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Dopo la legge sul comparto unico, alla Sardegna serve un contratto integrativo regionale per la dirigenza sanitaria 

di Emanuele Cabras

09 OTT - Gentile Direttore,
nel mio intervento del 5 settembre, da Lei pubblicato su Quotidiano Sanità, avevo evidenziato come in Sardegna la crisi della professione medica stia assumendo un carattere strutturale, aggravata dall’isolamento geografico e dall’assenza di strumenti specifici per rendere il nostro sistema sanitario attrattivo.

L’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio regionale della legge sul comparto unico e sull’ARAN Sardegna rappresenta oggi un passaggio decisivo: la Regione ha finalmente riconosciuto la necessità di una governance unitaria del pubblico impiego e di una propria agenzia di contrattazione.

Ora è necessario dare seguito concreto a questa riforma.
Come CIMO Sardegna, chiediamo che venga attribuita ad ARAN Sardegna la competenza a discutere e stipulare un contratto integrativo regionale per la dirigenza sanitaria, che:

• non sostituisca, ma integri e rafforzi la contrattazione nazionale;
• consenta di introdurre indennità regionali aggiuntive per valorizzare la professionalità dei dirigenti medici e sanitari;
• e permetta di compensare le condizioni di disagio e insularità, premiando chi sceglie di lavorare nei presidi periferici e nelle aree interne.

Questo percorso appare ancor più legittimo se si considera che la Sardegna finanzia interamente con risorse proprie il proprio Servizio Sanitario Regionale, senza oneri a carico dello Stato.
Proprio per questo, la Regione deve poter esercitare una piena autonomia gestionale e contrattuale, destinando parte delle proprie risorse a politiche retributive mirate e coerenti con le specificità territoriali.

Un contratto regionale integrativo darebbe alla Sardegna la possibilità di ridurre la distanza economica e motivazionale che oggi separa il nostro sistema sanitario da quello delle altre regioni, intervenendo in modo strutturale sul problema dell’attrattività e della stabilità del personale.

Il riconoscimento di tale competenza ad ARAN Sardegna sarebbe il naturale completamento del percorso avviato con la legge sul comparto unico, e un atto di responsabilità verso i cittadini sardi, che hanno diritto a un servizio sanitario efficiente e a professionisti adeguatamente valorizzati.

Emanuele Cabras
Delegato Aziendale
CIMO Arnas Brotzu – Cagliari

09 ottobre 2025
© Riproduzione riservata

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