Denatalità. Nel Lazio proposto test antimulleriano gratuito per aumentare consapevoli donne sulla fertilità
La proposta di legge per diffondere l‘utilizzo del test per la fertitlià è stata presentata in Consiglio regionale da Nazzareno Neri (Noi Moderati): “Il nostro scopo è quello di tutelare le donne, dando loro uno strumento in più per decidere quando avere un bambino”. Prevista anche l'istituzione di un open day per offrire, una volta all'anno, test gratuiti a tutti le donne. Il finanziamento annuo proposto, per il 2024, è di 80mila euro. IL TESTO
18 APR - Promuovere nel Lazio il test antimulleriano per accrescere le conoscenze e la consapevolezza delle donne sulla preservazione della fertilità, offrendolo anche gratuitamente, un giorno all'anno, in occasione di un apposito
open day dedicato alla fertilità. È questo lo scopo della proposta di legge presentata da
Nazzareno Neri (Noi Moderati) per far fronte al calo della natalità.
Illustrata nella seduta del 9 luglio 2024, la Pdl è stata oggetto di audizioni degli esperti in commissione Salute: Arianna Pacchiarotti e Giovanna Colella (Asl Roma1), Rocco Rago (Asl Roma2), Stefano Antonaci (Asl Roma3), Valerio Napolitano (Asl Roma 5), Vincenzo Spina (Asl Rieti), Carlo Carriero (Asl Viterbo) e Maria Giuseppina Picconeri (Società italiana della riproduzione umana).
“Il nostro scopo è quello di tutelare le donne, dando loro uno strumento in più per decidere quando avere un bambino”, ha ricordato
Nazzareno Neri nel suo intervento.
La proposta di legge prevede, come accenato, anche l’istituzione di un open day ogni 22 settembre, in coincidenza con il Fertility Day Nazionale, in occasione del quale offrire gratuitamente alle donne di sottoporsi al test antimulleriano. La somma per finanziare le iniziative previste nella Pdl per il 2024 ammontano a 80mila euro.
In commissione, riferisce una nota di fine seduta dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale del Lazio, “dagli interventi è emerso un generale consenso sulla proposta di legge, di cui viene soprattutto apprezzato l’intento di sensibilizzazione culturale sui temi della fertilità femminile, ma sono arrivate anche diverse proposte di integrazione. In primo luogo, la necessità di promuovere anche screening sulla fertilità maschile, ma anche l’esigenza di creare sinergie per avere a disposizione strutture a cui indirizzare le donne con problemi, ad esempio per il congelamento degli ovuli. Viene proposto, infine, di indicare una fascia di età a cui rivolgere il test. In sintesi, e su questo su concordano tutti gli esperti va creare una “cultura della fertilità”, fin dall’adolescenza, coinvolgendo quindi scuole e rete dei consultori familiari”.
18 aprile 2025
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