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Covid. In Abruzzo al via nuovo modello di gestione sanitaria dei pazienti positivi


Illustrato questa mattina da Verì con i quattro Ds delle Asl abruzzesi. Il modello prevede un “team di medici”, ex Usca (le unità di continuità assistenziale), attivo nelle quattro province abruzzesi, che prenderà in carico il paziente-Covid. Il team sarà attivato dal medico di famiglia generale (è previsto un numero di telefono unico), oppure dalla guardia medica nei giorni festivi e prefestivi. Sarà il medico di famiglia a valutare il percorso diagnostico da seguire.

20 LUG - È stato illustrato, questa mattina, a Pescara, il nuovo modello di gestione sanitaria territoriale dei pazienti Covid. Obiettivo: ridurre gli accessi ai pronto soccorso. Il nuovo modello, illustrato dall’assessore alla salute Nicoletta Verì, prevede un “team di medici”, ex Usca (le unità di continuità assistenziale), attivo nelle quattro province abruzzesi, che prenderà in carico il paziente-Covid. Il team sarà attivato dal medico di famiglia generale (è previsto un numero di telefono unico), oppure dalla guardia medica nei giorni festivi e prefestivi. Sarà il medico di famiglia a valutare il percorso diagnostico da seguire.

Alla conferenza stampa hanno partecipato tra gli altri il direttore regionale del Dipartimento salute, Claudio D’Amario, il direttore dell’Agenzia sanitaria regionale, Pierluigi Cosenza, e i direttori sanitari delle quattro Asl abruzzesi.

“Dopo la chiusura delle Usca, come stabilito dalle linee di indirizzo ministeriale – ha spiegato l’assessore alla salute Nicoletta Verì – abbiamo capito che non potevamo dare in carico solo al medico di famiglia la gestione dei pazienti Covid. Il medico di medicina generale dovrà essere comunque il punto fondamentale di questa rete di assistenza territoriale ma nei giorni in cui lui non sarà presente sarà affiancato da una unità di medici, ex personale delle Usca. E dunque ci sarà una continuità assistenziale. Nei giorni in cui il suo medico è assente, il paziente può chiamare la continuità assistenziale e dunque rivolgersi ad un team di medici che saranno a disposizione per consigli e cure adeguate per i pazienti. Verranno aperti degli ambulatori Covid dedicati dove si potranno eseguire quei test diagnostici che serviranno come primo elemento di risposta al Covid per vedere se poi il paziente deve essere ricoverato oppure seguire un altro iter. Questa rete è fondamentale perché così facendo avremo la possibilità di ridurre gli accessi ai pronto soccorso, tenendo presente che a breve avremo nuove linee di indirizzo per isolamento, incubazione e gestione delle persone alle prese con il Covid”.

L’assessore Veri ha poi concluso dicendo che “è in atto anche, considerando l’aumento dei positivi, una riorganizzazione delle aperture degli hub vaccinali visto anche l’aumento di richieste di vaccinazioni”.

20 luglio 2022
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