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Crisi Ucraina. Assistenza ai profughi anche dalle Aziende sanitarie del Centro e Sud dell’isola

di Elisabetta Caredda

La solidarietà e il sostegno nei confronti di chi fugge dalla guerra è al centro dell’attenzione della Regione. Solinas: “L’auspicio è che si possa presto stabilire la pace, ma nel frattempo la nostra mano è tesa verso chi ha bisogno”. Nieddu: “Le persone in partenza vengono sottoposte al test antigenico ed al loro arrivo ci assicuriamo dello stato di salute di ciascuno”

21 MAR - Come l’Aou Sassarese, anche le strutture sanitarie del Centro e Sud Sardegna si sono fin da subito rese disponibili ad accogliere ed assistere i profughi che hanno raggiunto l’isola. La solidarietà ed il sostegno nei confronti di chi fugge dalla guerra è al centro dell’attenzione della Regione.

“La Sardegna è pronta a fare la propria parte in questa emergenza – ha dichiarato il Presidente della Regione, Christian Solinas -. L’auspicio è che si possa presto stabilire la  pace, ma nel frattempo la nostra mano è tesa verso chi ha bisogno”.

Sull’assistenza sanitaria l’assessore alla Sanità Mario Nieddu ha rassicurato: “Il nostro sistema sanitario è pronto a offrire assistenza anche ai rifugiati che sono giunti e che dovranno ancora arrivare. Le persone in partenza vengono sottoposte al test antigenico ed al loro arrivo ci assicuriamo dello stato di salute di ciascuno. Inoltre abbiamo già dato indicazione alle aziende sanitarie di organizzarsi per la vaccinazione anti Covid per tutti i soggetti eleggibili”.

Ecco da Cagliari mobilitarsi la ASL8, l’Arnas G. Brotzu ed il Policlinico Universitario. Alla Asl è stata attivata una task force diretta dalla responsabile del Servizio Prevenzione e Promozione della Salute, Silvana Tilocca, che ha organizzato l'accoglienza sanitaria. Tutti i lunedì sino al venerdì, dalle ore 10:00 alle 12:00, nell'ambulatorio al piano terra di Via Romagna n.16, Pad. D., della Cittadella della Salute a Cagliari “sarà possibile effettuare le visite mediche, richiedere il codice STTP che identifica l'assistito per tutte le prestazioni erogabili e prenotare le vaccinazioni anti Covid-19. All'ambulatorio si accede tramite prenotazione chiamando il centro d'ascolto C.O.S.S.I. ai numeri: 0706096389 - 6489 dalle ore 8.30 alle ore 10.30”.

“Abbiamo iniziato l'accoglienza – ha spiegato con una nota Tilocca – di tanti cittadini che da diversi giorni sono arrivati in Sardegna e che abbiamo già visitato e sottoposto a screening. Grazie alla collaborazione con il Servizio di Vaccinoprofilassi ASL di Cagliari, sarà possibile prenotare il vaccino per tutti gli ospiti che non hanno completato il ciclo in Ucraina. Stiamo visitando persone molte spaventate e stanche: stanno fuggendo da una guerra – spiega ancora la dott.ssa Tilocca – e non sempre hanno avuto il tempo di vaccinarsi e di portare con sé tutti i medicinali. E' importante che vengano da noi con tutta la documentazione sanitaria di cui sono in possesso".

L’Assessorato regionale della sanità ha poi fatto un appello alle aziende per la raccolta di materiale sanitario e medicinali da portare in missione umanitaria, attraverso l’organizzazione della protezione civile regionale impegnata in prima linea nel coordinamento delle iniziative a sostegno della popolazione dell’Ucraina, fino agli ospedali ucraini. Ed ecco che l’Arnas G. Brotzu scende in campo: “Non potevamo che accogliere favorevolmente la richiesta da parte dell’assessorato – commenta la manager Agnese Foddis -.  Una guerra crudele dove a fare le spese sono le persone più fragili. Ho coinvolto la nostra farmacia ospedaliera affinchè predisponesse un elenco di farmaci urgenti che possano supportare la richiesta di aiuti umanitari proveniente dal ministero della Salute. Davanti a una tragedia di queste proporzioni credo sia importante che ciascuno di noi si adoperi con il grande spirito di solidarietà che ha sempre contraddistinto la nostra azienda”.

Così anche il Policlinico universitario dall’Aou di Cagliari: “È nostro dovere aiutare le popolazioni colpite dalla guerra – dice il direttore generale Chiara Seazzu –, è una tragedia che non può lasciarci indifferenti. Per questo abbiamo risposto subito positivamente alla richiesta dell’assessorato».

Ancora, dal cuore dell’isola l’ASL 3 di Nuoro, per voce del direttore generale Paolo Cannas, ha provveduto qualche giorno fa all’invio di una comunicazione ai Sindaci dei 52 Comuni del territorio affinché comunichino alla direzione generale della Asl stessa “i nominativi e le generalità dei cittadini ucraini eventualmente ospitati nel proprio comune”.

“L’obiettivo – spiega in una nota Cannas - è quello di dare un protocollo per la presa in carico, pur temporanea, di quanti arrivano nel Nuorese. Per approntare al meglio l’accoglienza, l’Asl nuorese sta facendo la sua parte in una rete che coinvolge anche altri attori: la Prefettura di Nuoro, la Protezione Civile, i Comuni, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, Croce Rossa ecc.”.

“Il ruolo dell’Azienda socio-sanitaria locale di Nuoro è fondamentale – ribatte il direttore sanitario, Peppino Paffi -, al di là dell’emergenza sanitaria legata al Covid, che l’Ucraina ha contrastato con una campagna vaccinale a cui ha aderito circa il 35% della popolazione, nel Paese attualmente travolto dalla guerra si registrano altre piccole criticità soprattutto per il morbillo e la polio”.

“Oltre alla vaccinazione Covid quindi – puntualizza Paffi -, diventa prioritaria una prima visita, con anamnesi preliminare, tracciamento (tampone), e presa in carico della persona. Senza trascurare, in molti casi, la presenza di eventuali traumi psichici. Tutti i migranti provenienti dal territorio ucraino hanno diritto all’iscrizione temporanea al SSR”.

Elisabetta Caredda

21 marzo 2022
© Riproduzione riservata

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