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Trento. Paoli (Smi): “Abbiamo bisogno di un’azienda provinciale più vicina ai mmg e più organizzata”

di Endrius Salvalaggio 

Momenti di tensione, ieri, in alcuni ambulatori di mmg, con urla e parolacce, a causa del gestionale in uso ai medici di famiglia che per l’ennesima volta si è bloccato. Paoli: “Non funziona ormai da mesi, se non a singhiozzo, e ieri i pazienti erano esasperati. Già il momento è particolarmente difficile, se ci aggiungiamo un’Azienda provinciale che non ci ascolta, diventa tutto più complicato. Vorremmo evitare di prenderci insulti per altri”.

22 MAR - Momenti di tensione fra pazienti e medici di medicina generale a Trento a causa del mal funzionamenti dell’intero sistema telematico per la medicina generale che, come riporta Nicola Paoli, commissario del Sindacato Medici italiani (Smi), dà problemi da tempo e causa tensioni fra i medici e pazienti. Ieri l’ennesimo inceppamento. “Ancora una volta è andato in tilt l'intero sistema telematico di Apss per la medicina generale. Vale a dire il sistema che consente al medico di base trentino – spiega Paoli - di inviare le impegnative sia alle farmacie che agli sportelli CUP di APSS e cliniche convenzionate, di tutto il Trentino. Il sistema, che è di competenza gestionale interamente da Provincia APSS, non funziona oramai da mesi, se non a singhiozzo. E meno male che abbiamo un'azienda unica in un territorio piccolo così!”.

Nello specifico, quei pazienti, ad esempio cronici, che avrebbero dovuto poter contare sulla prescrizione di alcuni farmaci per via telematica da parte del proprio medico curante, una volta arrivati in farmacia per il ritiro, dopo avere percorso anche una decina di chilometri per raggiungerla, hanno scoperto che la ricetta non era mai arrivata. E nelle valli la farmacia non è proprio sotto casa... C’è stato anche chi si era assentato dal lavoro per essere visitato dal proprio medico e che non ha potuto ricevere la prescrizione farmacologica né per la visita specialistica.

“Abbiamo moltissimi medici di medicina generale – riferisce ancora il sindacalista - che nella giornata di ieri mi hanno comunicato momenti di tensione con il paziente. In alcuni si è arrivati ad urla ed offese proprio perché avendo percorso anche più di 20km per comprare i farmaci, al momento dell’arrivo mancava la prescrizione in farmacia. Il paziente se l’è presa con il medico ma la causa è che il gestionale era bloccato. Se questa è la semplificazione tanto decantata da APSS nei nostri confronti, ne facciamo volentieri a meno”.

Rincara la dose Paoli, parlando di interruzione di pubblico servizio da ascrivere totalmente alla gestione di APSS. “Noi medici facciamo l'impossibile accontentare i cittadini con email, sms e messaggi whatsapp e tempo a disposizione, proprio per andare incontro alle loro esigenze, ma nonostante tutto continuiamo a ricevere minacce e offese da tutti, con una azienda provinciale APSS che non si pronuncia e non è organizzata. Ricordo ancora una volta che nei prossimi anni saranno 80 i medici che lasceranno questa professione e con quelli che resteranno e resisteranno, saremo costretti ad indire l'agitazione sindacale di categoria”.

Endrius Salvalaggio

22 marzo 2023
© Riproduzione riservata

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