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Esclusiva. "La mia verità sulla discarica Bussi". Intervista a Chiodi: “L’acqua è sicura. Stop a informazioni fuorvianti”

di Luciano Fassari

Il presidente dell'Abruzzo interviene sul caso che ha coinvolto le province di Chieti e Pescara e rassicura. “Dai controlli effettuati l’acqua attualmente in distribuzione nel territorio provinciale è sicura ed è costantemente sotto controllo”. E poi sulla bonifica: “Mi sono impegnato a destinare per le opere 10 milioni dei Fondi Fas”. Chiesta anche indagine epidemiologica al Ministero e istituito il Registro dei tumori

14 APR - “La questione relativa all'inquinamento causato dalla discarica di Bussi sulle acque e nei prodotti di origine animale, a mio avviso è stata affrontata in questi giorni in modo assolutamente fuorviante”. Inizia così l’intervista al nostro giornale, Gianni Chiodi, presidente della Regione Abruzzo che sulla questione della discarica di Bussi, dei suoi veleni tossici e dei rischi per i cittadini delle province di Chieti e Pescara vuole fare un po’ di chiarezza ma senza “minimizzare” la portata del caso recentemente tornato agli onori delle cronache. E Chiodi ricostruisce la filiera dei controlli e quelle che saranno le iniziative che la Regione intende intraprendere a partire dall’”impegno di stanziare 10 mln di fondi Fas per la bonifica” e “sollecitare il commissario Goio per gli adempimenti che gli spettano”.
 
Presidente Chiodi, esiste ad oggi un pericolo concreto di acqua contaminata per la popolazione dovuto ai veleni tossici prodotti per anni dalla discarica di Bussi (Pescara)?
La questione relativa all'inquinamento causato dalla discarica di Bussi sulle acque e nei prodotti di origine animale, a mio avviso è stata affrontata in questi giorni in modo assolutamente fuorviante.
Con ciò non si vuole minimizzare ciò che è successo in quel di Bussi, ma le informazioni sulla Salute dei cittadini debbono essere basate su dati certi ed ufficialmente validati.
Annualmente, la Regione Abruzzo in applicazione di una normativa nazionale predispone il piano di monitoraggio sulle acque destinate al consumo umano, con il Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione (SIAN) - Dipartimento di Prevenzione delle Aziende Sanitarie, allo scopo di tenere sotto controllo la qualità e la salubrità, onde scongiurare rischi per la salute pubblica.
Vengono effettuati campionamenti da parte di operatori SIAN, che vengono sottoposti ad analisi dai Dipartimenti provinciali dell’ARTA Abruzzo, che poi trasmettono i relativi rapporti alla Direzione Politiche della salute e questi al Ministero della Salute.
In tutti questi gli anni che ho avuto la presidenza della regione per il controllo delle acque  sono stati effettuati  prelievi su tutti e 305 i comuni del territorio regionale e i pochi casi di non conformità che si sono rilevati sono stati causati da rottura di tubazioni o di allacci nel tratto terminale della condotta, soprattutto in aree montane e collinari. In questi casi l’intervento tempestivo dei sindaci che ha individuato ed isolato i vari microrganismi ha permesso di avere nei controlli successivi l’esito favorevole. Inoltre, nel rispetto del Piano di Campionamenti Annuale, nell’anno 2013, sono state sottoposte a controlli anche tutte le sorgenti.
Alla luce dei controlli effettuati e dei  risultati analitici dei campioni esaminati dall’ARTA, l’acqua attualmente in distribuzione nel territorio provinciale è sicura ed è costantemente sotto controllo.
 
