Percorsi trasfusionali. L’assessorato alla Sanità istituisce il Tavolo tecnico regionale per la sicurezza
di Elisabetta Caredda
Bartolazzi: “L’adozione di un approccio strutturato alla gestione del rischio è fondamentale per ridurre il numero di eventi avversi e migliorare l'efficacia del percorso. Il Tavolo dovrà elaborare una scheda di osservazione mirata al monitoraggio all'interno delle strutture ospedaliere, per una governance coordinata sull'intero territorio regionale con l'adozione di procedure uniformi e standardizzate, favorendo anche la formazione degli operatori”.
25 MAR - Per garantire il miglioramento della qualità e della sicurezza nell'erogazione delle prestazioni sanitarie che comprendono la trasfusione, l’assessorato alla Sanità ha deciso di istituire un Tavolo tecnico regionale per la sicurezza dei percorsi trasfusionali.
L’assessore Armando Bartolazzi spiega a Quotidiano Sanità: “La sicurezza trasfusionale è un elemento essenziale che garantisce la qualità dell'assistenza sanitaria. Il sistema trasfusionale rappresenta un processo complesso che coinvolge molteplici attori, tra cui i centri di raccolta sangue, i laboratori di analisi, i servizi di immunoematologia e medicina trasfusionale, nonché le strutture ospedaliere e i professionisti sanitari direttamente coinvolti nella somministrazione delle trasfusioni. Negli ultimi anni sono emerse nuove sfide nella sicurezza trasfusionale, legate all'incremento della domanda di emocomponenti”.
“A riguardo – prosegue l’assessore -, l'adozione di un approccio strutturato alla gestione del rischio trasfusionale è fondamentale per ridurre il numero di eventi avversi e migliorare l'efficacia del percorso, in un'ottica di risk management orientata a garantire la sicurezza dei pazienti. Ecco che in proposito, nell’anno 2017 è stato costituito in Sardegna il Centro per la gestione del rischio sanitario e la sicurezza del paziente, rinominato due anni fa il ‘Centro regionale per il Risk Management’; ricordo inoltre la deliberazione n. 2/15 del 20.1.2022, sull’ “Adozione linee operative per il risk management nel Sistema sanitario regionale (SSR)”, con la quale la Giunta regionale ha demandato al Centro regionale l'applicazione delle linee operative per il governo clinico a livello regionale, che ha il compito di assicurare un sistema integrato di gestione del rischio clinico nell'ambito del sistema sanitario regionale e perseguire il miglioramento continuo del grado di sicurezza del paziente e la riduzione del contenzioso”.
“Da qui abbiamo dunque pensato alla necessità di istituire un Tavolo tecnico regionale, la cui proposta è stata condivisa con i colleghi di Giunta, con il compito di elaborare una scheda di osservazione da utilizzare nelle attività di monitoraggio all'interno delle strutture ospedaliere, per rispondere all'esigenza di assicurare una governance coordinata sull'intero territorio regionale, attraverso la promozione e l'adozione di procedure uniformi e standardizzate in tutte le strutture sanitarie, favorendo anche la formazione degli operatori sanitari coinvolti”.
“Il Tavolo suddetto, avrà il compito quindi di aggiornare le linee di indirizzo che risalgono oramai all’anno 2019 per la costituzione del Comitato per il buon uso del sangue e delle cellule staminali da sangue cordonale (CoBUS), e la funzione di analizzare le expertise regionali in termini di protocolli e best practice. Ancora, ad esso sarà demandato l’incarico di effettuare un benchmarking nazionale e regionale sulle procedure di osservazione nelle strutture ospedaliere, di definire un modello condiviso per una scheda di osservazione standardizzata, di individuare delle linee guida per l'applicazione della scheda nelle strutture sanitarie e di sviluppare un sistema di indicatori per il monitoraggio e la valutazione dell'efficacia delle misure adottate. Si occuperà inoltre di definire percorsi formativi omogenei sul territorio regionale”.
“Per quanto riguarda i componenti del tavolo tecnico, essi saranno designati dal sottoscritto con l’opportunità di integrare fino a due specialisti esterni di comprovata competenza. Vi faranno parte il direttore del Servizio promozione e governo delle reti di cure o suo delegato, il Responsabile Centro regionale di coordinamento delle attività trasfusionali (SRC), il direttore Centro regionale per il Risk management, i dirigenti medici e personale infermieristico di due Centri trasfusionali, i referenti Risk management di due aziende sanitarie, i dirigenti medici di due direzioni mediche di Presidio, il direttore sanitario di un'azienda sanitaria ed il rappresentante di un'associazione dei pazienti”.
“Tali provvedimenti di nomina non comporteranno alcun onere a carico del bilancio regionale, ed i rimborsi per le spese di viaggio e missione, se dovuti, saranno a carico delle aziende di appartenenza” – conclude Bartolazzi.
Elisabetta Caredda
25 marzo 2025
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