Mobilità: il documento tecnico delle Regioni per una procedura uniforme
21 MAR - Le Regioni, oltre all’accordo sugli importi della mobilità da scrivere nel riparto del fondo sanitario 2018, hanno anche messo a punto un documento tecnico “a parte” rispetto alle indicazioni contenute per il riparto generale, decidendo di stralciare dal documento la parte relativa alla mobilità per gli anni futuri e di ridiscuterne in sede di Commissione Salute contestualmente alle matrici di mobilità per la predisposizione della del riparto del Fondo sanitario 2018. Gli esiti di tale confronto dovranno poi essere riportati in sede di Conferenza.
Intanto la Commissione Salute ha concordato la necessità che sia ridefinita entro il 30 aprile 2018, la casistica di alta specialità da parte di una commissione costituita dai Direttori generali delle Regioni e di rinviare a questa data anche la regolazione finanziaria della mobilità 2017 e l'approvazione delle regole per gli anni 2018-2020 per la mobilità relativa ai ricoveri ospedalieri.
E sulle regole tecniche di scambio per il 2017, la Commissione ha intanto approvato all'unanimità un
DOCUMENTO TECNICO che per ottenere una procedura uniforme, definisce in maniera univoca le prestazioni da mettere in compensazione e che dovranno essere documentate con modelli riassuntivi e i dati analitici in formato elettronico delle prestazioni erogate.
Sono individuate anche le caratteristiche dei flussi informativi (tracciati record), stabiliti i tempi e le modalità di trasmissione dei dati,delle contestazione e delle relative risposte.
Per gli il 2014 e il 2015 i tempi di invio sono:
entro 15 gg. dall’approvazionedell’accordo in Conferenza delle Regioni e P.A
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Invio dei dati di attività
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entro 60 gg. dalla ricezione dati attività
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Invio delle contestazioni
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entro 60 gg dalla ricezione contestazioni
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Invio delle controdeduzioni
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Per il 2016 e 2017 i tempi di invio sono:
entro il 15 maggio
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Invio dei dati di attività
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entro il 30 giugno
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Invio delle contestazioni
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entro il 15 settembre
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Invio delle controdeduzioni
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Tutte le attività non elencate tra le prestazioni in compensazione e tutte le attività che hanno bisogno di autorizzazioni preventive (adesempio i residui manicomiali, gli hanseniani, i disabili cronici, le dispensazioni di assistenza integrativa ecc.) devono essere addebitate per mezzo di fatturazione diretta. Per i disabili cronici la fatturazione diretta varrà dal 2018.
E per evitare contestazioni la Commissione Salute auspica che per tutte le attività non comprese in compensazione nella mobilità (esempio ricoveri extraospedalieri, assistenza domiciliare non compresa nel flusso B, quello sulla medicina di base), sia inviata una comunicazione alla Asl di residenza del soggetto.
Per eventuali errori formali, invece, riscontrati alla fine del lavoro, il gruppo tecnico dei referenti potrà apportare all’unanimità le correzioni necessarie.
21 marzo 2018
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