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Contraccezione gratuita, la Toscana conferma l’esperienza avviata nel 2018 


Bezzini: “Abbiamo voluto confermare il programma di contraccezione perché lo riteniamo un servizio importante: fino a 25 anni senza paletti legati al reddito, con una soglia Isee e di reddito fiscale per chi ha invece più di 25 anni. Tra gli obiettivi della misura c’è il contrasto alle malattie sessualmente trasmissibili e la riduzione delle Ivg”

01 FEB -

La Toscana prosegue nella dispensazione gratuita di pillola e metodi contraccettivi. Un impegno, confermato da una recente delibera regionale, che si traduce in una spesa da 350 mila euro l’anno. La Regione è stata la prima, nel 2018, ad attivare questa misura: un’esperienza tra le più avanzate in Italia.

Pillola anticoncenzionale ed altri metodi contraccettivi sono gratuiti per i giovani da 14 a 25 anni che si recano al consultorio e per le donne, tra 26 e 45 anni, che hanno un reddito fiscale o un Isee che non supera 36,151,98 euro. Contraccezione gratuita anche per le donne, tra 26 e 45 anni, entro dodici mesi dal parto o due anni da un’interruzione della gravidanza. In questo caso non occorrono ulteriori requisiti economici. La misura è estesa inoltre anche a studenti e studentesse, fino a 25 anni di età e possessori della carta unica dello studente universitario, iscritti alle tre Università toscane di Firenze, Pisa e Siena e all'Università per stranieri di Siena.

Chi non rientra in nessuna di queste categorie, rivolgendosi al consultorio può comunque ricevere gratuitamente un parere, la visita ginecologica, la prescrizione dei contraccettivi e l'inserimento dei dispositivi intrauterini o sottocutanei, che saranno disponibili con una tariffa agevolata.

“Abbiamo voluto confermare il programma di contraccezione gratuita – spiega l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini – perché lo riteniamo un servizio importante: fino a 25 anni senza paletti legati al reddito, con una soglia Isee e di reddito fiscale per chi ha invece più di 25 anni. Tra gli obiettivi della misura c’è il contrasto alle malattie sessualmente trasmissibili e la riduzione delle interruzioni di gravidanza volontarie, soprattutto tra la platea di destinatari e destinatarie fino ai 25 anni, garantendo l’accesso gratuito ai metodi contraccettivi e favorendo scelte informate e consapevoli”.

La Regione, grazie a finanziamenti ministeriali, organizza inoltre iniziative nelle scuole per la promozione dell’educazione alla sessualità e all’affettività.

Riguardo gli accessi ai consultori toscani, nel triennio 2019-202 sono state dispensate 1 milione e 45.494 prestazioni per 371.220 utenti. Per il 49,1 per cento hanno riguardato l’area maternità e per l’8,3 per cento la contraccezione. Nel 2021 sono state 12.500 le donne che hanno usufruito della contraccezione gratuita.



01 febbraio 2023
© Riproduzione riservata

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