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Terremoto in Sicilia. Il camper farmacia arriva a Fleri. Parla la titolare della farmacia inagibile: “Orgogliosa di essere farmacista”

di Lucia Conti

La Fofi e l’Associazione dei farmacisti volontari si sono subito messi in moto per garantire un sostegno e l’arrivo immediato di una farmacia mobile nella piccola frazione siciliana particolarmente colpita dal sisma dove anche al farmacia è inagibile. “Un aiuto concreto ma anche un segnale di incoraggiamento”, afferma Giuseppina Di Leo che, con la sua farmacia, serve un bacino di circa 2mila persone. Il punto della situazione post sisma con il presidente Fofi, Andrea Mandelli; il segretario nazionale Maurizio Pace; il presidente dell’Ordine dei farmacisti di Catania, Giovanni Puglisi e la presidente dell’Associazione Farmacisti Volontari della Protezione Civile, Enrica Bianchi

28 DIC - Continuano, seppure di lieve entità, le scosse di terremoto in Sicilia. L’area più colpita è quella di Catania, dove si cerca di tornare alla normalità dopo il sisma di magnitudo 4.8 dello scorso 25 dicembre. Un obiettivo più difficile da raggiungere per la comunità di Fleri, frazione da un migliaio di abitanti nel comune di Zafferana Etnea, Città metropolitana di Catania. Lì la scossa “è stata molto forte. È venuto giù tutto, anche gli edifici costruiti con criteri antisismici. Ma siamo stati davvero fortunati, perché non ci sono state vittime”. A parlare è la dottoressa Giuseppina Di Leo, farmacista, titolare dell’unica farmacia della frazione, completamente ridotta in macerie dalla forza del sisma.

Di Leo ci risponde al telefono con una voce forte. Il suo non è un racconto di paura, ma di solidarietà e coraggio. Sentimenti suscitati anche dall’arrivo, ieri, dei farmacisti volontari per la Protezione Civile che, insieme alla Federazione degli Ordini dei Farmacisti (Fofi), in meno di 48 ore hanno messo a disposizione della dottoressa un camper-farmacia che già da oggi ha permesso di riprendere l'attività di dispensazione dei farmaci.

“Sono orgogliosa di essere una farmacista”, afferma Di Leo. “Siamo stati guidati, aiutati e supportati dalla Fofi e dai volontari farmacisti arrivati da Agrigento e Catania. Li abbiamo ringraziati e ci hanno risposto: ‘E’ il nostro dovere’. Infatti è nel Dna del farmacista aiutare gli altri. Ci si rende conto di quanto ciò sia importante soprattutto quando sei tu ad avere bisogno di aiuto. In una situazione così fragile, la loro vicinanza e la consegna della farmacia-mobile non sono stati solo un aiuto materiale, ma un segnale di incoraggiamento a ricominciare”, afferma Di Leo.

Oltre alla popolazione di Fleri, la farmacia della dott.ssa Di Leo serve anche altre frazioni vicine, per un bacino di quasi 2mila persone. Queste persone, grazie alla farmacia mobile dell’Associazione farmacisti volontari della Protezione Civile, potranno continuare a ricevere i farmaci senza interruzione del servizio.

Nel resto dell’area colpita dal sisma la situazione è, allo stato attuale, tranquilla. Il presidente Giovanni Puglisi ha visitato le farmacie sul territorio, che non hanno subito grandi danni. “Tutti i servizi sono attivi. In alcune si può notare qualche piccolo danno all'intonaco, ho quindi suggerito di richiedere le verifiche necessarie a garantire al 100% l’agibilità dell’edificio”.

Anche Puglisi ha voluto sottolineare il ruolo svolto dall’Associazione dei farmacisti volontari per la Protezione Civile. “La Dott.ssa Di Leo è una persona grintosa. Ovviamente il fatto di poter contare da subito su un camper-farmacia a disposizione gioca un ruolo importante per la dott.ssa Di Leo e per tutta la comunità di Fleri. Noi farmacisti abbiamo dato un forte segnale di presenza sul territorio. I farmacisti sono vicini alle esigenze dei cittadini, nella quotidianità ma anche nell’emergenza”.
 
L’Associazione Nazionale Coordinamento Farmacisti Volontari per la Protezione Civile nasce nel 2009 grazie alla Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, sulla base della proficua esperienza svolta dai farmacisti volontari durante le operazioni di soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo. Dopo quella tragedia si decise di mettere a sistema questa esperienza. “Il fatto che l’Associazione dei farmacisti volontari sia inserita all'interno della Protezione Civile è un aspetto di grande importanza, perché permette una risposta strutturata grazie a un sistema unico e organizzato”, evidenzia il presidente della Fofi, Andrea Mandelli, che già nel 2009 guidava la Federazione.

