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Toscana. Approvata legge che sancisce passaggio da tre Estav a Estar unico


I tre Enti per i servizi tecnico amministrativi di area vasta attualmente esistenti confluiscono in un unico Ente di supporto tecnico amministrativo regionale. Obiettivo: ottenere ulteriori efficienze sul sistema acquisti.

13 MAG - Il Consiglio Regionale ha approvato la legge che istituisce l'Estar unico. La legge proposta dalla giunta nel novembre scorso e approvata oggi in Consiglio sancisce il passaggio dai tre Estav (Enti per i servizi tecnico amministrativi di area vasta) attualmente esistenti a un unico Estar (Ente di supporto tecnico amministrativo regionale).

La norma fa parte di un ddl della Giunta il n.293 dal titolo “Misure urgenti di razionalizzazione della spesa sanitaria”, che interviene su cinque precedenti leggi regionali e si articola in altrettanti capi.

Il primo riguarda la disciplina del servizio sanitario regionale ed in particolare gli enti per i servizi tecnico amministrativi di area vasta. Il secondo contiene alcune modifiche delle norme in materia di qualità e sicurezza delle strutture sanitarie, quindi procedure e requisiti autorizzativi di esercizio e sistemi di accreditamento. Il terzo capo integra un articolo della legge sul riconoscimento della Fondazione Toscana Gabriele Monasterio, per la ricerca medica e di sanità pubblica. Il quarto completa le misure sulla compartecipazione alla spesa delle prestazioni sanitarie. Il quinto e ultimo capo contiene la norma finale sull’entrata in vigore della legge, a decorrere dal giorno successivo alla pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana.

Nella prima parte - dove si sottolinea tra l’altro il ruolo della Regione nella promozione della ricerca e dell’innovazione - gli articoli più importanti sono quelli che vanno dal 12 al 26 (che sopprimono gli attuali Estav), sostituendoli con unico Ente di supporto tecnico amministrativo regionale, l’Estar, istituito dal 1° ottobre 2014. Quale ente del servizio sanitario regionale, l’Estar è dotato di personalità giuridica pubblica e di autonomia amministrativa, organizzativa e contabile.

L’organizzazione si suddivide in strutture di livello regionale e di area vasta tra funzioni orizzontali, ovvero di staff (gestione del personale, del patrimonio dell'ente ecc...) e sezioni territoriali, per mantenere da un lato uno stretto legame del nuovo ente con la programmazione di area vasta, e dall’altra agevolare il governo di un ente, che ha un’estensione molto grande, pari a quella dell’intero territorio regionale. In tema di funzioni, le novità più significative riguardano la soppressione della organizzazione e gestione delle attività di formazione continua del personale e la riscrittura integrale sulla gestione del patrimonio per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione, appalti, alienazioni, che viene sostituita dalla gestione delle procedure di gara per la manutenzione, alienazione, concessione e locazione del patrimonio delle aziende sanitarie.

In particolare le procedure di gara per l’affidamento dei servizi sociosanitari possono essere svolte dall’Estar su richiesta delle aziende di unità sanitarie locali, previa intesa tra quest’ultime e gli enti locali interessati; attribuendo al regolamento della Giunta anche il compito di disciplinare le modalità di costituzione dei collegi tecnici e delle commissioni di gara. Per il reclutamento del personale, si conserva l’impianto attuale, imperniato sul concorso di area vasta, ma si consente anche alle aziende sanitarie di tutta la Regione di attingere alle relative graduatorie concorsuali.

Al direttore dell’Estar il compito di esprimere la valutazione annuale sul grado di raggiungimento degli obiettivi fissati dalla Giunta. Il Consiglio direttivo, composto da tutti i direttori generali delle aziende sanitarie toscane, oltre ad approvare i programmi di attività e la relazione annuale sull’attività svolta, esprime parere sugli atti di bilancio e sui regolamenti, ed è anche chiamato ad esprimersi sugli atti di gestione, che verranno individuati successivamente con apposita deliberazione della Giunta regionale. L’articolo sul finanziamento individua cinque tipologie di risorse, che costituiscono la dotazione finanziaria complessiva dell’Estar, tra finanziamenti assegnati dalla Regione, a carico del fondo sanitario regionale, e corrispettivi per la cessione di beni e servizi resi alle aziende e agli altri enti del servizio sanitario regionale.

Gli articoli 31, 32, 33 e 34 completano la disciplina dell’Estar, dettando le disposizioni transitorie per il passaggio dagli attuali tre enti all’ente unico. In sintesi: entro il 30 settembre 2014 il presidente della Giunta nomina il direttore generale dell’Estar ed il Consiglio regionale designa i due componenti di sua spettanza; entro il 15 novembre 2104 il direttore generale adotta il programma annuale di attività, il bilancio economico preventivo per l’anno 2015 e trasmette lo schema di regolamento generale alla Giunta regionale, per acquisirne il parere. Nel periodo compreso fra il 1° ottobre e il 31 dicembre 2014, gli Estav, guidati da commissari straordinari, sono chiamati a proseguire nella gestione delle attività già intraprese e ad avviare quelle previste nel programma di attività dell’Estar. Fra i compiti dei commissari straordinari c’è quello di effettuare la ricognizione dei rapporti attivi e passivi, della consistenza del patrimonio immobiliare e dei rapporti di lavoro in essere. Gli Estav verranno soppressi dal 1°gennaio 2015 e dalla stessa data l’Estar subentrerà in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi.

Nel capo secondo si prevede che spetta alla Giunta determinare gli importi e le modalità di erogazione dei rimborsi spese spettanti agli operatori dei dipartimenti di prevenzione (delle aziende unità sanitarie locali) e agli altri operatori coinvolti nelle attività relative alla verifica.
 
Nella terza parte si specifica che anche la Fondazione Gabriele Monasterio, per l’esercizio delle funzioni tecniche e amministrative di supporto, debba avvalersi dell’istituendo Estar.

Nel capo quarto, relativo alle quote di compartecipazione alla spesa delle prestazioni sanitarie, attività di controllo e recupero in caso di omesso pagamento, si precisa che la trasmissione, alle aziende sanitarie, dei dati contenuti nel sistema informativo tributario regionale deve avvenire secondo modalità definite con deliberazione della Giunta regionale.

Fonte: Consiglio Regionale della Toscana

13 maggio 2014
© Riproduzione riservata

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