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Vaccini Covid. Lazio, -91% l’incidenza di ricovero degli over80 vaccinati con doppia dose


La Regione ha presentato gli effetti della campagna vaccinale nella fascia di età degli over 80. Nel gruppo delle persone over80 con ciclo vaccinale completo si sono osservate, tra febbraio e metà aprile, 27 ospedalizzazioni per Covid-19 rispetto alle 290 osservate nelle persone non vaccinate. “La vaccinazione ha consentito di evitare 267 ricoveri per Covid-19, pari ad un totale di 3.840 giornate di degenza ospedaliera, in un periodo di osservazione mediano di soli 21 giorni”.

05 MAG - Il Lazio è la prima Regione a studiare gli effetti dei vaccini sulla popolazione, negli Over 80 il ciclo vaccinale completo ha ridotto del 91% l’incidenza di ricovero per Covid-19. A riferirlo sono stati oggi il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, l’Assessore alla Sanità, Alessio D’Amato e il Direttore del Dipartimento di Epidemiologia del Lazio, Marina Davoli, che hanno presentato in conferenza stampa gli effetti della campagna vaccinale nella fascia di età degli over 80. I

Nel periodo precedente la disponibilità dei vaccini, da febbraio a dicembre del 2020, nel Lazio si sono verificati quasi 172.000 casi di infezione da SARS-CoV-2. Circa l’8% delle infezioni notificate in quel periodo si sono verificate tra i soggetti con età maggiore di 80 anni. Questa popolazione costituisce un target primario per le politiche vaccinali. Infatti, a questa fascia di età risulta attribuibile quasi il 28% di tutti i ricoveri per Covid-19 avvenuti nella Regione Lazio e oltre il 58% dei decessi.
 
L’analisi della Regione si è quindi concentrata sulla valutazione dell’efficacia delle vaccinazioni nel ridurre l’ospedalizzazione per Covid-19 nella popolazione con età maggiore o uguale di 80 anni, sulla base dei dati disponibili al 21/04/2021.

L’analisi è stata condotta sugli assistiti della Regione Lazio che hanno completato il ciclo vaccinale Pfizer (87%) o Moderna (13%) nel periodo 08/02/2021 - 15/04/2021. L’incidenza di ospedalizzazione per Covid-19 nelle persone vaccinate è stata confrontata con l’incidenza osservata in un “gruppo di controllo” costituito da persone non vaccinate. In totale, sono state seguite 179.713 persone di età maggiore o uguale di 80 anni che avevano completato il ciclo vaccinale, confrontate con un numero equivalente di “controlli”.

Nel gruppo delle persone con ciclo vaccinale completo si sono osservate 27 ospedalizzazioni per Covid-19 rispetto alle 290 osservate nelle persone non vaccinate. Nei soggetti over 80 l’efficacia in pratica clinica del ciclo vaccinale completo con Pfizer o Moderna nel ridurre l’ospedalizzazione per Covid-19 è risultata maggiore del 91%.

La vaccinazione, quindi, “ha consentito di evitare 267 ricoveri per Covid-19, pari ad un totale di 3.840 giornate di degenza ospedaliera, in un periodo di osservazione mediano di soli 21 giorni”.

L’analisi proseguirà. “Il monitoraggio continuo della coorte dei vaccinati consentirà di valutare anche l’efficacia a lungo termine della vaccinazione in termini di riduzione della mortalità, nonché la durata della protezione attribuibile alla vaccinazione”.
 
“Questo studio - ha detto Zingaretti commentano i dati - è un pezzo di strategia di lotta al Covid che abbiamo attuato nella nostra regione e che ci dice che avevamo ragione. Si doveva partire e concentrarci non solo su chi rischiava di più prendere il Covid ma anche su chi rischiava di più di morire. Grazie a questa scelta di campo moriranno meno persone e avremo una estate diversa”.

Un’estate, ha spiegato, “in cui, se continuiamo così, anche a virus circolante, potremo avere una curva di decessi più bassa e meno ricoveri rispetto allo scorso anno. Non vuol dire che abbiamo vinto la battaglia, ma stiamo sulla strada giusta”.

“Quello che ci permetterà di vincere la battaglia al Covid - ha rimarcato Zingaretti - non è la demagogia del liberi tutti o delle mascherine inutili, ma ricorrere a scienza, centri di eccellenza e agli studi”.
L’assessore D’Amato ha quindi annunciato che presto partiranno le vaccinazioni nelle aziende. “A maggio concorderemo le modalità con le organizzazioni datoriali e sindacali per partire sin dalla fine di maggio, o dai primi di giugno, con le vaccinazioni nei grandi luoghi lavoro”.

La campagna, ha detto l’assessore, “cambia pelle, dovrà essere più proattiva, perché siamo consapevoli che andando a ritroso con le età diminuisce la adesione spontanea alla campagna vaccinale. È accaduto in tutti i paesi”.

Quindi nel Lazio verrà attivata “una strategia di carattere proattivo basata su tre livelli: il primo che funziona con prenotazioni per classi di età. Il secondo livello sarà la capillarità. Utilizzeremo oltre tremila medici di medicina generale che hanno aderito alla campagna e 1.300 farmacie per una facilità di accesso rivolta alle popolazioni più giovani. Il terzo livello sarà quello dei luoghi lavori”.


 

05 maggio 2021
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