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Disabilità. Al via la sperimentazione del progetto di vita individuale   

di Elisabetta Caredda

I fondi assegnati alla Regione e ai territori successivamente individuati per l’attuazione del Dlgs 62/2024 ammontano a 200.559 euro. Bartolazzi: “Con queste risorse potranno esser finanziati prestazioni e sostegni previsti dal progetto di vita, ulteriori a quelli già attuati dal territorio di riferimento”. DELIBERA

17 GIU - La Regione favorisce anche in Sardegna la sperimentazione prevista dall'art. 33 del DL n. 62/2024 con la quale norma, nel panorama nazionale, è stato avviato un processo di riforma in materia di disabilità, affermando significativi indirizzi normativi rispetto all'accertamento della condizione stessa di disabilità, alla valutazione multidimensionale biopsicosociale e alla declinazione del procedimento di approvazione del progetto di vita a favore delle persone con disabilità che fornisce ad esse servizi e supporti necessari per raggiungere i propri obiettivi ed aspirazioni.

“La riforma – spiega l’assessore Armando Bartolazzi a Quotidiano Sanità -, ricordo, prevede la competenza esclusiva dell'INPS in merito al riconoscimento della condizione di disabilità quale valutazione di base, mentre lo Stato, le Regioni e gli Enti locali, nell'ambito delle relative competenze, garantiscono l'effettività della realizzazione del progetto di vita, che si compone di diverse attività svolte da molteplici istituzioni e professionisti”.

“In tutto ciò – prosegue l’esponente di giunta -, rilevante è il ruolo del punto unico di accesso (sistema PUA) e delle unità di valutazione territoriale (UVT) alle quali è affidata la fase di valutazione multidimensionale e di elaborazione del progetto di vita individuale della persona con disabilità; l’UVT è già normato dalla nostra Regione e declinato negli accordi territoriali tra aziende sanitarie locali e ambiti territoriali sociali per la definizione dei percorsi assistenziali integrati stipulati nel 2023. Sono inoltre stati individuati, con successivo DL 71/2024, convertito dalla legge n. 106/2024, i territori in cui svolgere le attività di sperimentazione disciplinate dall'art. 33 del DL n. 62/2024 che ho citato in premessa, tra cui il territorio della provincia di Sassari. Nella sperimentazione pertanto risultano coinvolte la ASL n. 1 di Sassari e la ASL n. 2 della Gallura nonchè i relativi ambiti territoriali di Sassari, Coros Anglona, Coros Figulinas, Ozieri, Alghero, Olbia e Tempio”.

“In relazione alla sperimentazione, il DPCM n. 197/2024 assegna alla Regione Sardegna, per il territorio provinciale di Sassari, oggetto di sperimentazione, la somma di 200.559 euro per l'anno 2025 afferente al Fondo per l'implementazione dei progetti di vita, previsto appunto dal DL n. 62/2024. Con queste risorse assegnate possono esser finanziati interventi, prestazioni e sostegni previsti dal progetto di vita non rientranti nell'offerta del territorio di riferimento. Inoltre, in avvio proprio della sperimentazione, la Regione ha già previsto con la legge di stabilità regionale n. 12/2025 anche gli interventi finanziati dal Fondo regionale per la non autosufficienza che concorrono all'attuazione del progetto di vita citato”.

“In seduta di Giunta, tra le diverse voci approvate, non potevamo dunque che confermare nel territorio della provincia di Sassari per il corrente anno il percorso assistenziale integrato, dedicato alle persone con disabilità, per l'elaborazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato così come descritto negli atti normativi regionali per il programma regionale ‘Dopo di noi’ riferito alla legge n. 112/2016, ed in particolare nella deliberazione n. 38/18 del 24.7.2018, e ancora, come declinato nei successi accordi interistituzionale di collaborazione organizzativa e professionale in materia di integrazione sociosanitaria per persone con non autosufficienza o disabilità”.

“Relativamente a ciò, la ASL n. 1 di Sassari e la ASL n. 2 della Gallura definiranno le modalità per ricomprendere nella fase di accesso e valutazione anche le proprie centrali operative territoriali (COT), mentre le UVT delle stesse ASL, operanti nei territori della sperimentazione, invieranno alla Regione tramite il sistema informativo, entro il mese successivo al semestre di riferimento, i dati di relativa competenza previsti dal D.P.C.M. n. 197/2024 al fine di inoltrarli successivamente al Dipartimento per le politiche in favore delle persone con disabilità, al Ministero della Salute e al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali”.

“A seguire, la direzione generale delle Politiche Sociali e la direzione generale della Sanità costituiranno un team ristretto di lavoro con i referenti del sistema PUA e UVT nel territorio della provincia di Sassari, per definire i necessari aggiornamenti al percorso assistenziale integrato e agli strumenti di valutazione e progettazione previsti. Sarà la direzione generale della Sanità ad adottare gli atti necessari volti a garantire nelle ASL di Sassari e della Gallura l'adeguata composizione delle unità di valutazione territoriali ed il loro funzionamento per la realizzazione della sperimentazione. Dal canto suo, la direzione generale della Sanità avvierà un monitoraggio per rilevare il fabbisogno di figure professionali necessarie al sistema PUA, UVT e COT, in modo da rendere sostenibile la sperimentazione e stimare l'eventuale fabbisogno aggiuntivo”.

“Relativamente alle risorse del Fondo per l'implementazione dei progetti di vita assegnate alla Sardegna di 200.559 euro, andranno agli Enti gestori degli Ambiti PLUS coinvolti nella sperimentazione, quindi Alghero, Bonorva, Ozieri, Olbia, Sassari, Anglona Coros Figulinas e Tempio Pausania, in proporzione alla popolazione residente” – conclude Bartolazzi.

Elisabetta Caredda

17 giugno 2025
© Riproduzione riservata

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