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Prende il via il tavolo permanente regionale sull’emergenza dei focolai della malattia emorragica epizootica del Cervo

di Elisabetta Caredda

Solinas: “Già attivo, su indicazione del Ministero della Salute, il blocco per trenta giorni della movimentazione dei capi di bestiame all'interno e all'esterno dell'Isola”. Fasolino: “La quantificazione economica ci darà indicazioni per una variazione di bilancio per poter dare nei tempi più rapidi un sostegno agli allevatori”. Nieddu: “Abbiamo notizia che anche in Sicilia sono stati rilevati dei casi. Ora la massima priorità, sul fronte sanitario”. Murgia e Lampis confermano le interlocuzioni dirette con i ministeri dell’Agricoltura e della Salute”.

16 NOV -

Si è tenuta ieri pomeriggio la prima seduta del tavolo permanente convocata dal governatore Christian Solinas sull’emergenza dei focolai della malattia emorragica epizootica del Cervo, confermata su bovini di alcuni allevamenti del Sud Sardegna. Presenti all’incontro gli assessori della Sanità, Mario Nieddu, della Programmazione e del Bilancio, Giuseppe Fasolino, dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, all’Ambiente, Gianni Lampis, il direttore dell'Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna, il Ministero della Salute e i rappresentanti delle associazioni del comparto zootecnico.

“Già attivo – comunica il Presidente Christian Solinas -, su indicazione del Ministero della Salute, il blocco per trenta giorni della movimentazione dei capi di bestiame all'interno e all'esterno dell'Isola. Abbiamo dunque convocato il tavolo regionale con la massima sollecitudine. Le preoccupazioni del comparto, sono anche le nostre. Siamo vicini alle aziende del settore di fronte a questa nuova emergenza. Dobbiamo ricordare che, per la peste suina, l’Europa è intervenuta con aiuti e risorse nei confronti della Germania. Ci aspettiamo che ci sia la stessa attenzione per la Sardegna di fronte a questa nuova problematica che grava sui nostri operatori. Di sicuro la Regione farà la sua parte e non lascerà soli gli allevatori”.


“L’immediata apertura di questo tavolo e la mia presenza già al primo incontro – dichiara l’assessore Giuseppe Fasolino – rispecchia la volontà del presidente Solinas di accelerare sul fronte degli aiuti al comparto. La quantificazione economica ci darà indicazioni per una variazione di bilancio per poter dare nei tempi più rapidi un sostegno agli allevatori, senza dover attendere l’intervento di Roma. Reperire tutte le risorse necessarie a dare serenità al nostro comparto e metterle nella disponibilità delle imprese è la priorità indicata dal Presidente ed è su questo che lavoreremo con la massima celerità”.

“Per la quantificazione dei danni – sottolinea la Regione - l’assessore Gabriella Murgia ha confermato l’immediato coinvolgimento dei tecnici di Laore e l’avvio delle interlocuzioni con il ministero dell’Agricoltura, che sarà coinvolto al tavolo regionale permanente già a partire dalla prossima riunione. L’assessore Gianni Lampis, eletto nelle recenti elezioni anche deputato alla Camera, invece, già questa settimana incontrerà a Roma i rappresentanti del governo ai ministeri della Salute e dell’Agricoltura”.

Per quanto riguarda il fronte sanitario l’assessore Mario Nieddu spiega: “Le indagini entomologiche compiute sui campioni di insetti raccolti nei mesi precedenti ha dato esito negativo. Questo lascia pensare che probabilmente il virus sia arrivato solo di recente in Sardegna dal Nord Africa attraverso i venti del deserto. Basti pensare che nel 2022 in Tunisia sono stati identificati circa mille focolai. Oggi in Sardegna, oltre alle tre evidenze nella zona di Arbus e a Guspini, sui bovini, abbiamo un nuovo caso rinvenuto nel selvatico, a Pula su un cervo. Abbiamo notizia che, dopo la Sardegna, anche in Sicilia sono stati rilevati dei casi. Ora la massima priorità, sul fronte sanitario, sarà quello di completare l’indagine epidemiologica per avere un quadro completo che ci potrà dare informazioni sulla reale diffusione del virus”.

Il giorno prima della seduta l’esponente di Giunta in video conferenza ha incontrato gli allevatori per fare il punto della situazione, anche in vista dei temi da affrontare durante il tavolo regionale, e poter rispondere alle domande degli allevatori. “Ora è fondamentale capire se e quanto il virus abbia circolato al di fuori delle aree focolaio – ha spiegato Nieddu nel corso di questo incontro -. Per questa finalità abbiamo già messo a disposizione del Centro di riferimento nazionale di Teramo i campioni congelati dei prelievi sugli animali e sugli insetti catturati raccolti a partire dallo scorso anno in Sardegna. Questo ci potrà dire se il virus era già presente al tempo. Ricordo che parliamo di un virus nuovo e l’emergenza in Italia è scattata solo di recente in risposta alla situazione nel Nord Africa da cui è probabile sia arrivata l’infezione veicolata dagli insetti culicoidi”.

“Nel caso i campioni dovessero rilevare che l’Ehdv circolava da tempo nell’Isola – prosegue l’assessore – non è improbabile che il virus sia già uscito dai confini regionali attraverso i capi movimentati. Se dovesse essere riscontrato che l’infezione è già presente anche in altre parti d’Italia chiederemo, così come avviene per altre malattie, che la Sardegna venga considerata area omogena con i territori che presentano lo stesso quadro epidemiologico. Questo ci consentirebbe di riaprire le movimentazioni verso quelle regioni. Ricordo che i capi bovini venivano già movimentanti con esito negativo dell’esame della Pcr per la blue tongue. In assenza di emergenza non è mai stato contemplato un test per l’Ehdv”.

“Un altro scenario – precisa l’esponente di Giunta – deriva dall’eventualità che i campioni risultino negativi all’Ehdv e i focolai rimangano circoscritti alle aree già accertate. In questo caso il centro di referenza di Teramo dovrà fornirci l’elenco delle aziende da testare in un dato raggio dal focolaio. Nel caso le verifiche dovessero confermare la presenza del virus esclusivamente nelle zone già individuate allora, così come già prospettato dal Ministero, sarà possibile riaprire alla movimentazione nei territori indenni, sempre a fronte di test con esito negativo sugli animali”.

“Parliamo di un virus che per la prima volta è stato isolato sul territorio europeo e per cui le disposizioni, nell’ambito delle restrizioni, arrivano direttamente da Roma. Con l’Izs e i servizi veterinari sul campo stiamo già lavorando per cercare di stilare un quadro completo anche nell’eventualità che questo possa portare a una revisione del blocco alle movimentazioni nei tempi più rapidi”, conclude Nieddu.

Elisabetta Caredda



16 novembre 2022
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