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Sanità trentina. Gli obiettivi 2019: particolare attenzione ad assistenza territoriale e integrazione ospedale/territorio

“Gli obiettivi 2019 vanno nella direzione di una maggiore efficacia delle azioni di promozione della salute e di prevenzione, con una particolare attenzione all’assistenza territoriale e all'integrazione fra ospedali e territorio, proprio per favorire l’equità di tutti i cittadini nell’accesso ai servizi sanitari", ha dichiarato l'assessore alla Salute, Stefania Segnana.

11 APR - "Qualità complessiva dell'offerta assistenziale assicurata dall'Azienda sanitaria e contenimento dei tempi massimi di attesa delle prestazione sanitarie, nonché conseguimento di una serie di obiettivi specifici: dipenderanno da questo i criteri di valutazione del direttore generale dell'Apss Paolo Bordon". È quanto si legge in una nota della Provincia autonoma di Trento. 
 
Ieri la Giunta provinciale ha stabilito modalità e criteri di valutazione: "Gli obiettivi 2019 vanno nella direzione di una maggiore efficacia delle azioni di promozione della salute e di prevenzione, nonché del miglioramento e di una maggiore appropriatezza delle modalità di presa in carico dei bisogni di salute, con una particolare attenzione all'assistenza territoriale e all'integrazione fra ospedali e territorio, proprio per favorire l'equità di tutti i cittadini nell'accesso ai servizi sanitari", ha evidenziato l'assessore provinciale alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, Stefania Segnana.
 
Nel dettaglio, nove sono gli obiettivi specifici individuati, suddivisi in due aree di intervento
 
1. Qualificazione dei livelli di assistenza e organizzazione:
Integrazione fra ospedale e territorio, assistenza territoriale, cure primarie: particolare attenzione sarà dedicata ai malati cronici in provincia di Trento, anche attraverso la definizione di specifici percorsi diagnostici terapeutici assistenziali; attenzione alla medicina territoriale, ovvero ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta; valorizzazione delle cure intermedie con l'avvio di ulteriori sperimentazioni oltre a quella presso l'Apsp Beato de Tschiderer; potenziamento poi del supporto assistenziale nelle dimissioni protette a domicilio; infine attenzione all'equità nell'accesso alle cure, partendo da una complessiva ricognizione dei consumi pro-capite di prestazioni sanitarie rispetto alla distribuzione dell'utenza nelle diverse aree della provincia.

Miglioramento dei percorsi clinico-assistenziali dei pazienti: in ambito ortopedico e urologico (protesi di anca, ginocchio, spalla, tumore maligno di rene e della vescica) andrà in particolare migliorato, anche in un'ottica di recupero della mobilità passiva, il processo di presa in carico del paziente chirurgico, riducendo i tempi di attesa dell'iter diagnostico e del successivo intervento, nonché attraverso l'incremento degli interventi di prostatectomia robot assistita; andrà poi implementato in tutti gli ambiti provinciali il percorso fast track che prevede la dimissione precoce del paziente operato per protesi d'anca o ginocchio e migliorata; miglioramento della presa in carico dei pazienti oncologici, attraverso sia la valorizzazione dell'Unità di oncologia medica che la previsione del referente medico unico per la totalità dei pazienti oncologici.

Rete riabilitativa provinciale: l'Apss dovrà sviluppare percorsi riabilitativi in diversi ambiti assistenziali e proseguire nell'iter per l'avvio di una sperimentazione gestionale presso l'Ospedale Villa Rosa di Pergine.

Assistenza sanitaria nell'età evolutiva: fra le priorità vi sono l'acquisizione di competenze professionali per Smac, il Servizio multidisciplinare adolescenze complesse, nonché lavorare al progetto di avvio per una Comunità provinciale ad alta intensità per minori che presentino condizioni di grave compromissione funzionale psicopatologica.

Miglioramento degli indicatori di performance del Servizio sanitario provinciale: alla luce degli ultimi dati disponibili, ovvero quelli del Programma nazionale esiti e del Laboratorio della Scuola superiore Sant'Anna di Pisa, l'Apss dovrà svolgere attività di analisi e di audit sugli indicatori che evidenziano l'opportunità di avviare azioni di miglioramento.

Protonterapia: andrà incrementato il numero di pazienti presi in carico e trattati dal Centro, fino a raggiungere, nel corso del 2019, il target di almeno 350 pazienti trattati.

2. Prevenzione, promozione della salute e strategie per il miglioramento continuo:
Promozione di sani stili di vita, contrasto ai fattori di rischio per la salute e counselling a portatori di patologie sensibili a modifiche negli stili di vita: lo scorso anno è stato predisposto un protocollo per il counselling specifico su alimentazione, attività fisica, fumo di sigaretta e consumo di alcol, rivolto a persone ricoverate per carcinoma della mammella e carcinoma del colon-retto, nel 2019 questa attività dovrà essere progressivamente estesa anche agli altri pazienti oncologici; inoltre l'Apss dovrà ottimizzare le misure di riduzione e controllo del rischio legionellosi in particolare nelle strutture turistico-ricettive.

Promozione della salute materno infantile: nel corso dell'anno l'Azienda dovrà proseguire tutte le attività dirette a favorire il reclutamento del percorso nascita al fine di assicurare l'omogeneità del servizio su tutto il territorio provinciale; altro passaggio riguarda il programma di certificazione "Ospedali e Comunità Amici dei bambini" (BFHC - Unicef Baby Friendly Hospital and Community), nel dettaglio l'Apss dovrà garantire la conformità agli standard operativi per le strutture ospedaliere di Rovereto, Cles, Cavalese e servizi socio-sanitari, nonché per il Santa Chiara andrà garantito il mantenimento della conformità agli standard BFHC.

Sviluppo della sanità digitale: l'Azienda dovrà mettere a regime e a servizio il nuovo modello tecnologico organizzativo per la gestione dei pazienti con diabete di Tipo 1, supportato dalla piattaforma TreC_diabete, sviluppare il telemonitoraggio dei dispositivi impiantabili nei pazienti affetti da patologie aritmiche, supportato dalla piattaforma TreC_cardio, mettere a servizio l'evoluzione dell'App mobile TreC_Fse e garantire l'adeguamento del Fascicolo sanitario elettronico trentino alle prescrizioni nazionali.

Per superare le criticità riscontrate in alcuni ambiti assistenziali, sono assegnati specifici obiettivi di miglioramento per il contenimento dei tempi di attesa; potenziamento, infine, del sistema di monitoraggio dei tempi di attesa, con una particolare attenzione alle zone periferiche.

11 aprile 2019
© Riproduzione riservata

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