ASl di Bari. Al San Paolo partoanalgesia garantita h24
Crescono le richieste delle donne per il parto senza dolore. Una possibilità che, spiega il primario Giovanni Di Vagno, “ha avuto due effetti particolarmente virtuosi” e cioè “l’incremento dei parti, passati da 195 del luglio scorso ai 600 di fine 2022, con un trend di crescita confermato anche in questo inizio d’anno; ma anche il miglioramento avvenuto in tema di riduzione dei cesarei primari”. Servizio attivo anche al Di Venere, Monopoli, Corato e in arrivo ad Altamura.
11 GEN - Partoanalgesia garantita 24 ore al giorno al San Paolo di Bari. È stata infatti esteso l’orario di accesso alla prestazione che, attualmente, nell’ambito della Asl di Bari, viene assicurata anche l’Ospedale “Di Venere” di Bari, l’Umberto I di Corato e il San Giacomo di Monopoli. In fase avanzata di valutazione è anche la procedura per attivare la partoanalgesia nell’Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale della Murgia di Altamura, ultimo tassello per rendere questo servizio alla portata delle donne gravide dell’intero territorio della ASL Bari.
La partoanalgesia è stata avviata nell’Ostetricia e Ginecologia del San Paolo, diretta dal dott.
Giovanni Di Vagno, il 1° luglio scorso, riscuotendo subito il favore delle gestanti, tanto da rendere necessario l’incremento delle attività, dall’iniziale operatività di 6-12 ore sino a coprire l’intero arco della giornata, anche nelle ore notturne. Fondamentale la stretta collaborazione dell’Unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione, di recente affidata alla direzione del dott.
Domenico Milella. La presa in carico della donna, spiega la Asl di Bari in una nota, “avviene sin dalla 34^ settimana a cura dell’Ambulatorio per la Partoanalgesia, nel quale gli anestesisti visitano le gestanti acquisendo informazioni necessarie ad affrontare il percorso della partoanalgesia in completa sicurezza”.
“La possibilità di partorire senza dolore – commenta Di Vagno – oltre a completare l’offerta del Percorso Nascita e garantire un’attività sanitaria che è un Livello Essenziale di Assistenza, ha avuto due effetti particolarmente virtuosi dopo la lunga parentesi dell’Ospedale Covid: l’incremento dei parti, passati da 195 del luglio scorso ai 600 di fine 2022, con un trend di crescita confermato anche in questo inizio d’anno; ma anche il miglioramento avvenuto in tema di riduzione dei cesarei primari. Buoni risultati, ottenuti anche grazie al pieno coinvolgimento degli anestesisti, che rappresentano un’adeguata e concreta risposta alle esigenze di una zona della città vasta e popolosa”.
11 gennaio 2023
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