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Covid. Oss delle carceri sarde senza più contratto. Cuccu: “Prorogarli almeno sino a fine anno”

di Elisabetta Caredda

Assunti durante il periodo più difficile della pandemia, si sono visti scadere il contratto al 31 maggio 2022. Cuccu: “Due Oss hanno prestato disponibilità nella casa circondariale di Uta, e due nell’istituto penale minorile di Quartucciu. Si individui un percorso che, come ci risulta è stato fatto in altre regioni, consenta anche da noi di richiamare in servizio questi lavoratori. E’ il minimo che gli si possa riconoscere”.

26 LUG - Quattro gli Operatori socio sanitari (OSS) che dopo aver prestato servizio presso le carceri della Sardegna per circa due anni, in piena pandemia Covid-19 e quindi in emergenza sanitaria, si sono visti scadere il contratto al 31 maggio 2022 senza opportunità alcuna di essere prorogati. Gli Oss si sono così rivolti alla commissione consiliare Salute e per voce della Segretaria del parlamentino Carla Cuccu (Idea Sardegna), è stata sollevata in Consiglio la loro situazione. 

“Due Oss hanno prestato disponibilità nella casa circondariale di Uta, e due nell’istituto penale minorile di Quartucciu – spiega la consigliera rivolgendosi al nostro giornale -. Non dimentichiamo che tra le misure adottate con D.L. 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, sulle ‘Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19’, e successive proroghe, era stato previsto di assegnare alle carceri italiane il servizio anche degli operatori socio-sanitari”.

“Questi Operatori non sono da meno dei colleghi che hanno prestato servizio presso le Asl od altri presidi pubblici ospedalieri – tuona Cuccu -. Ed il Servizio sanitario pubblico non può e non deve dimenticarsi di chi ha prestato la propria opera nel momento più difficile della pandemia da Covid-19. E tra queste risorse umane ci sono anche loro, professionalità sanitarie dedite a prestare la loro attività presso le carceri, con tutte le difficoltà delicate che si possono immaginare esserci in particolare in queste strutture”.

La segretaria rivolge quindi un appello all’assessore alla Sanità, Mario Nieddu: “Si possa trovare una soluzione anche per i quattro Operatori che fino allo scorso 31 maggio hanno lavorato nella casa circondariale di Uta e nell’Istituto penale minorile di Quartucciu. Questi Oss sono stati assunti in base ad un bando della Protezione Civile nazionale legato all’emergenza pandemica e in questi anni hanno prestato un servizio utile per detenuti, visitatori, personale delle strutture carcerarie. Abbiamo appreso che le direzioni delle carceri di Uta e Quartucciu avrebbero fatto richiesta di proroga dei contratti degli operatori almeno sino al 31 dicembre 2022”.

“Il loro contratto attualmente è scaduto, ma ci risulta che in altre regioni ci sia stata una proroga almeno fino a fine anno – sottolinea la consigliera di Idea Sardegna -. Ciò è stato possibile in base all’ordinanza del Capo della Protezione civile OCDPC 892 del 16 maggio 2022 e al decreto legge 24 marzo 2022, n. 24, che ha consentito la possibilità di adeguare all’evoluzione dello stato della pandemia da Covid-19 le misure di contrasto in ambito organizzativo, operativo e logistico emanate con ordinanze di protezione civile durante la vigenza dello stato di emergenza”. 

“Si individui dunque un percorso che consenta anche da noi di richiamare in servizio questi lavoratori almeno fino al 31 dicembre, è il minimo che gli si possa riconoscere”, conclude Cuccu.

Elisabetta Caredda

26 luglio 2022
© Riproduzione riservata

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