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Vaccini. Una “via ligure” e una campagna social: i due asset della Regione per raggiungere gli obiettivi del Piano nazionale


Ruolo chiave deI medici di medicina generale nella chiamata attiva per le vaccinazioni dell’età adulta come antinfluenzale, pneumococco e zoster, grazie anche ad un accordo di quest’anno a livello regionale. La fotografia locale nella puntata ligure del tour di Quotidiano Sanità sull’adozione del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale. 

27 DIC - Una 'Via ligure' per accompagnare bambini e famiglie nell’adempiere ai nuovi obblighi vaccinali previsti dal Decreto Lorenzin e un’importante campagna di comunicazione multicanale che ha poggiato principalmente le basi sui social media per sensibilizzare la popolazione adulta ed anziana verso la vaccinazione antinfluenzale di quest’anno, con l’obiettivo di incrementare di almeno il 5% il tasso di adesioni negli over 65 e nei malati cronici.
 
Questi i due asset principali che Regione Liguria ha introdotto per migliorare il tasso di copertura delle vaccinazioni lungo tutto il Calendario per la vita previsto dal nuovo PNVP 2017-2019. Alla base di questo importante impegno, un accordo con i MMG, vero punto di snodo dell’azione di chiamata attiva verso la popolazione.

Ad illustrarci le azioni intraprese sono stati Sonia Viale, Vicepresidente e Assessore alla Sanità della Regione Liguria, Giancarlo Icardi, Ordinario di Igiene presso l’Università di Genova e Fabio Stellini della Fimmg regionale ligure, che Quotidiano Sanità ha intervistato nella nuova puntata del nostro tour nelle regioni italiane, nell’ambito del progetto editoriale sull’adozione del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019 realizzato grazie al contributo incondizionato di MSD.
 
La 'Via ligure', dunque, è stata un successo rivendicato dall’Assessore Viale, in risposta al disorientamento delle famiglie di fronte ai nuovi obblighi vaccinali previsti per i loro figli.

Dopo il varo del decreto Lorenzin, in concreto, le Asl hanno inviato lettere-certificato a casa dei bambini e dei ragazzi fino a 16 anni (oltre 56mila lettere inviate solo ai bambini fino a 6 anni + oltre 146mila ai bimbi e ragazzi tra 6 e 16 anni) con l’indicazione di appuntamenti e visite progressive negli ambulatori, in modo da semplificare la vita delle famiglie ed evitare che i bambini rimanessero fuori dalle scuole. Questo ha richiesto un notevole sforzo organizzativo affrontato dalle Asl e un lavoro notevole degli operatori sanitari dei centri vaccinali. Un approccio non coercitivo sottolineato dalla Viale, ma di accompagnamento verso un gesto di educazione civica e sanitaria come è quello della vaccinazione.
 
E a conferma di queste azioni, la rilevazione di giugno 2018 evidenzia per i bimbi di 24 mesi nati nel 2015, una copertura del 95,9% (superiore agli standard internazionali del 95%) per i vaccini del ciclo primario (esavalente) e del 93,6% per il morbillo. Se si analizza il trend rispetto agli ultimi anni, per il morbillo si rileva un incremento della copertura vaccinale del 12% rispetto al 2014 (bimbi nati nel 2012), anno in cui si raggiunse il minimo storico con una copertura di appena l’81,5%.

Quest’anno, poi, Regione Liguria ha rafforzato il legame con la medicina territoriale, coinvolgendo i medici di medicina generale nella promozione delle vaccinazioni dell’età adulta. La campagna informativa promossa dalla Regione soprattutto attraverso i social media ha raggiunto quasi 400mila persone con oltre 1 milione e 750mila visualizzazioni.

Grazie a questa azione di informazione e al ruolo fondamentale di chiamata attiva della medicina di base nel coinvolgere la popolazione target, sottolineato da Fabio Stellini, si stanno registrando per quest’anno significativi dati di incremento delle vaccinazioni antinfluenzali, ma anche dell’anti-pneumococcica e dell’anti herpes-zoster, anch’essi ricompresi nell’offerta gratuita regionale.

L’obiettivo che i medici di base e la Regione vedono a portata di mano è quello di superare il traguardo prefissato di aumentare di almeno il 5% le percentuali di vaccinati tra gli over 65 e le fasce a rischio. Un buon viatico, grazie al quale Stellini si augura di poter confermare anche per l’anno prossimo l’impegno comune, puntando ad un’adeguata programmazione che rispetti la stagionalità.
 
È stato, infine, il Prof. Icardi a ricordarci l’importanza del cambio di paradigma introdotto dal nuovo PNVP con il suo Calendario per la vita. Oggi i nostri anziani, ma anche gli adulti affetti da patologie croniche, grazie alla ricerca, hanno finalmente a disposizione un “tris della salute” contro tre virus troppo spesso pericolosi se non prevenuti adeguatamente, come quello influenzale, lo pneumococco e l’herpes-zoster.  

27 dicembre 2018
© Riproduzione riservata

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