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Covid. Anelli (Omceo Bari): “Situazione critica, ma medici impegnati al massimo”


“Negli ospedali non vengono più rispettati gli standard di rapporto medici/posti letto, né la distinzione di ruolo tra le varie specialità. Fortunatamente, le terapie intensive non sono ancora sature”, riferisce Anelli. Quanto alle vaccinazione, la Fimmg Puglia fa sapere che ieri era stato somministrato il 95% dei vaccini consegnati ai medici di medicina generale e “potremo aumentare la capacità di somministrazione dei vaccini se arriveranno più dosi”.

12 APR - Continuano a dirsi preoccupati i medici pugliesi in merito alla situazione epidemiologica da covid e ai ritardi della campagna vaccinale. Anche se l’ingresso in campo di medici di famiglia ha aumentato le capacità di vaccinazione, infatti, continuano a mancare le dosi. E anche negli ospedali si registrano criticità.

“Negli ospedali non vengono più rispettati gli standard di rapporto medici/posti letto, né la distinzione di ruolo tra le varie specialità. Fortunatamente, le terapie intensive non sono ancora sature, ma da molti altri punti di vista la situazione è simile a quanto è accaduto a Bergamo durante la prima ondata”, riferisce Filippo Anelli, Presidente dell’Ordine dei medici di Bari, che esprime un grazie “a tutti i medici pugliesi per il loro impegno e la loro dedizione, che non sono mai venuti meno”.  

“Sul territorio - fa sapere ancora Anelli -, a fronte di un tracciamento ormai saltato, da settimane i medici di famiglia sono impegnati a tappare le falle del sistema, portando avanti la sorveglianza dei malati domiciliari, prenotando i tamponi e, da qualche giorno, somministrando i vaccini. Hanno carichi di lavoro insostenibili, con 12/13 ore di lavoro sette giorni su sette”.  -

“I pugliesi sanno che i medici stanno facendo il loro dovere fino in fondo. Per questo sollecito tutti ad avere fiducia nella scienza e ad affidarsi ai medici per la scelta del vaccino”, è l’appello del presidente Omceo Bari, che è anche presidente della Fnomceo nazionale.“Nel caso di AstraZeneca - dice Anelli - la raccomandazione di utilizzo per gli over 60 è legata ad una orientamento di grande prudenza, come dimostra il fatto che tra le migliaia di insegnanti pugliesi cui è stato somministrato il vaccino anglo-svedese non si siano registrati casi di effetti collaterali gravi. In un contesto in cui la mortalità per Covid è altissima, il primo vaccino che vi propongono, qualsiasi esso sia, è la via migliore per tutelare la vostra salute. I dati sulla sorveglianza sanitaria hanno addirittura dimostrato che il vaccino AstraZeneca ha una funzione protettiva maggiore di altri per gli ultra Sessantenni.”
 
Il presidente dell’Omceo Bari e della Fnomceo fa anche notare come “grazie alla vaccinazione di tutti i medici, la mortalità nella nostra categoria si è abbattuta del 95%. Ogni mese registravamo tra i 40 e i 60 decessi. A marzo ne abbiamo registrati 10, nei primi 10 giorni di Aprile soltanto 1. A dimostrazione che il vaccino funziona e che è l’unica vera via per uscire dall’emergenza”.

Sul fronte della campagna vaccinale, Donato Monopoli, Segretario Fimmg Puglia, fa sapere che alle 8 di ieri Mattia “il 95% dei vaccini consegnati ai medici di medicina generale era stato somministrato. Il sistema ad oggi non è ancora a regime e presenta alcuni problemi organizzativi in capo ad alcuni distretti, ma funziona.  Lo dimostra il fatto che i medici di famiglia pugliesi abbiano somministrato in pochi giorni poco meno del 5% dei circa 740mila vaccini fatti da dicembre ad oggi in tutta la Regione”.

La campagna è partita martedì scorso per i medici di famiglia che hanno deciso di vaccinare i propri pazienti in ambulatorio e a domicilio, mentre tra venerdì e oggi sono state avviate le somministrazioni anche nelle strutture messe a disposizione dalle Asl o dai comuni.  A oggi sono 21.666 le vaccinazioni ambulatoriali (studi medici e strutture comunali o Asl) effettuate dai medici di medicina generale in Puglia, 11.891 quelle fatte a domicilio, per un totale di 33.557 (dati aggiornati alle ore 8 dell’11 Aprile)

“Potremo aumentare la capacità di somministrazione dei vaccini se arriveranno più dosi, sia per quelli a domicilio sia per quelli ambulatoriali. Se i medici di medicina generale avessero una media di 50/70 vaccini/settimana avremmo 175/250 mila somministrazioni settimanali - aggiunge Monopoli - Così come diciamo da mesi, il coinvolgimento dei medici di medicina generale è in grado di far raggiungere gli obiettivi della campagna vaccinale e di farlo a costi relativamente bassi.”

12 aprile 2021
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