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Vaccini Covid. Lo strappo di De Luca: “Dopo over 80 e fragili vaccini agli operatori turistici”


Dopo mesi di denunce sulle mancati dosi di vaccino consegnate in Campania, il governatore minaccia di spezzare l’alleanza con il Governo e di disertare anche la Conferenza Stato-Regioni “se per aprile non arrivano in Campania le 200mila dosi in meno che ci hanno sottratto in tre mesi”. E aggiunge: “Una volta completati gli ultra 80enni, non intendiamo procedere per fasce di età. Lavoreremo su due piani, o per quando avremo finito l'economia italiana sarà morta”. L’intenzione quella di “privilegiare” il settore turistico, partendo dalle isole costiere.

12 APR - “Se per aprile non arrivano in Campania i duecentomila vaccini in meno che ci hanno sottratto nei tre mesi che abbiamo alle spalle, prenderemo misure clamorose: non parteciperemo più alle riunioni della conferenza Stato - Regioni perché non intendiamo più essere presi in giro”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenuto questa mattina a Benevento, con il presidente provinciale di Confindustria, per dare il via allo sportello di Spazio Lavoro.

Dopo mesi di polemiche sui ritardi e le mancate dosi consegnate in Campania, De Luca ha quindi deciso di rompere il fronte con il Governo. “E’ una vergogna che la regione con la più alta densità abitativa in Italia abbia meno vaccini di altre regioni”, argomenta con i giornalisti presenti all’inaugurazione di Benevento. “La Campania - sono le parole di De Luca riprese dalle agenzie - dovrebbe ricevere il 9,6% di vaccini in base alla popolazione, ne riceve il 7,2%. Siamo l'ultima regione a ricevere vaccini rispetto alla popolazione e questo è uno scandalo. È evidente che questo determina un rallentamento”.

Il governatore campano fa anche sapere di essere pronto a cambiare le regole della campagna vaccinale, abbandonando il modello di vaccinazione a fascia di età per dare priorità agli ambiti produttivi. “Abbiamo bisogno di tutelare la salute ma anche di dare il pane alla gente”, ha spiegato da Benevento. “Difficile reggere un altro anno di paralisi e capisco anche la rabbia degli operatori economici, anche perché spesso in Italia lo Stato non esiste”, ha aggiunto. “La Campania è stata una regione tra le più rigorose d'Italia, ma una cosa è il rigore altro è la stupidità".

L’idea è quella di competere le somministrazioni agli ultra 80enni e poi “lavoreremo su due piani, perché se decidiamo di andare avanti solo per fasce di età, quando avremo finito le fasce di età l'economia italiana sarà morta”. Se da una parte si procederà, quindi, con gli anziani e i pazienti fragili, dall’altra si inizierà con le somministrazioni al comparto turistico, “che è uno dei più importanti in Campania e non possiamo vaccinare ad agosto, perché altrimenti avremo perduto un altro anno”.

In particolare De Luca intende partire dalle Isole, e in merito ha già avuto un confronto con i sindaci nelle scorse settimane. Partire dalle isole costiere “per due ragioni - ha spiegato -: la prima perché ovviamente abbiamo una dimensione limitata, abbiamo poche decine di migliaia di persone quindi la vaccinazione si fa rapidamente; secondo perché lo capiamo tutti quanto Ischia e Capri siano dei marchi turistici di valore mondiale e quindi trainano tutto il turismo della Regione anche dell’Italia". L'intenzione è anche quella di evitare di “farsi sottrarre turismo dalla Grecia, che ha già cominciato, e dalla Spagna, che anche ha cominciato a immunizzare le Baleari e quant'altro. È possibile che dobbiamo arrivare sempre in ritardo?” tuona De Luca.

Il presidente campano punta il dito contro il Governo anche per le decisione prese in merito alla fornitura di vaccini. “Un mese fa, quando abbiamo firmato il contratto per lo Sputnik, apriti cielo. Adesso leggiamo che la Baviera, la regione più ricca della Germania, si fa il contratto per Sputnik. La Germania apre la trattativa per 20 milioni di dosi di Sputnik e l'Italia continua a dormire”.

 

12 aprile 2021
© Riproduzione riservata

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