Nefropatia. Accolto l’appello di Asnet e Aned sul servizio di trasporto dialisi
di Elisabetta Caredda
Le associazioni sono state informate dal Dg Sanità della Regione, Luciano Oppo, sul fatto che “i provvedimenti disciplinati dalle leggi regionali vigenti sono attuabili immediatamente dalle ASL, alle quali la norma assegna le competenze gestionali della spesa sanitaria. In aggiunta, la direzione ci accenna che procederà a porre in essere ulteriori azioni, nell’ambito della propria competenza amministrativa, tese a regolamentare il servizio”.
04 APR - La direzione generale dell’assessorato alla Sanità risponde
all’appello delle associazioni ASNET e ANED che hanno chiesto aggiornamenti in merito al trasporto previsto nei LEA a favore dei soggetti nefropatici in trattamento dialitico con problemi importanti di deambulazione. Si tratta di pazienti che ogni settimana devono recarsi a fare la dialisi presso le strutture sanitarie dedicate con la propria auto non sempre idonea per le loro condizioni cliniche, o in ambulanza con costi ingenti a proprio carico.
“Il direttore generale della Sanità, in persona del dott. Luciano Oppo – spiegano a
Quotidiano Sanità Bruno Denotti, presidente regionale Asnet, e
Annibale Zucca, segretario regionale Aned - ci ha informato che i provvedimenti disciplinati dalle leggi regionali vigenti sono attuabili immediatamente dalle aziende sanitarie locali, alle quali la norma assegna le competenze gestionali della spesa sanitaria. In aggiunta, la direzione ci accenna che procederà a porre in essere ulteriori azioni, nell’ambito della propria competenza amministrativa, tese a regolamentare il servizio, anche utilizzando strumenti che nel frattempo sono entrati nella operatività”.
“In proposito – proseguono i presidenti delle due associazioni -, il dott. Oppo ci precisa che si procederà a definire i requisiti dei mezzi e degli operatori degli equipaggi destinati al trasporto dei pazienti dializzati; ad individuare gli Enti idonei ad effettuare i trasporti semplici, in esito a selezione espletata da ASL/ARES e comunque in linea con quanto disposto dalla riforma sanitaria approvata recentemente; nonché ad attivare le specifiche convenzioni con i predetti Enti garanti della disponibilità di fornitura del servizio di trasporto dializzati su tutto il territorio regionale, con definizione di tariffe di rimborso al fornitore da parte della ASL territorialmente competente per l’assistito fruitore del servizio, coerenti con il mezzo impiegato e la distanza percorsa”.
“Si arriverà dunque alla definizione di un protocollo unico per la presa in carico e segnalazione di ogni nuovo paziente in dialisi alla C.O. 116117, numero unico nazionale per l'accesso ai servizi di cure mediche non urgenti e altri servizi sanitari, al fine dell’avvio del coordinamento logistico dei trasporti sanitari semplici dei pazienti in dialisi”.
Denotti e Zucca fanno inoltre sapere di essere lieti “per aver ricevuto la notizia che per meglio definire tutti questi aspetti e fornire alle Asl precise indicazioni in merito, verrà costituito un gruppo di lavoro regionale di professionisti rappresentativi di tutte le competenze necessarie al quale la direzione ci renderà partecipi in rappresentanza dei diritti e delle aspettative dei pazienti nefropatici e dei loro familiari”.
“Porgendo i nostri ringraziamenti al direttore Oppo per aver accolto il nostro appello e averci messo a conoscenza delle iniziative che verranno intraprese, ci attiveremo ora a sensibilizzare anche le Asl nell’auspicio che possano attivare, in attesa del percorso strutturato individuato dalla direzione, il servizio di trasporto sanitario semplice per le persone che devono sottoporsi alle terapie dialitiche in tempi immediati” – concludono i due presidenti delle associazioni dei pazienti nefropatici.
Elisabetta Caredda
04 aprile 2025
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