“Ritirare la delibera n.1401 del 19 settembre 2025 relativa al “Progetto di estensione agli infermieri di triage e post triage di Pronto Soccorso della richiesta di radiografie in situazioni di traumi minori e secondo protocolli condivisi”.
Questa la richiesta, inviata con un’argomentata Pec al Presidente della Provincia Autonoma di Trento Fugatti, dal Sindacato Nazionale Area Radiologica Snr-Fassid
La Delibera 1401 – si legge nel documento - risulta viziata per eccesso di potere in quanto incide su una materia di esclusiva competenza statale. Più nello specifico l’art. 124, comma 1, lett. b) D.Lgs. 112/1998 precisa che è di competenza dello Stato la determinazione delle figure professionali e dei relativi profili delle professioni sanitarie, sanitarie ausiliarie e delle arti sanitarie.
Il Sindacato evidenzia che: “la prescrizione a fini di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione è una diretta, specifica, esclusiva e non delegabile competenza del medico, impegna la sua autonomia e responsabilità e deve far seguito a una diagnosi circostanziata o a un fondato sospetto diagnostico. La prescrizione deve fondarsi sulle evidenze scientifiche disponibili, sull'uso ottimale delle risorse e sul rispetto dei principi di efficacia clinica, di sicurezza e di appropriatezza.
In particolare, la Delibera mal si concilia con le previsioni dell’art. 159 D. Lgs. 101/2020, ai sensi del quale “tutte le esposizioni di cui all'articolo 156, comma 2, lettere a), b), c) e d) sono effettuate sotto la responsabilità clinica del medico specialista, su richiesta motivata del medico prescrivente. Al medico specialista compete la scelta delle metodologie e tecniche idonee a ottenere il maggior beneficio clinico con il minimo detrimento individuale e la valutazione della possibilità di utilizzare tecniche alternative che si propongono lo stesso obiettivo, ma che non comportano un'esposizione ovvero comportano una minore esposizione alle radiazioni ionizzanti”.
E se tra una settimana non ci sarà risposta dal presidente, conclude la Pec “l’Snr si vedrà costretto a proseguire nelle sedi più opportune per la migliore tutela degli interessi dei soggetti rappresentati”.