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Povertà sanitaria. ASL Bari, ambulatorio di prossimità apre a Grumo Appula


Finanziato con le risorse del Programma Nazionale Equità nella Salute gestito dal Ministero della Salute, dedicate a realizzare progetti per rispondere ai bisogni di salute delle fasce di popolazione in condizione di fragilità e marginalità, come ad esempio senza fissa dimora, famiglie a basso reddito, migranti. Per accedere ai servizi è necessario avere un ISEE sotto i 10 mila euro, avere di un codice STP o ENI oppure diritto all’esenzione per reddito.

06 FEB - Contrastare la povertà sanitaria dove c’è bisogno, direttamente sul territorio. Dopo l’avvio nel Distretto Unico di Bari, da ora è attivo il secondo Ambulatorio di prossimità PNES con sede a Grumo Appula, in via della Repubblica 33, all’interno del Presidio Territoriale di Assistenza (1° piano).E’ dunque il Distretto Socio Sanitario 5, diretto da Grazia Fortunato, ad ospitare le attività di questo nuovo Ambulatorio dedicato, attivo al momento una volta a settimana (venerdì pomeriggio dalle ore 15 alle 18:30), in cui opererà una équipe multidisciplinare formata da un medico specialista, un infermiere, un amministrativo e un assistente sociale. Per accedere sarà sufficiente contattare il numero 080/5848885, disponibile tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle ore 12.

In linea con il Programma Nazionale Equità nella Salute, la ASL Bari può offrire un nuovo servizio finalizzato a fornire assistenza alla popolazione in condizione di bisogno socio-economico. E’ in sostanza una ulteriore possibilità di mettere al centro della propria azione le persone e la cura della loro salute, di rispondere ai bisogni di salute delle fasce di popolazione più difficili da raggiungere, che sono in condizione di fragilità e marginalità. Si tratta, in particolare, di persone senza fissa dimora, famiglie a basso reddito, persone migranti e comunità RSC (Rom, Sinti e Caminanti).

Si ricorda che tra i requisiti generali per accedere ai servizi del PNES, è necessario avere un ISEE sotto i 10mila euro, essere in possesso di un codice STP o ENI (previsti per l'accesso alle prestazioni sanitari di cittadini stranieri o comunitari) oppure aver diritto all’esenzione per reddito.

“Stiamo lavorando su diversi piani – spiega in una nota Silvana Fornelli, responsabile attuazione dei Progetti PNES -, in questa fase con l’organizzazione e apertura degli ambulatori di prossimità fissi e successivamente, grazie all’acquisto di tre cliniche mobili attrezzate, portando il servizio direttamente sul campo, in modo da promuovere la salute e il benessere di quelle fasce dipopolazione che rischiano di restare ai margini o fuori dall’area d’intervento della Sanità pubblica». Per la direttrice Grazia Fortunato «l’avvio di questo nuovo servizio è un segnale importante in direzione del potenziamento dell’offerta sanitaria sul territorio. Nostro compito è individuare e intercettare le persone a cui è indirizzata l’attività di contrasto della povertà sanitaria, garantendo loro servizi e risposte adeguate ai bisogni”.

La Fase 2
Nel mese di gennaio 2025 è partita la fase 2 del programma, con l’allargamento ad ulteriori fasce di popolazione grazie all’apertura sul territorio di altri quattro Ambulatori PNES, a cominciare da quello del Distretto 5 (Via Della Repubblica, 33 - Grumo Appula) e a seguire con quelli previsti nel Distretto 4 (Viale Regina Margherita, 67 – Altamura), nel Distretto 12 (Via De Amicis, 36 – Conversano) e nel Distretto 13 (Via Dei Frati Francescani Riformati - Gioia del Colle).

Il piano da 11 milioni di euro
L’avvio degli Ambulatorio di prossimità rappresenta la concreta realizzazione del primo progetto PNES, riguardante la costituzione delle équipe multidisciplinari per attività clinica, dei sette complessivi rientranti nel piano da oltre 11 milioni di euro di cui la ASL Bari è beneficiaria per i prossimi 5 anni nell’Area Contrastare la povertà sanitaria del Programma Nazionale Equità nella Salute.

Il piano di interventi della ASL Bari è il risultato delle competenze multidisciplinari del gruppo di lavoro aziendale coordinato dal Dipartimento Governo della Domanda e Offerta Sanitaria, con la collaborazione del personale di Direzione Sanitaria, Area Socio Sanitaria, Area Gestione Risorse Umane e Servizio Informazione e Comunicazione Istituzionale (comprendente Urp e Ufficio stampa).

Uno sforzo corale che mira ad assicurare, con il coinvolgimento di Enti del Terzo Settore, cure mediche di base e specialistiche (visite, esami, farmaci, nonché cure odontoiatriche), ma anche servizi di prevenzione e informazione sanitaria, a una platea stimata di circa 5mila persone vulnerabili dal punto di vista socio-economico, alle quali offrire iniziative capaci di ridurre le barriere di accesso ai servizi sanitari e sociosanitari, mediante il paradigma della sanità pubblica di prossimità, dell’inclusione attiva, dell’integrazione sociosanitaria e di comunità.

06 febbraio 2025
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