Registro tumori. Bartolazzi illustra le misure per attivarlo: “Vanno messi in rete i reparti di anatomia patologica”
di Elisabetta Caredda
Durante la discussione della mozione relativa all’attivazione ed al funzionamento del registro tumori della Regione, l’assessore ha assicurato l’impegno sul risanamento delle criticità che necessitano di interventi strutturali. Soddisfatti i Consiglieri Frau, Cocco e Di Nolfo: “Lo dobbiamo fare, avendo nella mente e nel cuore le sofferenze di tanti sardi che combattono contro gravi patologie oncologiche, purtroppo in aumento”.
19 GIU - Garantito l’impegno sull’istituzione del Registro Tumori in Sardegna dall’assessore alla Sanità che in Consiglio regionale ha risposto ieri mattina alla mozione sul tema presentata dai consiglieri di maggioranza Giuseppe Frau, Sebastiano Cocco e Valdo Di Nolfo, e votata all’unanimità dall’Aula. Un problematica, questa, trascinata nelle legislature precedenti e presa in carico da Frau all’inizio del mandato, accogliendo
l’appello del comitato pazienti.
“I motivi del ritardo nell’attivazione del Registro Tumori – ha spiegato l’assessore
Armando Bartolazzi attraverso una nota - non risalgono a oggi ma vanno rintracciati in una condizione generale di arretratezza del sistema che si prolunga da oltre un decennio e che va corretta con una serie di interventi strutturali, da mettere subito in campo con il coinvolgimento di Ares”.
“Non posso che condividere – ha proseguito l’esponente di Giunta - l’importanza dell’effettiva istituzione del Registro Tumori regionale, in quanto strumento fondamentale nella programmazione sanitaria nelle campagne di prevenzione e di screening, nonché nella messa in campo di studi epidemiologici su base territoriale. Finora l’istituzione del Registro Tumori in Sardegna non era stata resa effettivamente possibile a causa di una serie di criticità, riconducibili ad una raccolta dati lacunosa e ad una mancata integrazione in rete del sistema, che ha impedito, fra l’altro, l’adozione uniforme, in fase di refertazione, dei codici SNOMED, dai quali si evince l’esatto tipo di tumore in base all’organo di origine”.
“Ad oggi, in Sardegna, solo alcune anatomie patologiche utilizzano il sistema di codificazione vigente e manca dunque la possibilità di una lettura comune e uniforme dei dati su base territoriale e regionale. Senza questa precondizione di base, è impossibile istituire un Registro Tumori. L’isola si trova pertanto davanti a una grande sfida, su due fronti. Da un lato, bisogna recuperare i dati retrospettivi per colmare tutti gli anni che ci mancano, a partire dal 2015. Dall’altro, occorrerà mettere in rete le Anatomie patologiche ed iniziare a farle dialogare con un linguaggio comune, attribuendo i codici di identificazione corrispondenti per ciascun referto oncologico. In questo modo il Registro Tumori potrà essere costantemente aggiornato attraverso l’informatizzazione di sistema ed in grado di rispondere a qualsiasi esigenza di estrapolazione”.
L’assessore alla Sanità ha quindi garantito il proprio impegno “al fine di reperire il personale necessario al recupero dei dati retrospettivi incrociando registro di mortalità, codici di esenzione e schede di dimissione ospedaliera. D’altro canto, verrà attivata una procedura insieme ad Ares per l’informatizzazione della rete dei referti. Il processo andrà avanti per fasi. Durerà nel tempo ma porterà cambiamenti importanti destinati ad incidere profondamente in Sardegna” - ha assicurato Bartolazzi.
Soddisfatti sull’approvazione all’unanimità in Assemblea legislativa della propria mozione sulla necessità urgente di attivare procedure organizzative per il funzionamento e il potenziamento del registro tumori della Regione, i consiglieri Frau, Cocco e Di Nolfo (Uniti per Alessandra Todde) commentano: “Un ringraziamento per questo significativo esito positivo su una tematica di importante rilievo sanitario va a tutti i colleghi e gruppi intervenuti nel dibattito, anche per i suggerimenti ed emendamenti migliorativi del testo, e all'Assessore Bartolazzi per il suo intervento ed impegno a procedere rapidamente all'attuazione di uno strumento indispensabile di Sanità pubblica, per poter avere contezza delle cause di morte per tumore, della tipologia, del numero, della correlazione con fattori ambientali e genetici e della distribuzione nei vari territori della regione”.
“Troppi anni sono passati – proseguono i Consiglieri -, con accelerate e brusche frenate. Soprattutto in questo momento di difficoltà del sistema sanitario, e con i tumori destinati ad aumentare, è ora di agire. Lo dobbiamo fare, avendo nella mente e nel cuore dolori e sofferenze di tanti sardi, quelli che attualmente combattono contro gravi patologie oncologiche, e anche per quelli che non ci sono più, scomparsi senza sapere le reali motivazioni del loro male incurabile”.
“Oggi è stata una bella pagina di politica e delle Istituzioni autonomistiche, che unitariamente hanno discusso e deciso, dettando anche tempistiche certe, perché non passino altri anni senza Registro tumori. Per questo saremo attenti e vigili sulla sua attuazione” – terminano Frau, Cocco e Di Nolfo.
Elisabetta Caredda
19 giugno 2025
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