare le misure restrittive, senza però incrementare il rischio di diffusione del nuovo Coronavirus”, spiega il presidente della Provincia: "Abbiamo sfruttato l'esistente margine di manovra a nostra disposizione e adeguato il più possibile le misure nazionali alla specifica situazione dell'Alto Adige".
 
Il provvedimento, dunque, chiarisce che l'attività motoria rispetta comunque il requisito del distanziamento sociale se lo spostamento dalla propria abitazione avviene a piedi e se vengono comunque rispettate le norme di distanziamento sociale – almeno tre metri fra le persone - e se si indossa la mascherina, per evitare così ogni eventuale possibilità di contagio in caso di incontro con altre persone. I sindaci possono tuttavia scegliere di adottare norme diverse e, se necessario, più restrittive, in ragione della maggiore densità abitativa o dei dati relativi all’evolversi dell’epidemia.
 
Una ulteriore novità introdotta riguarda la possibilità di contatti all'interno del nucleo familiare inteso in senso stretto. E dunque sono autorizzati da domani gli spostamenti all'interno del territorio provinciale per fare visita al proprio compagno e/o ai propri figli.
 
Un ulteriore allentamento delle restrizioni riguarda quelle attività lavorative che possono essere portate avanti individualmente o insieme a collaboratori che condividono la medesima abitazione. Se finora l'autorizzazione riguardava "le attività di preparazione" questa viene ora estesa a "tutte le attività", purché si continui a evitare il contatto con la clientela. Dal decreto nazionale viene mutuata anche la riapertura di negozi di cartoleria, librerie e negozi di abbigliamento per bambini.

Il presidente della Provincia Kompatscher si dice consapevole che le attenuazioni alle misure restrittive licenziate oggi rappresentano "un piccolo, circospetto passo" verso la ripartenza: "La maggioranza della popolazione altoatesina si è comportata sinora in modo eccezionale”, sono le parole del presidente riportate in una nota. Ma le nuove misure, precisa Kompatscher, “non sono assolutamente un liberi tutti. Anzi, occorre continuare a mantenersi disciplinati: solo se continuiamo ad attenerci alle regole evitando ogni possibile occasione di contagio, possiamo porre le basi epidemiologiche per il prossimo, grande passo ossia la vera e propria ripresa delle attività sociali ed economiche”.
 
Intenzione di Kompatscher è poi “continuare a chiedere al Governo il potere di definire a livello regionale le strategie e tempistiche per la ripartenza". Ma "la strada per la ripartenza va concordata, così come abbiamo fatto sinora, con gli epidemiologi e i rappresentanti delle associazioni datoriali e sindacali" conclude Kompatscher.

14 aprile 2020
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