Per quanto riguarda invece i pericoli per il settore agroalimentare?
In riferimento agli alimenti, innanzitutto bisogna precisare che nella zona di Bussi non esistono insediamenti produttivi di alimenti di origine animale; l'unico stabilimento è quello di troticoltura che si trova a monte dell'area contaminata ed è alimentato da sorgenti lontane ed indipendenti.
Ogni anno il Servizio Veterinario della ASL di Pescara effettua il monitoraggio dei contaminanti chimici dei prodotti di origine animale seguendo il PIANO NAZIONALE RESIDUI che è un programma articolato su base annuale, che prevede la sorveglianza e il monitoraggio della presenza di residui di sostanze chimiche negli alimenti di origine animale, creato a salvaguardia della salute pubblica e della salubrità degli alimenti.
Tutti i dati relativi ai campionamenti effettuati dalla Asl e i risultati analitici ottenuti dall’analisi dell’istituto Zooprofilattico di Teramo, vengono trasmessi al Ministero della Salute, che li assembla per inoltrarli annualmente alla Commissione Europea.
Nell'ultimo triennio, ma anche nei precedenti, riguardo la contaminazione da metalli pesanti (Mercurio, cadmio, piombo, arsenico) non sono state riscontrate non conformità su prodotti ittici in generale e su molluschi bivalvi vivi.
D'altro canto il riscontro di parametri superiori ai limiti massimi consentiti avrebbe comportato l'attivazione del sistema di Allerta  RASFF Comunitario con l'obbligo di rintraccio/ritiro di prodotti contaminati per proteggere la salute dei consumatori. Dati ufficiali a riguardo sono reperibili sulle pubblicazioni del Ministero della Salute e del Servizio Veterinario Regionale e sono accessibili a chiunque.
Il Servizio Veterinario della ASL di Pescara esegue scrupolosamente i piani di monitoraggio previsti dal Ministero e dalla Regione ed è particolarmente attento alle situazioni di rischio emergenti. Il Servizio si muove sulla base di dati ufficiali per agire tempestivamente per la tutela della Salute dei cittadini.
Nel 2012 come Giunta abbiamo approvato con delibera il Piano di monitoraggio per la ricerca delle diossine negli alimenti di origine animale per i nostri due siti di interesse nazionale che erano: Fiumi Saline e Alento e Bussi sul Tirino. Ho parlato al passato perché il sito dei Fiumi Saline-Alento dai primi di gennaio 2013 è stato declassato a sito di interesse regionale con decreto del Ministro Clini, in quanto non soddisfa più le caratteristiche che lo rendono tale relativamente alla quantità e pericolosità degli inquinanti presenti. Tutti i dati di tale monitoraggio sono stati inseriti nel sistema di dati ministeriali, il SINVSA gestito dalle Asl e dall’Istituto Zooprofilattico di Teramo. La Regione Abruzzo, ogni anno pubblica un report sui controlli per la sicurezza alimentare effettuati sulle acque, sui fitofamaci, sugli animali e molluschi marini.
 
Dal 2007, i quattro pozzi contaminati sono stati chiusi. Ma cosa si è fatto in questi 7 anni? E a che punto è il processo di bonifica?
In riferimento alle notizie apparse sui media circa la potabilità dell’acqua destinata al consumo umano proveniente dalla zona di Bussi sul Tirino, è stato ormai ribadito che dal  2007 sono stati chiusi i Pozzi Sant’Angelo e sono stati realizzati nuovi pozzi posti  a monte della discarica di Bussi sul Tirino. L’acqua in distribuzione proviene da questi nuovi pozzi, le cui acque sono controllate regolarmente anche per la ricerca di eventuali sostanze contaminanti. Come ho già detto l’acqua è sicura. Nel 2011 come Regione abbiamo stipulato un Accordo di Programma con il Ministero dell’Ambiente, la Provincia di Chieti e di Pescara e tutti i comuni ricadenti nel territorio del sito di interesse nazionale di Bussi. L’importo complessivo a disposizione è di 3 milioni e 100 mila euro  per l’indagine ambientale e l’eventuale bonifica delle aree di demanio pubblico regionale e di altre aree segnalate dai comuni ricadenti nella zona del sito di interesse nazionale di Bussi. E’ stato dato incarico all’ARTA di realizzare il Piano di caratterizzazione per fare un’indagine ambientale al fine di individuare gli inquinanti su cui intervenire dei suddetti siti. Cosa ben diversa è la bonifica per la discarica di Bussi che è una responsabilità del commissario governativo Goio che ha nella sua disponibilità la somma di 50 milioni di euro anche per la reindustrializzazione. E’ importante accelerare tutte le fasi della caratterizzazione ambientale del sito della discarica da parte del Commissario Goio, per comprendere le modalità d’intervento per la bonifica del sito stesso, quantificare le risorse necessarie e stilare il cronoprogramma delle attività, dato che oggi circolano diverse ipotesi di risorse necessarie. Solo a quel punto si potrà richiedere, con l’accordo di tutte le forze politiche, l’intervento del Governo per l’erogazione delle somme necessarie. 
 
Quali iniziative intende intraprendere la Regione per mettere fine a questo danno ambientale?
Ho richiesto al Ministro Lorenzin un’indagine epidemiologica sui potenziali effetti sulla salute umana della contaminazione ambientale verificatesi nei siti industriali limitrofi al comune di Bussi sul Tirino e come Giunta abbiamo deciso di istituire un Registro dei Tumori regionale che non c’è mai stato. Si tratta di un progetto importante che rientra tra quelli ricompresi nel nuovo Programma Operativo 2013-2015, uno strumento che ci permetterà di fare luce sull'andamento dei tumori nelle diverse aree geografiche, in modo da poter capire su quali zone concentrare i nostri sforzi, sia in termini di valutazione del danno e sia in termini di bonifica ambientale. Si sta lavorando rapidamente, quindi contiamo di avviare le fasi operative, per quanto preliminari, al massimo entro un mese. Come Presidente, ho partecipato al Consiglio straordinario che si è tenuto al Comune di Bussi e mi sono impegnato a destinare per le opere di bonifica 10 milioni dei Fondi Fas della Programmazione 2014/2020 e a sollecitare il commissario Goio per gli adempimenti che gli spettano.
 
Luciano Fassari

14 aprile 2014
© Riproduzione riservata

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