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Omicron. I casi in Campania salgono a 20, De Luca potenzia i centri Covid

di Ettore Mautone

Dopo i primi 7 casi, gli ultimi sequenziamenti hanno permesso di verificare altri 13 casi di variante Omicron in Regione. Il presidente De Luca ha disposto una riorganizzazione e un potenziamento delle unità Covid prevedendo che l'assetto delle rete dia la disponibilità di almeno il 40% dei posti letto di Terapia intensiva e di degenza ordinaria che erano attivi il 30 novembre del 2020. LA CIRCOLARE

20 DIC - Identificata nei laboratori del Cotugno di Napoli nuovi casi di variante Omicron, 10, alla data di giovedì, i casi riscontrati in altrettanti militari dell'accademia aeronautica di Pozzuoli. Altri due casi sono relativi a una scolaresca rientrata da Dublino il 5 dicembre scorso per un viaggi di studio. Infine un tredicesimo caso individuato dall' IZSM, l'Istituto zooprofilattico del Mezzogiorno, con sede a Portici, individuato sul tampone di una ragazza di 22 anni salernitana rientrata dalla Francia. In tutto, dunque, tredici nuovi casi Omicron in Campania dopo i primi sei in Italia di qualche settimana fa della famiglia del manager casertano tornato dal Mozambico.

"Il tutto frutto di un intenso e costante lavoro di sequenziamento di Sars-Cov-2 - avverte Luigi Atripaldi, primario di Microbiologia del Cotugno, referente per conto dell'Istituto superiore di Sanità e coordinatore delle rete regionale che coinvolge anche il Tigem di Andrea Ballabio istituto di genetica di Telethon e l'Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno. Un lavoro prezioso, in questo periodo di intensificazione dei contagi che risulta fondamentale per comprendere l' evoluzione del virus e consentire azioni di prevenzioni adeguate”.

I casi Omicron di Pozzuoli, risultano da 12 tamponi a carico di un gruppo di militari dell'Accademia di Pozzuoli con due colonnelli rientrati da una missione in Sud Africa e altri militari presenti su un bus su cui avevano viaggiato i due graduati. La scuola del giuglianese è invece la de Carlo: qui due scolaresche per un totale di 69 ragazzi erano stati in gita studio in Irlanda e al rientro sono partiti i tamponi su richiesta dei genitori per la comparsa di sintomi. In un primo momento erano emersi 25 ragazzi positivi successivamente 35. Tra questi due sequenziamenti a campione hanno dato esito positivo per Omicron. Sono in corso ulteriori approfondimenti epidemiologici da parte del dipartimento di prevenzione della Asl.

La cittadina della provincia di Salerno di 22 anni era invece rientrata dalla Francia. Già avviato l' iter per ricostruire, attraverso il Dipartimento di Prevenzione dell'Asl di Salerno, i contatti della giovane. Il direttore generale dell'Istituto, Antonio Limone, afferma che “l'attività di sequenziamento è molto importante, perché è l'unico strumento che abbiamo per combattere il Coronavirus che è un virus mutageno. Anticiparlo è fondamentale, sapere come si modifica significa riuscire ad organizzare una difesa adeguata e solo grazie a questa analisi ci può far vincere questa battaglia. Conoscerlo, studiarlo e prevederlo. Capire quali sono le sue mutagenesi e nell'ambito di questa attività riuscire a costruire il rimedio. La vera paura è che “buchi” l'ombrello vaccinale senza riuscire più controllarlo. Ecco perché il sequenziamento risulta essere uno strumento fondamentale".

Intanto il presidente della Regione Vincenzo De Luca sebbene la Campania abbia il più basso tasso di ospedalizzazione e di letalità d'Italia (sin dall'inizio della pandemia) ha disposto una riorganizzazione e un potenziamento delle unità Covid prevedendo che l'assetto delle rete dia la disponibilità di almeno il 40 per cento dei posti letto di Terapia intensiva e di degenza ordinaria che erano attivi il 30 novembre del 2020.

LA CIRCOLARE
La circolare del governatore è del 16 dicembre: De Luca torna a esortare i manager a procedere a un aumento della disponiblità dei posti letto da dedicare ai pazienti Covid. “Si ritiene - è scritto nella nota - di dover disporre per ogni singola azienda l’attivazione urgente di posti letto di Terapia intensiva e di degenza ordinaria nella misura del 40 per cento rispetto a quelli attivati il 30 novembre 2020”. Gli adeguamenti delle rete sono in corso: l'Azienda dei colli (Monaldi-Cotugno-Cto) su 30 posti di intensiva attivi un anno fa ne deve rendere disponibili 12. In funzione ce ne sono tuttavia 8 e i 4 che mancano all'appello saranno operativi da lunedì. Per le degenze invece l'ospedale viaggia in over booking con 115 posti attivi sui 106 richiesti.

Il Cardarelli ha tutti occupati i 12 posti di intensiva programmati e 14 occupati sui 61 della dotazione richiesta per le degenze ordinarie. Operativi sono anche i 2 posti di intensiva del Santobono mentre i policlinici si sono adeguati ma solo per le degenze ordinarie. La rianimazione della Federico II riserva quattro posti per le donne in gravidanza mentre ne dovrebbe attivare 8 per tutti e alla Vanvitelli spetta attivarne altri 4.

La Asl Napoli 1 da giovedì ha messo in moto 10 posti di terapia intensiva (su 12 previsti) nei reparti modulari e 39 di degenza su 63 richiesti. La Napoli 2 ne ha attivi 31 tutti di sub intensiva e risponde alla indicazione regionale (26 a Pozzuoli e 5 Ischia) ma è a zero per l'intensiva (è in procinto di attivarne 2 sui 5 programmati). La Napoli 3 ha poi 52 posti di degenza già attivi a Boscotrecase (su 68 richiesti) e 4 di rianimazione rispetto ai 7 previsti. In ordine sparso ci sono tutte le altre aziende sanitarie della Regione che si stanno attrezzando per rispondere all'indicazione della Regione.

Ettore Mautone

20 dicembre 2021
© Riproduzione riservata

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