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Emilia Romagna. Alcuni farmaci per le cronicità passano alla distribuzione per conto e saranno acquistati tramite gara. La protesta delle aziende e delle farmacie


Si tratta della delibera adottata lo scorso 29 agosto con la quale vengono trasferiti alla distribuzione per conto con conseguente acquisto centralizzato tramire gara una serie di principi attivi. “La Delibera - spiegano Egualia e Farmindustria - introduce di fatto una differenza con le regole omogenee di classificazione dei medicinali a livello nazionale. In questo modo limitando la disponibilità di tutte le opzioni terapeutiche per i cittadini e la libertà del medico di prescrivere il farmaco più appropriato per il singolo paziente”. Contraria anche Federfarma. LA DELIBERA.

08 SET -

“Egualia e Farmindustria sono estremamente rammaricate per la recente delibera della Regione Emilia-Romagna che prevede l’acquisto tramite gara di medicinali appartenenti a categorie terapeutiche di uso territoriale”, lo rimarcano oggi in una nota congiunta le due associazioni che ritengono la decisione della Regione, adottata lo scorso 29 agosto e che ratifica quanto previsto dal progetto sperimentale della farmacia dei servizi applicati alla distribuzione per conto dei farmaci per la cronicità nell'Ausl della Romagna, “una scelta inaccettabile perché determinata da ragioni economicistiche derivanti dal disavanzo della spesa sanitaria complessiva della Regione, che non è assolutamente imputabile al superamento delle risorse assegnate ai medicinali territoriali acquistati in farmacia. E quindi non è di certo attribuibile alle imprese della filiera farmaceutica”.

“Aziende - sottolineano - che hanno responsabilmente corrisposto tutti gli importi del payback, compresi quelli del 2019 e del 2020 che sono gli ultimi finora richiesti, a titolo di ripiano della spesa per gli acquisti diretti da parte del Servizio Sanitario Nazionale, palesemente sottostimata, con costi molto alti per le imprese che questa delibera aggrava ulteriormente”.

“Il tutto in una Regione, l’Emilia-Romagna, nella quale l’industria farmaceutica garantisce occupazione di qualità, rilevanti investimenti in produzione e Ricerca ed esportazioni che trainano l’economia”, aggiungono.

“Il sistema salute come ha dimostrato la pandemia è un pilastro per il benessere dei cittadini e un volano economico di sviluppo e crescita per il Paese. Per questo è paradossale che la delibera della Regione Emilia-Romagna lo consideri di fatto solo un costo, seguendo vecchi schemi basati sul taglio dei prezzi e non sulle esigenze reali dei pazienti e l’attrattività della nostra filiera”, dichiara Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria.

“Grazie al comparto farmaceutico il SSN ha a disposizione farmaci a basso costo per tutte le patologie croniche che passano per l’assistenza territoriale. Un’ulteriore compressione della spesa tramite il passaggio di tali farmaci alla distribuzione per conto potrebbe renderne, nel medio termine, difficilmente sostenibile la fornitura”, afferma Enrique Häusermann, Presidente di Egualia.

“La Delibera - spiegano Egualia e Farmindustria - introduce di fatto una differenza con le regole omogenee di classificazione dei medicinali a livello nazionale. In questo modo limitando la disponibilità di tutte le opzioni terapeutiche per i cittadini e la libertà del medico di prescrivere il farmaco più appropriato per il singolo paziente”.

“L’esatto contrario della medicina personalizzata da tempo affermata in tutto il mondo.  E in controtendenza rispetto alle recenti Note prescrittive di AIFA, che hanno ampliato la possibilità di prescrizione di farmaci ai Medici di Medicina Generale, rafforzando il concetto secondo cui tutto ciò che è potenzialmente prescrivibile dal MMG dovrebbe rientrare nel canale della convenzionata/territoriale. Per queste ragioni Egualia e Farmindustria chiedono che questa delibera sia ritirata perché iniqua e non giustificata”, concludono.

Cosa prevede la delibera dell'Emilia Romagna. L'obiettivo principale è quello di “Attuare un sistema di erogazione dei farmaci valorizzando al
massimo la Distribuzione per conto (DPC) attraverso il passaggio dalla distribuzione diretta alla DPC e dalla convenzionata alla DPC di assistiti affetti da patologie croniche stabili, mediante la consegna dei farmaci di fascia A aggiudicati da gara regionale e acquistati direttamente dall’ASL, al fine di consentire:
• il coinvolgimento delle farmacie convenzionate in progetti inerenti alla farmacia dei servizi contribuendo alla presa in carico dei pazienti con patologie croniche;
• maggiore capillarità dei servizi associati all’erogazione dei medicinali con particolare riferimento alle zone rurali periferiche;
• la sostenibilità del sistema e contribuire al contenimento della spesa farmaceutica tenuto conto dei maggiori oneri correlati alla remunerazione delle attività inerenti alla farmacia dei servizi.

Queste le molecole interessate che passeranno alla DPC:



08 settembre 2022
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