Anche in Sicilia, subito dopo le prime scosse, la Fofi si è attivata per una ricognizione sul posto, effettuata con la collaborazione del presidente dell'Ordine di Catania Giovanni Puglisi e del segretario nazionale Maurizio Pace, che è siciliano. Verificato che l’unica farmacia inagibile era quella di Fleri, è stata comunicata alla Protezione Civile la disponibilità di una farmacia-mobile pronta a partire dalla sede dei farmacisti volontari di Agrigento che, con il supporto dei colleghi di Catania, hanno consegnato il mezzo alla Dott.ssa Di Leo e l’hanno aiutata a organizzare l’attività della farmacia.

“Il nostro punto di forza sta nel non essere dei volontari allo sbaraglio, ma di essere inseriti nel sistema della Protezione Civile. Solo questo meccanismo perfetto può garantire il massimo aiuto che, se dato in modo disordinato, rischia di portare ancora più confusione in situazioni già allarmanti”, ribadisce Mandelli, che evidenzia come l’Associazione abbia sezioni ben organizzate e strutturate un po’ in tutta Italia, oltre che ad Agrigento. “Con i nostri interventi offriamo da una parte una risposta all’emergenza ma garantiamo anche, nel lungo termine, la possibilità di continuare a lavorare ai farmacisti e la continuità del servizio ai cittadini”.

Oggi a Fleri si è recato anche il segretario nazionale della Fofi, Maurizio Pace. “La Dott.ssa Di Leo ci ha rivolto parole di gratitudine per il sostegno ricevuto e per avere avuto a disposizione, in meno di una notte, una farmacia mobile con cui ricominciare subito a lavorare. I farmaci di primo intervento sono già a disposizione mentre nelle prossime ore sarà garantita la fornitura per le altre necessità. Ci siamo inoltre già attivati per far avere al più presto alla dottoressa un container più ampio e attrezzato del camper mobile”. Quanto alla situazione generale, “Fleri – spiega Pace – dovrà essere completamente ricostruita. Ma l’umore della comunità sembra positivo. Pensano a quello che sarebbe potuto succedere e guardano al domani con ottimismo e voglia di ricominciare”.

Per il segretario della Fofi “il presidente Mandelli ha avuto una grande intuizione nel dare vita all’Associazione dei farmacisti volontari. Ovviamente l’augurio è di non averne bisogno, ma sappiamo che, in caso di emergenza, i farmacisti sono sempre pronti, guidati da uno spirito di solidarietà, che è tipico degli italiani, e da uno spirito di servizio, che è proprio dei farmacisti. Per noi della Fofi è un doppio motivo di orgoglio”.

A presiedere l’Associazione dei farmacisti volontari per la Protezione Civile è Enrica Bianchi, che spiega come si arriva tecnicamente dall’evento catastrofico all’aiuto materiale. “Dopo la ricognizione effettuata con la collaborazione dell’Ordine provinciale, e stabilito che l’unica farmacia inagibile era quella di Fleri, come Associazione nazionale dei farmacisti volontari abbiamo comunicato alla Protezione Civile la disponibilità del camper di Agrigento e del gruppo di volontari di Catania e di Agrigento per andare a prestare aiuto sul posto. La Protezione Civile ha recepito la disponibilità e l’ha comunicata al Dipartimento regionale che, in questo caso, stava gestendo i soccorsi. Una volta ricevuto l’ok per la consegna del camper, i volontari di Agrigento si sono messi in viaggio e, in sinergia con quelli di Catania, hanno aiutato la dott.ssa Di Leo ha organizzare il mezzo per sostituire la sede della farmacia andata distrutta con il terremoto”.
 
Che ne è, in questi casi, dei farmaci rimasti nella farmacia crollata? “A seconda della gravità dei danni della struttura, vengono recuperati dalla Protezione Civile e dai volontari farmacisti. Quelli utilizzabili vengono consegnati ai titolari di farmacia, quelli inutilizzabili vengono smaltiti. Anche in questo caso parliamo di un percorso complesso che coinvolge più soggetti, più mezzi e più strutture. Un percorso di cui i farmacisti volontari, con l’autorizzazione della Protezione Civile, fanno parte, tenuto conto anche delle loro specifiche competenze”.
 
Lucia Conti

28 dicembre 2018
© Riproduzione riservata

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