Chirurgia Bariatrica. Il Mater Olbia Hospital avvia un percorso completo contro l’obesità
di Elisabetta Caredda
Ad oggi è il solo centro di chirurgia bariatrica attivo del nord Sardegna. Berta: “Domani il primo intervento, con l’obiettivo di eseguirne 100 l’anno e l’auspicio di incrementarli nel tempo”. Verbo: “L'età media dei pazienti bariatrici si aggira tra i 40 e i 50 anni, il 70-75% sono donne”. Giannico: “Un risultato importante che permetterà di ridurre sensibilmente la mobilità passiva dei pazienti sardi”.
28 MAG - Dal 29 maggio il Mater Olbia Hospital offrirà un percorso completo contro l‘obesità, attraverso la riattivazione del servizio di chirurgia bariatrica istituito per far fronte sul territorio alla crescente domanda di cura di una patologia in costante aumento nella popolazione. Sarà il solo centro attivo del nord Sardegna, mentre su Cagliari questo tipo di assistenza sanitaria è offerta dall’ospedale Brotzu con un reparto specializzato dedicato.
A guidare il team multidisciplinare la Dott.ssa
Rossana Berta, già responsabile della chirurgia bariatrica del Gruppo San Donato a Milano, insieme al Prof.
Alessandro Verbo, Primario dell’Unità Operativa di Chirurgia Generale del Mater Olbia Hospital; farà parte dell’équipe anche il Dr. Mattia Bez, formatosi in chirurgia Bariatrica presso l’Università di Bruxelles, ULB.
“La riapertura del reparto – spiega il Prof.
Alessandro Verbo a
Quotidiano Sanità - è un passo importante per combattere una malattia in costante crescita. La chirurgia bariatrica si conferma infatti, anche alla luce delle più recenti evidenze scientifiche, come un’opzione più efficace a lungo termine rispetto ai farmaci per il controllo del peso, con vantaggi sia clinici che economici. Il team di lavoro, composto da chirurghi, nutrizionisti, psicologi, cardiologi, internisti, anestesisti, infermieri specializzati ed eventuali ulteriori specialisti in base alla singola storia clinica, ci permette di offrire una valutazione che consenta di individuare il tipo di procedura più adatta in ogni singolo caso. L’intervento chirurgico è infatti un passo importante di un percorso che richiede modifiche allo stile di vita a lungo termine”.
“Dal momento stesso in cui la notizia della riapertura del percorso di chirurgia bariatrica al Mater Olbia Hospital ha preso piede nel territorio – prosegue il professore -, siamo stati contattati da moltissimi pazienti e le nostre agende ambulatoriali sono state rapidamente saturate dalle richieste. Ciò dimostra la reale necessità di dare una risposta a questo tipo di problematica sanitaria che, abbiamo avuto modo di osservare, è spesso praticata maggiormente da donne piuttosto che da uomini: la percentuale di pazienti donne sottoposte a chirurgia bariatrica si aggira infatti attorno al 70-75%, mentre gli uomini rappresentano una minoranza. L'età media dei pazienti bariatrici generalmente si aggira tra i 40 e i 50 anni”.
“La chirurgia bariatrica - aggiunge la Dott.ssa
Rossana Berta - prevede un insieme di interventi fondamentali per i pazienti affetti da obesità patologica, sia per eliminare l’eccesso di adipe, sia per prevenire o curare le patologie associate all’obesità. Questo tipo di intervento procura in media un calo ponderale del 70% dei chili in eccesso, ma la perdita di peso può variare in relazione all’età, alla statura, al genere e alla storia clinica del paziente. Cominceremo con il primo intervento il 29 maggio 2025, con l’obiettivo di eseguire inizialmente 100 interventi l’anno, e con l’auspicio di un incremento graduale fino a 200 operazioni l’anno”.
“Un risultato importante – commenta soddisfatto il Dr.
Marcello Giannico, Amministratore Delegato del MOH - che permetterà di ridurre sensibilmente la mobilità passiva dei pazienti sardi dovuta al fatto che la crescente richiesta di questo servizio sanitario, ad oggi, rimane solo parzialmente soddisfatta e che obbliga una parte dei pazienti a rivolgersi ‘oltre mare’. La riapertura di questo reparto si inserisce nella mission del MOH volta a un supporto fattivo del territorio anche attraverso la cura di patologie complesse, al momento non sufficientemente coperte da altre strutture sanitarie in Sardegna. Il servizio sarà accessibile sia tramite il Servizio Sanitario Nazionale sia in regime privato” – conclude Giannico.
Elisabetta Caredda
28 maggio 2025
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