Ospedale Santa Chiara. Il reparto dialisi riduce le attività per mancanza di personale
I sindacati denunciano una drastica riduzione delle attività fondamentali con le visite domiciliare sono state in molti casi annullate o non vengono nemmeno più pianificate. Inoltre, non si riesce ad organizzare l’addestramento dei pazienti per la dialisi a domicilio, i “Pet”, ossia test essenziale per i pazienti che si sottopongono a diagnosi peritoneale sono stati annullati e non vengono più pianificati.
27 GEN - Il reparto di nefrologia sta riducendo le loro attività sia in ospedale che a domicilio per mancanza di personale infermieristico. I sindacati Uil Fpl Sanità del Trentino e Nursing up Trento denunciano l’accaduto.
“Nonostante le ripetute segnalazioni e gli appelli da parte della Uil Fpl Sanità del Trentino – spiega il Segretario Generale,
Giuseppe Varagone - sulla situazione nell’Unità Operativa della Nefrologia dell’ospedale S. Chiara con la cronica carenza di personale infermieristico e di operatori socio-sanitari ha raggiunto un punto di non ritorno, compromettendo la qualità e la quantità delle cure fornite”.
“A partire da quest’anno, oltre dieci turni in nefrologia sono stati coperti da infermieri sottratti alla dialisi peritoneale – continua Varagone - mentre otto turni sono stati garantiti da personale proveniente da altri reparti, non specializzato e poco familiare con le esigenze specifiche del reparto. Spesso, nel turno di mattina, è presente un solo Oss, e in alcuni pomeriggi gli infermieri si sono trovati a lavorare senza alcun supporto socio-sanitario, queste nuove direttive dell’Apss di conseguenza pone gli infermieri ad essere demansionanti”.
Questa situazione, spiega ancora Varagone con proprio comunicato, determinato una drastica riduzione delle attività fondamentali per una terapia centrata sulla deospedalizzazione nei pazienti nefropatici. In particolare, sono state limitate le visite domiciliari pre e post-dialisi, in alcuni casi annullate o mai pianificate. Lo stesso, vale con l’addestramento per le dialisi a domicilio che non si riesce più ad organizzare. Sono stati annullati e non vengono nemmeno più pianificati anche i “Pet”, ossia test essenziale per i pazienti che si sottopongono a diagnosi peritoneale.
Oltre al problema del personale appena descritto, per Cesare Hoffer, i reparti in difficoltà, oltre alla nefrologia sono molti altri.
“Il problema della carenza di professionisti sanitari – dice Hoffer - è sistemico e ormai cronico, a nostro avviso è necessario un cambio di strategia, con le graduatorie per l’assunzione a tempo determinato che sono sempre più deserte. E’ necessario modificare le norme provinciali ed assumere professionisti sanitari a tempo indeterminato in sostituzione delle assenze temporanee, dando più stabilità alle equipe assistenziali, sempre più devastate da pensionamenti e dimissioni volontarie, ormai all’ordine del girono”.
Endrius Salvalaggio
27 gennaio 2025
© Riproduzione riservata
Altri articoli in QS P.A. Trento
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy