Infezioni ospedaliere e antimicrobico resistenza. Cittadinanzattiva e Fiaso promuovono la Carta delle cure
Dieci punti chiave e 47 azioni per migliorare la qualità e la sicurezza delle cure in ospedale, attraverso la collaborazione tra aziende socio-sanitarie, i cittadini e le istituzioni. Mandorino: “Fondamentale promuovere campagne di informazione e educazione sanitaria rivolte ai cittadini”. Migliore: “Uno strumento dinamico messo in campo consapevoli che il coinvolgimento reciproco è essenziale per raggiungere l’obiettivo”. LA CARTA
05 MAG - Maggiore trasparenza; umanizzazione ed informazione; responsabilità chiare; risorse; sorveglianza e controllo delle infezioni e dell’antimicrobico resistenza; procedure di igiene, sterilizzazione e sanificazione; motivazione, consapevolezza, comportamenti responsabili; organizzazione a prova di sicurezza e qualità; partecipazione: informazioni e confronto. Sono i punti chiave della
Carta della qualità e della sicurezza delle cure, promossa da Cittadinanzattiva e Fiaso per migliorare la qualità e la sicurezza delle cure in ospedale, attraverso impegni che coinvolgono reciprocamente le aziende socio-sanitarie, i cittadini e le istituzioni.
La Carta è stata presentata oggi in occasione della Giornata Mondiale del lavaggio delle mani. Disponibile online, è stata realizzata con il contributo di rappresentanti delle istituzioni, dei professionisti sanitari, delle società scientifiche, delle associazioni di pazienti. Il grande tema che ha ispirato il lavoro della Carta è relativo al rischio infettivo correlato all’assistenza sanitaria e alla diffusione dell’antimicrobico resistenza, due fenomeni che, per numeri e conseguenze, possono avere un impatto grave sulla salute dei cittadini e sulla sostenibilità anche economica dei servizi sanitari. Secondo l’ultimo rapporto dell’OMS ‘Global report on infection prevention and control’, ogni 100 pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere, ben 7 nei Paesi ad alto reddito e 15 in quelli a basso e medio reddito contraggono un’infezione. Uno su dieci va incontro al decesso. Il 70% di questi, dice l’Oms, potrebbe essere evitato attraverso una maggiore prevenzione, formazione del personale per l’implementazione dei protocolli di sicurezza e una migliore igiene negli ambienti ospedalieri.
Fra le azioni concrete previste dalla Carta, eccone alcune: le aziende rendono evidenti e accessibili sui propri siti istituzionali informazioni inerenti le misure adottate per la prevenzione e la gestione delle infezioni correlate all’assistenza (ICA), individuano in maniera chiara le figure di riferimento definendo responsabilità, compiti e funzioni e promuovendo il lavoro in team per la prevenzione delle infezioni e la gestione del rischio clinico, promuovono la collaborazione con Associazioni civiche e di pazienti all’interno dei Comitati Infezioni Ospedaliere; i cittadini si impegnano a rispettare il decoro degli ambienti e utilizzare con cura i servizi offerti, e a prestare attenzione ai percorsi e ai divieti di ingresso in ambienti dedicati ai professionisti e asettici, seguono tutte le indicazioni ricevute dai professionisti (ad esempio, preparazione prima di un intervento, esame o prestazione, aderenza alle terapie) e adottano comportamenti responsabili, al fine di contribuire alla propria e altrui sicurezza.
“Accanto all’impegno delle aziende sanitarie nel seguire i protocolli di sicurezza e incentivare la formazione del personale, crediamo che sia fondamentale promuovere campagne di informazione e educazione sanitaria rivolte ai cittadini per contribuire a prevenire le infezioni in ospedale, attraverso l’adozione di comportanti corretti, e per ridurre il fenomeno dell’antimicrobico resistenza, attraverso un uso corretto e consapevole degli antibiotici”, ha dichiarato
Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva. “Su questo – ha aggiunto - Cittadinanzattiva è impegnata anche all’interno delle scuole attraverso iniziative di formazione ed informazione rivolte alle giovani generazioni sul tema dell’educazione al benessere e alla salute. Questa Carta testimonia un ulteriore importante impegno che insieme alle aziende sanitarie e alle istituzioni ci assumiamo per promuovere la sicurezza delle cure nelle strutture sanitarie”, ha concluso Mandorino.
“La Carta – ha detto
Giovanni Migliore, presidente della Fiaso - è uno strumento dinamico che va nella direzione del miglioramento della sicurezza delle cure ospedaliere. Abbiamo messo in campo questa iniziativa consapevoli che il coinvolgimento reciproco delle aziende socio-sanitarie e dei cittadini è essenziale per raggiungere questo obiettivo. Per dare la possibilità a ciascuna azienda di rendere evidente il proprio impegno nel migliorare i propri servizi, Fiaso e Cittadinanzattiva riconosceranno un bollino al momento della sottoscrizione della Carta. Non si tratta di una valutazione ma di un’occasione per sensibilizzare ciascuno sull'importanza della prevenzione delle infezioni correlate all'assistenza. Insieme, possiamo lavorare per garantire un ambiente ospedaliero sicuro e di alta qualità per tutti i pazienti”, ha concluso Migliore.
05 maggio 2023
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