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Screening oncologici. In Puglia si è insediato il Comitato regionale


Presentato stamani agli Stati Generali della prevenzione oncologica alla presenza dell’assessore Palese. “La strada da intraprendere è quella di inserire ulteriori elementi di rafforzamento degli screening perché la prevenzione per la Regione è fondamentale per arrivare prima nel contesto generale della cura e della prevenzione contro i tumori”, ha detto l’assessore. LE SLIDE

17 OTT - Si sono aperti questa mattina a Bari gli Stati Generali della prevenzione oncologica, con l’insediamento del comitato regionale per gli screening oncologici, alla presenza dell’assessore alla Sanità Rocco Palese. L’obiettivo è il potenziamento e la qualificazione degli screening oncologici in Puglia, in concerto con la Rete oncologica regionale. Il comitato è previsto dalla legge regionale che ha istituito il piano degli screening. 

Il comitato è composto da professionisti e organismi che, a diverso titolo, sono coinvolti nelle fasi di analisi e programmazione nell’ambito della prevenzione oncologica nonché nella progettazione e gestione dei percorsi diagnostico-terapeutici- assistenziali in ambito oncologico. Ne fanno parte, in particolare:
- il Direttore del Dipartimento promozione della salute e del benessere animale;

- il Dirigente della Sezione promozione della salute e del benessere;

- il Dirigente del Servizio promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;

- il DirettoreGenerale (o suo delegato) dell’Agenziale Regionale Socio–Sanitaria (Aress);
- il Direttore dell’Osservatorio Regionale Epidemiologico (OER);

- il Coordinatore del Registro Tumori Puglia (RTP);

- il Coordinatore della Rete Oncologica Pugliese (ROP);

- il Coordinatore della Rete delle Anatomie Patologiche di Puglia (RAP);

- i Direttori Generali e i Direttori Sanitari delle Aziende Sanitarie Locali, delle Aziende Ospedaliere, degli IRCCS;  
- i Direttori dei Servizi Igiene e Sanità Pubblica dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL;

- i Responsabili dei Centri Screening oncologici delle Aziende Sanitarie Locali;

- il Coordinatore del Centro di Coordinamento regionale screening oncologici (COS);

- il Responsabile del Sistema informativo regionale Screening oncologici (se diverso dal Coordinatore del COS); 
- il Responsabile del team SCRAP Innova Puglia Spa. 

In base alla necessità di approfondimento e definizione di argomenti specifici, alle sedute del Comitato regionale potranno partecipare anche: 
- i Dirigenti delle Sezioni e/o dei Servizi del Dipartimento salute; 
- i Dirigenti e/o i Responsabili di altri soggetti istituzionali e/o singoli professionisti; 
- i Rappresentanti di Federazioni, Associazioni e Organismi di rappresentanza nonché i rappresentanti della Società Scientifiche, a tale scopo invitati. 

“Gli screening – dichiara in una nota Nek Albano, dirigente del Servizio Promozione della Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro – non sono solo semplici adempimenti, ma obiettivi previsti dai Livelli Essenziali di Assistenza”. 

“Abbiamo la Rete oncologica che sta funzionando su tutto il territorio regionale – spiega l’assessore Rocco Palese – e ora vogliamo essere all’avanguardia per gli screening oncologici, sia per la cervice uterina che per il carcinoma della mammella e per il colon retto. Abbiamo aumentato le fasce di età come richiesto dell’Organizzazione mondiale della sanità e dalle società scientifiche. La strada da intraprendere è quella di inserire ulteriori elementi di rafforzamento degli screening perché la prevenzione per la Regione è fondamentale per arrivare prima nel contesto generale della cura e della prevenzione contro i tumori”.

Secondo il direttore del dipartimento Salute, Vito Montanaro, “siamo a buon punto con gli screening in Puglia, nella misura in cui sappiamo quali sono i risultati raggiunti e quali sono gli obiettivi che bisogna collocare nei piani operativi. E’ un momento di svolta, è un momento nel quale si deve recuperare il terreno perso soprattutto a causa del covid e della carenza di risorse umane. Nel prossimo piano operativo uno dei punti fondamentali sarà la riorganizzazione dei modelli operativi anche nell’ambito degli screening perché si possano raggiungere gli obiettivi sia quantitativi che qualitativi”.

Per Paola Mantellini, coordinatrice dell’osservatorio nazionale screening oncologici, “La Puglia,  tra le regioni del sud, è particolarmente vivace e attiva nel mettere mano nell’organizzazione strategica degli screening. Rispetto agli anni scorsi c’è stato un cambiamento radicale: si vede in quello che si sta facendo e anche i numeri pian piano stanno cominciando a dare ragione. Fra le regioni del sud la Puglia senz’altro sta dimostrando di essere determinata e con le idee chiare rispetto a quello che si deve fare, con la corretta allocazione delle risorse, sia umane che tecnologiche”.

17 ottobre 2022
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